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PVC verifica guardia di finanza

Rocco
ho commesso l'errore di indicare il termine "recente riforma" mentre avrei dovuto solo usare il termine riforma; infatti mi riferivo alla vecchia riforma nella quale la regola generale era la pubblica udienza e non come ora
Gli articoli 33 e 34 da te citati non sono variati, ma dicono che la regola generale ora sia quella della camera di consiglio SALVO che una delle parti non chieda la pubblica udienza e su questo aspetto verteva il mio pensiero
Mi fa molto piacere che i tuoi avvisi di accertamento non superino 30.000,00 o in futuro 50.000,00 mentre da noi, in genere, a seguito di una ispezione della GDF sono molto più pesanti
Cordialità
 

cippe

Utente
Nel mio caso sono cifre ben più alte essendo che praticamente mi è stato preso quasi tutto non valido. Ora pongo una domanda interessante, in attesa di parlare mercoledì col mio professionista:

Mi risulta che in caso di fatture false, spetti a loro dimostrare che le operazioni sono fittizie... ad esempio se un fornitore di merce è stato già confermato essere una cartiera a fronte di precedenti indagini, a quel punto l'onere della prova viene ribaltato su di me dove devo dimostrare io che le operazioni sono veramente avvenute, e fin qui è tutto chiaro, anche perchè altrimenti qualsiasi fattura potrebbe essere contestabile, della serie vado in un negoziom compro un pc su rimessa diretta, e mi puoi contestare la fattura no? Qui mi ritrovo con 3 acquisti effettuati da un fornitore, che stando a quanto detto da loro, non ha presentato alcuna dichiarazione per il 2014 e 2015, nè ai fini delle imposte, nè ai fini iva. Non è un po' poco per dichiarare la falsità di queste 3 fatture? Tralasciando poi che ho anche la tracciatura della spedizione, ma di base non è un po' poco per costituire una fonte probatoria e ribaltarmi l'onere della prova dove dovrò perdere tempo a far presente che le tracciature delle spedizioni sono congrue come pesi ecc... al materiale acquistato?
Grazie
 

Rocco

Utente
Sulla tematica delle fatture per operazioni inesistenti si è sviluppata una copiosa giurisprudenza, sia di merito che di legittimità, circa l'onere probatorio da assolvere e a carico di chi. Con riferimento all'aspetto "soggettivo" dell'onere probatorio, in primis è l'ufficio a dover dimostrare che le operazioni fatturate sono oggettivamente/soggettivamente inesistenti dopodiché l'onere probatorio si sposta in capo al contribuente. Ora, che venga contestata l'esistenza di un'operazione fatturata solo sulla base del fatto che il fornitore non ha presentato le dichiarazioni IVA e ai fini delle II.DD. mi sembra insufficiente, perché andrebbero prodotti altri elementi, come per es. l'idoneità "strutturale" a poter compiere le operazioni contestate (presenza di magazzini, dipendenti, ecc.). Naturalmente ipotizzo, perché non conosco la tipologia di contribuente che ha subito la verifica e la natura delle operazioni contestate.
La tematica è comunque complessa e cruciale in questo caso, ai fini della difesa, è valutare se i fatti (costitutivi della pretesa) forniti dall'ufficio sono in grado di provare la pretesa sulla base dei principi elaborati dalla giurisprudenza. Il contribuente invece dovrà fornire i fatti (modificativi e/o estintivi della pretesa), anche presuntivi, con i quali smontare l'impianto probatorio dell'ufficio. Sarà il giudice poi a valutare se l'ufficio ha provato la pretesa o meno e solo nel primo caso passerà a valutare le prove prodotte dal contribuente.
Saluti.
 

cippe

Utente
Quello che intendo io è esattamente questo... devono servire elementi validi. Esempio di altro fornitore:
Srl attiva dal 2012 e ancora operante. Numero 3 addetti (2 soci + un amministratore). Sede legale presso la quale inviavo il corriere a prendere roba (quindi presumo fosse un magazzino e non un ufficio visto che si parlava anche di pallets di roba). Tracciature di spedizione con partenza dalla sede legale, a me. Fatture soggettivamente inesistenti perchè l'srl ha presentato 2 dichiarazioni dei redditi vuote. Ditemi voi se il maresciallo non era accanito...
 

