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Regolarizzazione positione fiscale dipendente estero e quesiti

alexsmb8

Utente
Buongiorno Rag.Rondella

ho letto i vari messaggi del forum (che ritengo molto utile!) e putropppo anche io come molti altri io ho commesso un errore nella dichiarazione dei redditi, avendo spostato la residenza all'estero solo dopo 1 anno e non avendo presentato dichiarazione in italia per un anno.

Alcuni punti dove vorrei dei chiarimenti

1 - reddito da dipendente percepito all'estero nell'anno 2013 ma ancora residente in Italia per l'anno 2013. Dichiarazione non presentata in Italia .. c'e niente che posso fare a questo punto anche pagando eventuali penali (e.g. ravvedimento, integrazione etc) ?

2 - La normativa dice che in caso di OMISSIONE le sanzioni sono "120% al 240% dell’ammontare delle imposte dovute" .. per il "imposte dovute" si considera ache il credito d'imposta (e.g. RETRIB. CONV./RED. PRODOTTO) - ovvero le tasse giò pagate nel paese estero ? Lo scopo della domanda è capire il worst case scenario. Alcuni "conoscenti" ritengono che nel caso di omissione, non ci sia questo riconoscimento e quindi eventualmente vadono pagare le tasse sul reddito totale percepito all'estero come se all'estero non fosse stata pagata nessuna tassa

3 - in che anno l'eventuale verifica cade in prescrizione (redditi 2013) ?


La ringrazio dei chiarimenti,
Alex
 
1- Credo che per i redditi dell'anno 2013 non ci sia più nulla da fare in quanto per tale anno la dichiarazione è da considerarsi omessa.
2- Concordo con la circostanza, in presenza di dichiarazione omessa, di non poter detrarre le imposte pagate all'estero, ma credo che sollevando un contenzioso esse possano essere riconosciute dai giudici.
3- La verifica è possibile fino al 31.12.2019
ciao
 
Il TUIR prevede che laddove la dichiarazione sia omessa i crediti di imposta esteri non vadano riconosciuti. Tuttavia questa cosa è contestabile giudizialmente alla luce delle convenzioni bilaterali, che prevalgono sulla normativa nazionale. Ma è sempre una incertezza.
Quello che praticamente puoi fare è questo: aspettare l'eventuale accertamento se lo faranno e chiedere all'atto dell'avviso di accertamento, l'accertamento con adesione. In caso di adesione, paghi le tasse non pagate (senza riconoscimento delle tasse pagate all'estero), quindi paghi 1/3 della sanzione minima, aumentata di 1/3 in quanto il reddito è stato percepito all'estero.
 
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