Mamma mia, non pensavo di scatenare questa "catena", la mia è sostanzialmente una soluzione pratica più che "formalmente" ragioneristica.
Comunque se adottiamo una linea fiscale, certamente do ragione ad Alberto che dice di registrare la fattura all'atto del ricevimento, poiché devo rilevare "cronologicamente" le operazioni dell'impresa (art. 2216 C.C.) - questo però limitatamente al libro giornale (o contabilità civilistica) e non certo alla disciplina IVA che mi permette un lasso di tempo ben più ampio.
In secondo luogo devo trattare poi la competenza civilistica dei costi registrati e, non essendo totalmente di competenza, devo provvedere a "sistemare" il relativo costo. Mi permetto di non concordare con quanto affermato da Franco sulla rilevazione di risconti attivi, poichè nei ratei e risconti devono essere iscritte "soltanto quote di costi e proventi, comuni a due o più esercizi, l'entità dei quali varia in ragione del tempo" (art. 2424bis del C.C e princio contabile n. 18), mentre in questo caso la competenza ricade tutta in un solo esercizio (il 2004), perciò ha più la natura di un credito per costi sospesi (di questa opinione anche il Memento Contabile Ipsoa).
Ai fini IVA invece continuo a sostenere quanto detto nella mia prima risposta, visto che ho una libertà di annotazione molto ampia.