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Residenza fiscale all'estero e regime di separazione legale dal coniuge

wifjones

Utente
Egr. Rag. Rodella,

mi trasferiro' presto all'estero in UK per lavorarvi a tempo indeterminato per una societa' con sede stabile a Londra.
Prevedo di iscrivermi all'AIRE e passero' circa 250-300 giorni all'anno all'estero (UK e altri paesi). Qui prevedo di comprare una casa (con mutuo) e ovviamente avere uno o piu' conti correnti oltre che utenze varie come telefono, luce, gas etc.
Tuttavia ho una figlia in Italia e una ex-moglie da cui sono separato legalmente (non ancora divorziato) nonche' alcuni immobili locati e un conto corrente attivo.
Dati tali presupposti, posso, considerarmi a tutti gli effetti residente esclusivamente in UK e non in Italia?
Nel ringraziarla per il suo parere le faccio le mie migliori congratulazioni per questo forum di eccezionale utilita'.

Luca
 
Egr. Rag. Rodella,

mi trasferiro' presto all'estero in UK per lavorarvi a tempo indeterminato per una societa' con sede stabile a Londra.
Prevedo di iscrivermi all'AIRE e passero' circa 250-300 giorni all'anno all'estero (UK e altri paesi). Qui prevedo di comprare una casa (con mutuo) e ovviamente avere uno o piu' conti correnti oltre che utenze varie come telefono, luce, gas etc.
Tuttavia ho una figlia in Italia e una ex-moglie da cui sono separato legalmente (non ancora divorziato) nonche' alcuni immobili locati e un conto corrente attivo.
Dati tali presupposti, posso, considerarmi a tutti gli effetti residente esclusivamente in UK e non in Italia?
Nel ringraziarla per il suo parere le faccio le mie migliori congratulazioni per questo forum di eccezionale utilita'.

Luca
Egregio Signor Luca,
La ringrazio per i complimenti.
Al momento in cui Lei lavorasse per la maggior parte del periodo d'imposta in U.K., si fosse cancellato dall'anagrafe del suo comune di residenza e si fosse iscritto all'Aire, perfezionerebbe due dei tre requisiti per non essere più considerato residente fiscale in Italia. Relativamente al terzo requisito, da Lei messo in particolare risalto, cioè il suo "centro di affari ed interessi", considerando la sua particolare situazione familiare, occorre fare alcune riflessioni.
La situazione di separazione ovvero di divorzio, di per se, non sono sufficienti ad avvalorare la credibilità del trasferimento, qualora possano ravvisarsi comportamenti simulati; per cui è importante che Lei al rientro in Italia non continuasse a dimorare nella vecchia abitazione; dovrebbe quindi locare un immobile diverso e dimostrarne l'effettivo utilizzo, anche solo per ospitare la figlia.
Credo inoltre che il conto corrente bancario dovrebbe essere intestato solo a lei, e non dovrebbero esserci particolari movimenti tali da ritenere che in Italia lei abbia mantenuto il suo centro d'interessi.
Mantenere un immobile (suo personale) nel quale durante i periodici rientri possa essere da lei utilizzato per ospitare la figlia, ritengo non possa costituire "il centro dei propri interessi vitali".
Saluti.
Luigi Rodella
 

wifjones

Utente
Gent. Dott. Rodella,

La ringrazio per La Sua risposta da cui implicitamente deduco che:

1. Qualora siano verificate le condizioni di non coabitazione con il mio ex-coniuge (effettiva separazione di beni, cose e di residenza), possa considerarmi residente solo in U.K. (con le premesse fatte sugli altri due requisiti ovviamente!).
2. Che - qualora mi risposi in Italia prima di trasferirmi all'estero e la mia nuova moglie non possa seguirmi - sarei costretto a pagare le imposte sui redditi esteri anche in Italia permanendo il centro dei miei interessi vitali in Italia (per via del secondo matrimonio) e dunque sarei fiscalmente residente in entrambi gli stati.
3. Che qualora non abbia formalmente un nuovo coniuge in Italia - ma soltanto una "fidanzata" o "compagna" - il centro dei miei interessi vitali dovrebbe a questo punto rimanere solo in U.K. Fermo restando la scarsa movimentazione bancaria del mio conto italiano e la mia presenza fuori del territorio dello stato per oltre 183 giorni.

Potrebbe gentilmente confermarmi tali situazioni?

Nel ringraziarLa anticipatamente Le invio i migliori auguri per il 2014!

