Paoletto71
Utente
Salve a tutti.
La mia vicenda è questa.
Mi arriva un avviso dall' INPS dove mi si intima di pagare una somma per contributi non versati. Tale somma deriva da un errore nella compilazione del modello Unico, che l' AdE corregge d' ufficio.
Faccio ricorso online sul sito INPS con tutti i documenti allegati, compresa la stampa dell' AdE con l' errore corretto, ne faccio un altro, un altro ancora..ma nessuna risposta.
Mi arriva una cartella di pagamento per lo stesso motivo, e alla fine sono costretto a rivolgermi al giudice del lavoro, che mi dà ragione ed emette sentenza a mio favore.
Notifico la sentenza all' INPS e all' agenzia di riscossione...altra cartella di pagamento sempre per lo stesso motivo.
Rinotificata sentenza e trasmessa anche online sul sisto dell' agenzia di Riscossione, aspetto risposte...ma ora mi chiedo, esiste un limite oltre il quale, in questi casi, si puo' parlare di persecuzione?
Come si può difendere un cittadino da questi veri e propri soprusi?
La mia vicenda è questa.
Mi arriva un avviso dall' INPS dove mi si intima di pagare una somma per contributi non versati. Tale somma deriva da un errore nella compilazione del modello Unico, che l' AdE corregge d' ufficio.
Faccio ricorso online sul sito INPS con tutti i documenti allegati, compresa la stampa dell' AdE con l' errore corretto, ne faccio un altro, un altro ancora..ma nessuna risposta.
Mi arriva una cartella di pagamento per lo stesso motivo, e alla fine sono costretto a rivolgermi al giudice del lavoro, che mi dà ragione ed emette sentenza a mio favore.
Notifico la sentenza all' INPS e all' agenzia di riscossione...altra cartella di pagamento sempre per lo stesso motivo.
Rinotificata sentenza e trasmessa anche online sul sisto dell' agenzia di Riscossione, aspetto risposte...ma ora mi chiedo, esiste un limite oltre il quale, in questi casi, si puo' parlare di persecuzione?
Come si può difendere un cittadino da questi veri e propri soprusi?