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Residenza ad Abu Dhabi e tassazione in Italia

henrymat

Utente
HTML:
Grazie dott. Rodella, come sempre conciso ed esauriente in così poco spazio a disposizione
Mi permetto tuttavia di approfittare ancora una volta della sua esperienza perche Lei possa chiarire, era quella la mia lacuna, quali sono le modalita' del come quando e sopratutto a chi indirizzare la raccolta dati comprovanti l'effettivo espatrio e non uno fittizio.
E' all'Agenzia delle Entrate che bisogna rivolgersi? ( c'è un ufficio determinato? ) e in che tempi? Forse a fronte di una contestazione fiscale magari per omessa denuncia? ( la vedo dura spuntarla ). Forse poco prima delle scadenze per la dichiarazione Unico ? ( tempi troppo ristretti direi ). E poi sopratutto, occorrerebbe prima aspettare che si pronuncino circa l'accogliemento delle buone ragioni?
Sicuramente a lei è gia' capitato di indirizzare o consigliare in tal senso qualcuno dei mumerosissimi exat italiani di cui pullula Abu Dhabi. E sarebbe utile anche a qualcun altro del Blog sapere come fare.
La ringrazio d'anticipo, e per ultimo le pongo all'attenzione la "convenzione " EAU-Italia che ho qui di fronte.
Limitatamente ai capitoli 15 e 23.
Nel primo si parla della fiscalita prevalente sull'altra fatte salve le tre irrinunciabili condizioni. Nell'altro capitolo si parla invece di come si applica il superamento della doppia imposizione attraverso la dichiarazione in italia e casomai con l'eventuale credito d'imposta per il rimborso.
Vorrei che ce ne illustrasse la corretta chiave di lettura.
La ringrazio davvero cordialmente e aspetto interessatissimo le sue spiegazioni

Saluti Enrico Mattei ( Henrymat )
Temo di non aver caricato correttamente la mia ulteriore domanda per il Dott. Rodella : provvedo a un nuovo tentativo

Saluti Enrico Mattei
 
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Grazie dott. Rodella, come sempre conciso ed esauriente in così poco spazio a disposizione
Mi permetto tuttavia di approfittare ancora una volta della sua esperienza perche Lei possa chiarire, era quella la mia lacuna, quali sono le modalita' del come quando e sopratutto a chi indirizzare la raccolta dati comprovanti l'effettivo espatrio e non uno fittizio.
E' all'Agenzia delle Entrate che bisogna rivolgersi? ( c'è un ufficio determinato? ) e in che tempi? Forse a fronte di una contestazione fiscale magari per omessa denuncia? ( la vedo dura spuntarla ). Forse poco prima delle scadenze per la dichiarazione Unico ? ( tempi troppo ristretti direi ). E poi sopratutto, occorrerebbe prima aspettare che si pronuncino circa l'accogliemento delle buone ragioni?
Sicuramente a lei è gia' capitato di indirizzare o consigliare in tal senso qualcuno dei mumerosissimi exat italiani di cui pullula Abu Dhabi. E sarebbe utile anche a qualcun altro del Blog sapere come fare.
La ringrazio d'anticipo, e per ultimo le pongo all'attenzione la "convenzione " EAU-Italia che ho qui di fronte.
Limitatamente ai capitoli 15 e 23.
Nel primo si parla della fiscalita prevalente sull'altra fatte salve le tre irrinunciabili condizioni. Nell'altro capitolo si parla invece di come si applica il superamento della doppia imposizione attraverso la dichiarazione in italia e casomai con l'eventuale credito d'imposta per il rimborso.
Vorrei che ce ne illustrasse la corretta chiave di lettura.
La ringrazio davvero cordialmente e aspetto interessatissimo le sue spiegazioni

Saluti Enrico Mattei ( Henrymat )
Temo di non aver caricato correttamente la mia ulteriore domanda per il Dott. Rodella : provvedo a un nuovo tentativo

Saluti Enrico Mattei
Buona sera,
in questi giorni sono stato fuori studio, per cui leggo solo ora.
Non seguo particolarmente i contenziosi; in ogni caso credo che tutta la parte difensiva debba essere proposta in contradditorio al momento in cui l'Agenzia procede ad una verifica. In quella sede sua figlia dovrà far valere tutte le prove che attestano la sua efffettiva residenza negli EAU.
Commentare i due articoli è molto laborioso e lungo e questa non è ovviamente la sede. Le dico che l'articolo 15 disciplina le ipotesi di distacco limitato nel tempo (sino a sei mesi) nell'ambito del quale si applica la tassazione esclusiva; mentre l'articolo 23 regolamenta la tassazione concorrente. Quest'ultimo articolo deve essere letto in armonia con l'articolo 165 del Tur.
Con i migliori saluti.
Luigi Rodella
 

henrymat

Utente
La ringrazio dott. Rodella per la sintesi e le spiegazioni.
Dalle sue parole credo che l'eventuale ricorso sia terreno attinente ai professionisti fiscalisti.
Le porgo i miei migliori saluti
 

Ester

Utente
Buonasera, mi intrometto in questa discussione per via di un quesito relativo ai paesi inclusi nella black list.
Se ho capito bene, questi paesi non forniscono dati relativi a depositi bancari, redditi e via dicendo.
Supponiamo che un italiano abbia dei redditi in uno di detti paesi; anche se questi non riuscisse a dimostrare di essere residente in tale paese e di non esserlo in Italia, come fa l'AdE a determinare l'importo che dovrebbe versare al fisco in Italia?
 
Le ipotesi più ricorrenti si possono avere nel distacco; il fisco italiano è a perfetta conoscenza dei redditi percepiti dal lavoratore non più residente fiscale in Italia tramite il modello 770.
Luigi Rodella
 

Ester

Utente
Grazie per la risposta.
Mi rendo conto ora di non aver espresso il mio quesito in maniera compiuta.
La riformulo.

Supponiamo che un italiano abbia dei redditi in uno di detti paesi, dovuti ad un rapporto di lavoro con un'organizzazione non italiana e che non ha alcuna sede in Italia, oppure abbia dei redditi di capitale; anche se questi non riuscisse a dimostrare di essere residente in tale paese e di non esserlo in Italia, come fa l'AdE a determinare l'importo che dovrebbe versare al fisco in Italia?
(in altre parole, se quei redditi non li comunica lui a qualche ente italiano, nessuno li comunichera' di propria iniziativa a nessun ente italiano)
 
Io credo che in linea teorica il fisco italiano dovrebbe ottenere queste informazioni applicando l'articolo 26 (scambio informazioni) della Convenzione contro le doppie imposizioni Italia - EAU.
Sotto un aspetto pratico non saprei proprio cosa dirle.
Con i migliori saluti-
Luigi Rodella
 

henrymat

Utente
Buonasera, mi intrometto in questa discussione per via di un quesito relativo ai paesi inclusi nella black list.
Se ho capito bene, questi paesi non forniscono dati relativi a depositi bancari, redditi e via dicendo.
Supponiamo che un italiano abbia dei redditi in uno di detti paesi; anche se questi non riuscisse a dimostrare di essere residente in tale paese e di non esserlo in Italia, come fa l'AdE a determinare l'importo che dovrebbe versare al fisco in Italia?
Ottima e giustissima osservazione che naturalmente giriamo e inoltriamo al dott. Rodella :)
In effetti la risposta la suppongo anche io: Gli EAU sono anche nella white list ( cioe' quei paesi che favoriscono il libero scambio delle info )

Ma Come fa il fisco a s apere esattamente l'entita' della tassazione se l'expat non glie la comunica?
 
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