Luca
 
Egr. Rag. Rodella,

mi trasferiro' presto all'estero in UK per lavorarvi a tempo indeterminato per una societa' con sede stabile a Londra.
Prevedo di iscrivermi all'AIRE e passero' circa 250-300 giorni all'anno all'estero (UK e altri paesi). Qui prevedo di comprare una casa (con mutuo) e ovviamente avere uno o piu' conti correnti oltre che utenze varie come telefono, luce, gas etc.
Tuttavia ho una figlia in Italia e una ex-moglie da cui sono separato legalmente (non ancora divorziato) nonche' alcuni immobili locati e un conto corrente attivo.
Dati tali presupposti, posso, considerarmi a tutti gli effetti residente esclusivamente in UK e non in Italia?
Nel ringraziarla per il suo parere le faccio le mie migliori congratulazioni per questo forum di eccezionale utilita'.

Luca
Egregio signor Luca,
Le confermo quanto da lei posto in evidenza nei tre punti.
Ricambio gli auguri.
Con i migliori saluti.
Luigi Rodella
 

oltremoda

Utente
Gent. Dott. Rodella,

La ringrazio per La Sua risposta da cui implicitamente deduco che:

1. Qualora siano verificate le condizioni di non coabitazione con il mio ex-coniuge (effettiva separazione di beni, cose e di residenza), possa considerarmi residente solo in U.K. (con le premesse fatte sugli altri due requisiti ovviamente!).
2. Che - qualora mi risposi in Italia prima di trasferirmi all'estero e la mia nuova moglie non possa seguirmi - sarei costretto a pagare le imposte sui redditi esteri anche in Italia permanendo il centro dei miei interessi vitali in Italia (per via del secondo matrimonio) e dunque sarei fiscalmente residente in entrambi gli stati.
3. Che qualora non abbia formalmente un nuovo coniuge in Italia - ma soltanto una "fidanzata" o "compagna" - il centro dei miei interessi vitali dovrebbe a questo punto rimanere solo in U.K. Fermo restando la scarsa movimentazione bancaria del mio conto italiano e la mia presenza fuori del territorio dello stato per oltre 183 giorni.

Potrebbe gentilmente confermarmi tali situazioni?

Nel ringraziarLa anticipatamente Le invio i migliori auguri per il 2014!

Luca

Gent. Dott. Rodella,

mi complimento anche io per l`ottimo servizio.

Collegandomi a cio` che ha scritto il sig. Luca, qualora avessi la residenza all`estero (con iscrizione AIRE e stando all`estero per piu` dei fatidici 183 giorni/anno) e risiedessi fuori dall`Italia con mia moglie, nel caso in cui mia moglie avesse ancora la residenza in Italia (quindi NON iscritta all`AIRE ma stando all`estero per piu` di 183 giorni/anno e senza occupazione), sarei costretto a pagare le imposte sui redditi esteri anche in Italia ?

Nel mio caso la movimentazione bancaria del mio conto italiano e` limitata a qualche bonifico mentre il bancomat e`utilizzato solo nei brevi periodi trascorsi in Italia in vacanza.

Il centro dei miei interessi vitali non e` di fatto l`Italia e quindi non dovrei pagarvi tasse.
E` corretto ?

Colgo l`occasione per farLe i migliori auguri per il 2014

Cordiali Saluti
Antonio
 
Gent. Dott. Rodella,

mi complimento anche io per l`ottimo servizio.

Collegandomi a cio` che ha scritto il sig. Luca, qualora avessi la residenza all`estero (con iscrizione AIRE e stando all`estero per piu` dei fatidici 183 giorni/anno) e risiedessi fuori dall`Italia con mia moglie, nel caso in cui mia moglie avesse ancora la residenza in Italia (quindi NON iscritta all`AIRE ma stando all`estero per piu` di 183 giorni/anno e senza occupazione), sarei costretto a pagare le imposte sui redditi esteri anche in Italia ?

Nel mio caso la movimentazione bancaria del mio conto italiano e` limitata a qualche bonifico mentre il bancomat e`utilizzato solo nei brevi periodi trascorsi in Italia in vacanza.


Il centro dei miei interessi vitali non e` di fatto l`Italia e quindi non dovrei pagarvi tasse.
E` corretto ?

Colgo l`occasione per farLe i migliori auguri per il 2014

Cordiali Saluti
Antonio

Egregio signore,

E' un aspetto un pò singolare, in quanto lei sarebbe residente all'estero, mentre sua moglie pur essendo di fatto residente all'estero, continuerebbe a rimanere iscritta nelle anagrafi comunali qui in Italia. Ovviamente il dubbio, circa il permanere della sua residenza fiscale in Italia, con la consequenziale applicazione della tassazione concorrente, potrebbe esserci.

Questo è l'unico aspetto critico per non considerarla residente fiscale in Italia.

La saluto e ricambio gli auguri.

Luigi Rodella
 
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