In questi giorni ho ritirato dalla c.t.p. copia autentica della sentenza dalla quale ho desunto la presenza di un errore.
Nella detta sentenza è scritto che la valutazione della plusvalenza ai fini delle imposte dirette deve tenere presente il valore di avviamento di riferimento (25milioni) e che alla luce di quanto esposto il reddito d’impresa viene stabilito in ragione di 26.888.000 € 13887.
L’errore sta in questo: il reddito d’impresa minore dichiarato dal contribuente in lire 10.658.000 comprendeva il valore di avviamento di lire 12.900.000. Pertanto, con la rettifica del maggiore valore di avviamento, il reddito d’impresa minore andava rideterminato in lire 22.758.000 e non in lire 26.888.000. In conseguenza di ciò l’ufficio ha già iscritto a ruolo, in via provvisoria, imposte, interessi e sanzioni con riferimento a detto reddito che io reputo errato.
Cosa posso fare per tutelare gli interessi del contribuente? La sentenza può ancora essere appellata, è stata deposita nel mese di maggio 2007.
Grazie per l’aiuto.
Nella detta sentenza è scritto che la valutazione della plusvalenza ai fini delle imposte dirette deve tenere presente il valore di avviamento di riferimento (25milioni) e che alla luce di quanto esposto il reddito d’impresa viene stabilito in ragione di 26.888.000 € 13887.
L’errore sta in questo: il reddito d’impresa minore dichiarato dal contribuente in lire 10.658.000 comprendeva il valore di avviamento di lire 12.900.000. Pertanto, con la rettifica del maggiore valore di avviamento, il reddito d’impresa minore andava rideterminato in lire 22.758.000 e non in lire 26.888.000. In conseguenza di ciò l’ufficio ha già iscritto a ruolo, in via provvisoria, imposte, interessi e sanzioni con riferimento a detto reddito che io reputo errato.
Cosa posso fare per tutelare gli interessi del contribuente? La sentenza può ancora essere appellata, è stata deposita nel mese di maggio 2007.
Grazie per l’aiuto.