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Soci c/prelevamenti

L

Luli

Ospite
Vorrei sapere se qualcuno ha una soluzione o un consiglio per la seguente situazione. Nel bilancio la ditta vanta un credito v/soci di € 20.000, in quanto, per un errata valutazione, gli stipendi dei soci sono stati messi in questo conto patrimoniale. Ora la società è diventata a responsabilità limita e il mio commercialista dice che non c'è possibilità di portare a costo questo importo in quanto è un credito della vecchia società in accomandita semplice. Non c'è veramente modo di levare questa cifra dai crediti, dato che non è un credito ma un costo sostenuto a suo tempo?
 
E

ELISA

Ospite
IO HO UNA S.A.S. E LO STIPENDIO DEL SOCIO LAVORATORE VIENE MESSO IN S.P. NEL CONTO "PRELIEVO C/UTILI", ALLA CHIUSURA DELL' ESERCIZIO L' UTILE DELLA S.A.S. VIENE PORTATO IN DIMINUIZIONE DEL CONTO "PRELIEVO C/UTILI".NON PUO' ESSERE UNA SOLUZIONE PLAUSIBILE PER TE?
SALUTI.
 
L

Luli

Ospite
Ti ringrazio per la risposta. Il fatto è che ora la ditta è s.r.l. e non so se è possibile girocontare l'utile dell's.r.l. con il conto della s.a.s. Il commercialista mi avrebbe detto di no. quello che mi chiedo è se veramente è così.
 
S

salvatore

Ospite
Se i vecchi soci sono ora consiglieri, aumenta un pò gli emolumenti per qualche anno e gli fai rimborsare il debito-.
 
G

Giosuè Esposito

Ospite
Se la sas risulta trasformata, tutti i conti patrimoniali sono stati trasportati in avanti, pertanto, il conto dovrebbe essere ancora presente in bilancio.
Il caso potrebbe avere due soluzioni con i seguenti articoli in partita doppia:
1. nel caso la società non richieda la restiruzione:

SOPRAVVENIEZE PASSIVE INDEDUCIBILI a CREDITI V/SOCI

2. LA SOULZIONE PROPOSTA DA SALVATORE POTREBBE ANCHE ANDARE BENE, CON LA SOLA CONSEGUENZA CHE AUMENTEREBBERO LE IMPOSTE DEI SOCI E ANCHE IL CONTRIBUTO 10%-14%
 
A

alberto

Ospite
..e un bel condono tombale con la conseguente regolarizzazione scritture contabili? ...

ciao....
 
G

Giosuè Esposito

Ospite
Se non ci sono altre ragioni, oltre a quelle esposte da luli , se ne potrebbe fare a meno. Poichè le poste possone essere eliminate nel modo che ho indicato prima. Certo, il condono tombale fa sembre comodo, ma bisogna valutarne l'economicità, che per quanto riguarda le imposte dirette di solito sono valori accettabili, il problema resta l'iva. Ad ogni buon modo, se restiamo nell'ambito dei condoni, mi sentirei di consigliare:
1. condono ex art 9 per le imposte dirette;
2. integrativa semplice ex art. 8 per l'iva;
3. tombale per i soci;
4. regolarizzazione delle scritture contabili(gratis)mediante eliminazione delle poste in bilancio, previa redazione di un prospetto timbrato e firmato dalla società.
Si pone però il problema della regolarizzazione delle scritture, in quanto anche se si vuole sfruttare la proroga dei termini, in che data verranno fatti gli aggiusti in contabilità?
 
L

Luli

Ospite
Grazie a tutti per la disponibilà. Le vostre risposte mi sono state di grande aiuto.
 
A

alberto

Ospite
per la regolarizzazione delle scritture vedi la circolare 51/2003 punto 5 e la circolare assonime 44/2003 del 29/10/2003.

in ogni caso tale cosa che parrebbe una svista del legislatore (ma come, mi proroga i condoni e mi impedisce la regolarizzazione scritture?) pare essere un preannuncio di un probabile ingresso in sanatorie dell'anno 2002, anche per coordinare il tutto con il concordato preventivo..

della serie...scordiamoci il passato... chi ha avuto ha avuto avuto....chi ha dato.... jamme jà...

ciao, buon lavoro
 
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