cippe

Utente
Un'altra domanda è questa: non ho bolle di consegna perchè i corrieri non le rilasciano più avendo il palmare, quindi stampo la tracciatura e l'allego. Quando la spedizione è in porto assegnato, nella mia area cliente ho la tracciatura completa con partenza e destinazione precise, mentre diversamente, la tracciatura è quella classica generica dove si vede la città di partenza e di arriva con le relative date, ma non i dettagli come il nome del mittente. Mi è stato contestato anche questo. Che io sappia, fornendo i dati del vettore (addirittura numero di spedizione, città di partenza che combacia con quella del fornitore (e anche se fosse diversa, niente vieta una triangolazione) e arrivo, peso e numero di colli con numero di spedizione) non ho già sufficentemente ribaltato l'onere della prova e in caso di ulteriori dubbi sta a loro andare dal corriere per ulteriori delucidazioni?
 

Rocco

Utente
Fatture soggettivamente inesistenti perchè l'srl ha presentato 2 dichiarazioni dei redditi vuote.
Bah...non credo sia sufficiente dire che una fattura si riferisce ad un'operazione soggettivamente inesistente solo perché il fornitore non ha presentato la dichiarazione dei redditi...dovrebbero essere forniti ulteriori elementi probatori in riferimento alla fittizietà del fornitore che ha emesso la fattura in base ai quali si possa ragionevolmente ritenere che esso non poteva porre in essere (e fatturare) l'operazione.
Saluti.
 

Rocco

Utente
Un'altra domanda è questa: non ho bolle di consegna perchè i corrieri non le rilasciano più avendo il palmare, quindi stampo la tracciatura e l'allego. Quando la spedizione è in porto assegnato, nella mia area cliente ho la tracciatura completa con partenza e destinazione precise, mentre diversamente, la tracciatura è quella classica generica dove si vede la città di partenza e di arriva con le relative date, ma non i dettagli come il nome del mittente. Mi è stato contestato anche questo. Che io sappia, fornendo i dati del vettore (addirittura numero di spedizione, città di partenza che combacia con quella del fornitore (e anche se fosse diversa, niente vieta una triangolazione) e arrivo, peso e numero di colli con numero di spedizione) non ho già sufficentemente ribaltato l'onere della prova e in caso di ulteriori dubbi sta a loro andare dal corriere per ulteriori delucidazioni?
Qui si entra nello specifico, non posso fornire una risposta adeguata senza studiare bene la questione.
Saluti.
 
Buonasera
intanto va chiarito se di fronte troviamo una fattura "soggettivamente inesistente" o "oggettivamente inesistente": mi pare il primo caso.
Non è accanimento della GDF ma ordinaria prassi operativa seppur discutibile. Ad ogni buon conto è necessario radunare tutta la documentazione possibile avente ad oggetto l'ordine scambio di mail la fattura e copie dei pagamenti. Riguardo il corriere fare richiesta di copia delle tracciatura (prelievo, tragitto consegna).
Sarà poi compito del professionista che si occuperà del contenzioso utilizzare tutte le sentenze possibili: sottolineo che è indispensabile fornire almeno tutte le prove che ho indicato, diversamente chiunque potrà solo arrampicarsi sugli specchi
Esperienza vissuta
Stefano Gobbi
Commercialista in Imperia
 

cippe

Utente
Dipende, alcune sono oggettivamente, altre soggettivamente... e i corrieri purtroppo dopo un anno o pocopiù frullano tutto. Altra cosa che vorrei capire è questa... esiste un modo per evitare il sequestro prventivo dei beni? Perchè se la società si ritrova col conto congelato e i fondi sequestrati, di conseguenza non potrà più lavorare nè tener fede ai vari adempimenti entrando in una spirale senza fine.
Grazie
 
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