Secondo l'art.7 ter la ditta straniera che ripara la barca in Italia non dovrebbe pagare l'iva. Ma cosa succede se la ditta, UE o extra UE, rifiuta di comunicare la propria posizione iva o comunque i propri dati per la corretta fatturazione?
Il cantiere navale non ha altra possibilità, a meno di rinunciare al servizio, che emettere fattura con iva. Di conseguenza, quell'operazione non confluirà, se UE, negli intrastat.
Sono molto perplessa: se le barche non vogliono disturbarsi con le pratiche doganali (ma sarebbero necessarie, o basterebbe il fatto che si tratta di soggetti passivi esteri?) è a posto il cantiere che fa fattura con iva italiana anche quando non sarebbe dovuta?
C'è poi tutto un discorso di possibile superamento dei limiti per l'intra trimestrale, ora potrebbe pure esserci il problema della comunicazione black list. Sulla quale, se non erro, chiedono comunque tutti i dati del cliente, e se la fattura è soggetta a iva oppure no.
Che pasticcio... Qualcuno può darmi una mano? :dead:
Grazie :smile1:
Il cantiere navale non ha altra possibilità, a meno di rinunciare al servizio, che emettere fattura con iva. Di conseguenza, quell'operazione non confluirà, se UE, negli intrastat.
Sono molto perplessa: se le barche non vogliono disturbarsi con le pratiche doganali (ma sarebbero necessarie, o basterebbe il fatto che si tratta di soggetti passivi esteri?) è a posto il cantiere che fa fattura con iva italiana anche quando non sarebbe dovuta?
C'è poi tutto un discorso di possibile superamento dei limiti per l'intra trimestrale, ora potrebbe pure esserci il problema della comunicazione black list. Sulla quale, se non erro, chiedono comunque tutti i dati del cliente, e se la fattura è soggetta a iva oppure no.
Che pasticcio... Qualcuno può darmi una mano? :dead:
Grazie :smile1: