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PVC verifica guardia di finanza

Dipende, alcune sono oggettivamente, altre soggettivamente... e i corrieri purtroppo dopo un anno o pocopiù frullano tutto. Altra cosa che vorrei capire è questa... esiste un modo per evitare il sequestro prventivo dei beni? Perchè se la società si ritrova col conto congelato e i fondi sequestrati, di conseguenza non potrà più lavorare nè tener fede ai vari adempimenti entrando in una spirale senza fine.
Grazie
Buongiorno Cippe, il contenzioso non è il mio pane quotidiano, sicchè mi permetto solo di consigliarti la seguente lettura
https://www.commercialistatelematic...+Split+payment+o+reverse+charge?+(2017-11-23)

nota a margine: dubito fortemente che i corrieri conservino la documentazione per un solo anno - i ddt vanno conservati per 10 anni al pari delle fatture; il ddt con la firma della presa in carico e con la firma del destinatario certificano l'avvenuta consegna, ed è documento utile non solo nel contenzioso con la finanza ma anche in caso di contenzioso con il cliente moroso...
Ciao - Gianni
 

Rocco

Utente
Dipende, alcune sono oggettivamente, altre soggettivamente... e i corrieri purtroppo dopo un anno o pocopiù frullano tutto. Altra cosa che vorrei capire è questa... esiste un modo per evitare il sequestro prventivo dei beni? Perchè se la società si ritrova col conto congelato e i fondi sequestrati, di conseguenza non potrà più lavorare nè tener fede ai vari adempimenti entrando in una spirale senza fine.
Grazie
Il sequestro preventivo comporta l'esistenza di reati tributari...
 

Rocco

Utente
Sono d'accordo con il fatto che bisogna procurarsi tutte le prove possibili, però sottolineo che è l'ufficio in primis a dover dimostrare l'inesistenza (oggettiva/soggettiva) delle operazioni. Pertanto un buon difensore dovrebbe dapprima valutare (e quindi far capire al giudice nel ricorso) se gli elementi probatori addotti dall'ufficio sono idonei o meno a dimostrare il fatto contestato, sulla base dei principi elaborati dalla giurisprudenza. Solo qualora il giudice dovesse ritenere che tali elementi siano ritenuti idonei a provare il fatto contestato l'onere della prova si sposta sul contribuente. Secondo me è fondamentale questo passaggio, soprattutto se gli elementi probatori in mano al contribuente non siano "forti", diciamo così...
Saluti.
 
Buongiorno
intanto vorrei capire se le fatture superano le soglie per essere penalmente rilevanti.
In caso lo fossero e scattassero i provvedimenti di confisca e/o sequestro conti va fatto subito opposizione (40 gg se non ricordo male)
In caso di sequestro della merce va fatta istanza di dissequestro
Il sequestro scatta in particolari ipotesi, ovvero se con il profitto della fattura falsa l'autore si è procurato dei benefici: un esempio pago la fattura e la GDF scopre che il fornitore ha reso i soldi al cliente.
La gdf di fronte alla fatture false non può far altro che procedere con un pv: spera che commettano qualche errore.
L'aspetto tributario farà poi un percorso separato dal penale
Consiglio comunque di far sorvegliare l'attività dal commercialista e da un penalista esperto nel settore per prevenire e limitare i danni
Nel settore informatico è frequente incappare nelle fatture false: dunque bisogna insistere per recuperare più prove possibile e non partire dal presupposto che i documenti siano stati distrutti perché devono essere tutti conservati dieci anni.
Inoltre non cercare gioca solo a proprio svantaggio
 

cippe

Utente
Allora rispondo per punti:
1) I corrieri non tengono traccia per oltre un tot, questo l'ho già assodato tempo fa, qualsiasi corriere, italiano ma anche straniero, ha risposto la medesima cosa. Spesso infatti non esiste alcun documento firmato o da firmare. Io ogni giorno effettuo spedizioni, non è che il cirriere che ritira firma e bolla i documenti, semplicemente i dati delle spedizioni vengono da me trasmesse tramite software del corriere che mi stampa dei codici a barre e fine, in corriere viene, ritira e porta via. Come ho già detto appunto, stampo le tracciature delle spedizioni, dove mi è stato contestato che non si vede il mittente, ma solo la località di partenza, ma a mio avviso e per esperienza questo era già utile a rimbaltare l'onere. Infatti neanche da un ddt firmato dal corriere si vede che la merce è stata poi effettivamente trasportata e consegnata, ma questo è stato sufficiente a ribaltare l'onere della prova e far sì che fossero loro nel caso, a dover andare a verificare la bontà dell'operazione, quindi vedremo un po'. Oltretutto la mia merce va tutto o quasi in logistica dove ho un report degli articoli ricevuti come ulteriore conferma.

