Come noto, il regime del margine può essere applicato secondo tre diverse modalità. Non mi è però chiaro se e in quali casi le tre modalità sono fra di loro obbligatoriamente alternative. Mi riferisco in particolare all'art 36 - comma 6 -del DL 41/1995, dove è previsto che determinati soggetti utilizzino il regime "globale" quale regime naturale, salvo opzione per il metotodo analitico. Le condizioni riguardano principalmente la "natura" degli acquisti, sostanzialmente qualsiasi bene se di costo inferiore ad "un milione di lire".
Mi chiedo: se invece il costo fosse superiore, sarebbe obbligatorio il metodo analitico? E se un commericiante di mobili usati, che effettua acquisti sia al disopra che al di sotto della soglia, può (deve?) applicare entrambi i metodi di calcolo?
Grazie a chi saprà darmi delle indicazioni (la norma citata, fra l'altro è di lettura particolarmente difficoltosa, dal punto di vista della lingua italiana, una delle peggiori scritte dal nostro legislatore).
Marco
Mi chiedo: se invece il costo fosse superiore, sarebbe obbligatorio il metodo analitico? E se un commericiante di mobili usati, che effettua acquisti sia al disopra che al di sotto della soglia, può (deve?) applicare entrambi i metodi di calcolo?
Grazie a chi saprà darmi delle indicazioni (la norma citata, fra l'altro è di lettura particolarmente difficoltosa, dal punto di vista della lingua italiana, una delle peggiori scritte dal nostro legislatore).
Marco