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Questionario in materia di residenza fiscale

Vi risulta che in materia di accertamento della residenza fiscale all'estero l'ade faccia uso dell'invio di questionari o della richiesta di documenti. In particolare nel caso di paesi whitelist?
 

Rocco

Utente
Può farlo, se lo ritiene utile ai fini del controllo, in virtù di quanto previsto dagli artt. 32 del DPR 600/73 e 51 del DPR 633/72.
Tieni presente però che un recentissimo Provvedimento del Direttore dell'Ade sembrerebbe andare in direzione opposta alla richiesta di dati e informazioni al contribuente da controllare, anche se, ripeto, l'ufficio può rivolgersi direttamente al contribuente qualora ritenuto utile ai fini del controllo.
Saluti.
 
Era un dubbio mio. Anche io penso che possano farlo.

In questo modo invertirebbero l'onere della prova, anche quando non previsto dalla legge. Non solo difficilmente un contribuente potrà produrre tutta la documentazione, tradotta e asseverata, che dimostri di essere residente all'estero. A quel punto tutto i documenti non prodotti, non potrebbero più essere usati in caso di avviso di accertamento. A meno che il contribuente non documenti di non aver potuto provvedere a fornirli e non per causa a lui imputabile.
 

Rocco

Utente
I poteri istruttori sono disciplinati dalla legge, e l'ufficio ovviamente può utilizzarli purché nel rispetto della legge.
Riguardo alla preclusione di cui all'art. 32 c. 4 del DPR 600/73 è utile sapere che questa opera solo nel caso in cui la richiesta si riferisca a documentazione e/o dati e notizie specificamente individuati mentre se la richiesta è generica la preclusione non opera.
Saluti.
 
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