2) Al di là degli importi penalmente rilevanti, che lo sono, in ogni caso sono fatture oggettivamente e soggettivamente inesistenti (o meglio, presunte tali visto che non sono ancora condannato) ma questo è sufficiente a far partire il sequestro preventivo dei beni per le somme relative al vantaggio economico che avrei avuto, e vorrei sapere se in maniera preventiva, essendo comunque un'azienda ancora operante ed in attivo, ci son oi presupposti per evitare questo in quanto sarebbe la fine

3) In una verifica avuta 10 anni fa, mi furono contestati alcuni prelevamenti (o meglio, qualsiasi uscita dal conto personale non giustificata, e si parla di cifre basse, come un previelo al bancomat di qualche centinaia di euro o bonifici vari per acquisti personali) mi fu contestata, il che mi fa sempre essere titubante sui prelevamenti. La situazione è cambiata o se per mettere al sicuro un po' di soldi, prelievo dal mio conto cifre "importanti" di qualche migliaio di euro faccio peggio che meglio?

Grazie
 
Buonasera
Intanto il pvc le è stato notificato o le operazioni sono ancora in corso???
E' a conoscenza dell'avvenuto prelevamento da parte della gdf di fatture che saranno trattenute come corpi di reato???
Tenga conto che tutti questi passaggi se avvenuti Le sono stati notificati.
Per rispondere all'ultima domanda se Lei in questo momento sposta dei denari compie un'operazione errata e in ogni caso eventuali provvedimenti di sequestro non risparmieranno nessun conto corrente.
Prima di concludere La rimando a tutto quanto Le ho già risposto.
Infine è difficile in poche righe dare risposte esaustive ad una materia come questa poiché occorrerebbero molte più informazioni, per meglio comprendere a quale stadio è la verifica.
 

cippe

Utente
Sì il pvc è chiuso e a questo punto vorrei prelevare qualcosa dal conto personale per metterlo al sicuro, ma non vorrei che fosse peggio...
 
Allora rispondo per punti:
1) I corrieri non tengono traccia per oltre un tot, questo l'ho già assodato tempo fa, qualsiasi corriere, italiano ma anche straniero, ha risposto la medesima cosa. Spesso infatti non esiste alcun documento firmato o da firmare. Io ogni giorno effettuo spedizioni, non è che il cirriere che ritira firma e bolla i documenti, semplicemente i dati delle spedizioni vengono da me trasmesse tramite software del corriere che mi stampa dei codici a barre e fine, in corriere viene, ritira e porta via. Come ho già detto appunto, stampo le tracciature delle spedizioni, dove mi è stato contestato che non si vede il mittente, ma solo la località di partenza, ma a mio avviso e per esperienza questo era già utile a rimbaltare l'onere. Infatti neanche da un ddt firmato dal corriere si vede che la merce è stata poi effettivamente trasportata e consegnata, ma questo è stato sufficiente a ribaltare l'onere della prova e far sì che fossero loro nel caso, a dover andare a verificare la bontà dell'operazione, quindi vedremo un po'. Oltretutto la mia merce va tutto o quasi in logistica dove ho un report degli articoli ricevuti come ulteriore conferma.
Buongiorno Cippe: non entro nel merito del pvc contestato in quanto non ho competenza per farlo; sono ragioniere in falegnameria e, mediamente, consegniamo una decina di volte a settimana con corriere (2/3 corriere convenzionale - 6/7 correre espresso) - per tutte le consegne, avendo iva mensile, emetto regolare DDT in n. 3 copie. Al ritiro da parte dell'autista la prima copia (con la sua firma) la trattengo io, le altre 2 le tiene il corriere: di queste ultime 2, al momento della consegna al destinatario finale, 1 copia firmata la trattiene il corriere l'altra rimane al cliente finale.

Mi è capitato più volte di dar incarico al ns legale x l'emissione di un decreto ingiuntivo v/clienti che non pagavano: in caso di consegne c/corriere, l'avvocato pretendeva il DDT con la firma dell'autista: se il cliente si opponeva al D.I. asserendo che il materiale non lo aveva ricevuto, allora entra in ballo la firma sul DDT conservato dal corriere: se non ce l'ha, il decreto ingiuntivo lo faccio a lui perché la merce, anziché consegnarla, se l'è trattenuta. Inoltre i corriere, con i moderni software, ti confermano x iscritto data e ora di consegna con nome e cognome di chi ritira la merce.
A mio avviso, se l'operazione è stata regolarmente effettuata non dovresti avere grossi problemi a provarlo; poi sull'inesistenza soggettiva lascio la parola agli utenti + esperti in materia.
Ciao - Gianni
 
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