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Residenza in Italia, lavoro all'estero (Polonia) - caso doppia imposizione

enrytt

Utente
Ciao a tutti, non ho le idee chiare su come comportarmi nel mio caso specifico:

premesso che:
- Per l'anno fiscale 2017 ho unicamente reddito da lavoro, percepito/svolto in Polonia, sul quale ho regolarmente versato le imposte allo Stato polacco.
- Per tale anno la mia residenza anagrafica è in Italia e non ho, ancora adesso, effettuato alcuna iscrizione all'AIRE.

consegue che:
- Secondo l'ordinamento italiano (conforme al principio "Worldwide Taxation"), "l’italiano che consegue redditi all’estero, ma mantiene la residenza in Italia, deve pagare le imposte anche nel nostro Paese"

tenuto però conto di quanto affermato in questo articolo (https://www.fisco7.it/2017/10/tassa...riva-la-mini-guida-dellagenzia-delle-entrate/):
"Questo è il principio generale, ma una regolamentazione del Paese in cui pagare le imposte è presente nelle 'Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni' che l’Italia ha stipulato con moltissimi Paesi sparsi nel mondo. Esse potrebbero determinare la debenza tributaria sia in Italia che nel Paese estero, oppure in uno solo di essi."

visto l'articolo 15 (Lavoro subordinato) della convenzione con la Polonia (http://www.finanze.gov.it/export/si...menti/Varie/POLONIA_1985-Testo_MAE_ita_en.pdf):
1. Salve le disposizioni degli articoli 16, 17, 18, 19, 20 e 21, i salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe che un residente di uno Stato contraente riceve in corrispettivo di un'attività dipendente possono essere tassati soltanto in detto Stato, a meno che tale attività non venga svolta nell'altro Stato contraente. Se l'attività è quivi svolta, le remunerazioni percepite a tal titolo possono essere tassate in quest'altro Stato.
2. Nonostante le disposizioni del paragrafo 1, le remunerazioni che un residente di uno Stato contraente riceve in corrispettivo di un'attività dipendente svolta nell'altro Stato contraente sono imponibili soltanto nel detto primo Stato se:
a) il beneficiario soggiorna nell'altro Stato per un periodo o periodi che non oltrepassano in totale 183 giorni nel corso dell'anno solare considerato, e
b) le remunerazioni sono pagate da, o per conto di, un datore di lavoro che non è residente dell'altro Stato, e
c) l'onere delle remunerazioni non è sostenuto da una stabile organizzazione o da una base fissa che il datore di lavoro ha nell'altro Stato.



La mia conclusione è che percependo il reddito per l'attivita svolta in Polonia (indicato come"l'altro stato contraente" in tale articolo 15 della convenzione) posso essere tassato solo in quest'altro Stato.
Quindi non devo presentare alcuna dichiarazione dei redditi per l'Italia, giusto?

Diverso sarebbe se a parità di condizioni (residenza in Italia e lavoro in Polonia) percepissi un altro reddito in Italia (es. da locazione di immobile situato in Italia). In questo caso presumo che debba dichiarare in italia entrambi i redditi, portando in detrazione quello da lavoro in Polonia.

Mi confermereste per favore la correttezza o la presenza di eventuali inesattezze nel mio ragionamento.

Grazie per il vostro tempo.

Enrico
 
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