alecanc
Utente
Buongiorno a tutti,
Attualmente, assieme al mio gruppo di amici, operiamo all'interno di una APS e organizziamo eventi culturali (concerti e spettacoli teatrali). Tale APS però svolge anche altre attività e coinvolge altri soggetti rispetto al nostro gruppo di amici e per questo vorremmo costituirci in una nuova associazione.
Ciò che vogliamo raggiungere è la possibilità di organizzare tali manifestazioni culturali senza dover per forza costringere gli spettatori a iscriversi all'associazione e di conseguenza dover fornire tutti i dati personali.
Sostanzialmente noi siamo un gruppo di 8 ragazzi ed operiamo come volontari all'interno di un centro culturale organizzando concerti e spettacoli il venerdì e il sabato. Non miriamo alla realizzazione di alcun profitto personale da questa attività.
Sembrerebbe che ciò che facciamo possa configurarsi come un'organizzazione di volontariato in quanto siamo tutti volontari e offriamo servizi a terzi di interesse generale riconosciuti dall'art. 5 del codice del terzo settore (nel nostro caso le nostre attività rientrano nella lettera i "organizzazione e gestione di attivita' culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attivita', anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attivita' di interesse generale di cui al presente articolo").
La domanda che mi sovviene è la seguente:
Essendo l'attività di vendita di biglietti a terzi, seppur per l'accesso ad attività di interesse generale di cui alla lettera i dell'art. 5, considerata come commerciale, la costituente OdV avrebbe nel suo bilancio una prevalenza assoluta di attività commerciale. Non mi è chiaro se la qualifica di attività commerciale che l'OdV acquisirebbe in caso di prevalenza di attività commerciale corrisponda con la perdita della qualifica di ente no-profit (che quindi non ci consentirebbe di operare più all'interno del centro culturale).
Mi sembra di aver capito invece che le imprese sociali, seppure siano sempre definite come attività commerciali, godono della qualifica di ente no-profit. Mi chiedo quindi se è possibile per una OdV assumere la qualifica di impresa sociale. Sulla normativa relativa alle imprese sociali si legge che "possono acquisire la qualifica di impresa sociale tutte le organizzazioni private" quindi in teoria una OdV potrebbe ottenere la qualifica di impresa sociale.
Essendo profondamente ignorante in materia ed essendo le mie supposizioni semplicemente il frutto di ricerche in internet, in caso questa configurazione non dovesse essere possibile o non necessaria, rimango aperto a qualsiasi suggerimento di voi esperti per il miglior tipo di inquadramento della nostra attività fermo restando la necessità di evitare il tesseramento degli spettatori per accedere agli spettacoli.
Vi ringrazio anticipatamente.
Alessandro Cancellieri
Attualmente, assieme al mio gruppo di amici, operiamo all'interno di una APS e organizziamo eventi culturali (concerti e spettacoli teatrali). Tale APS però svolge anche altre attività e coinvolge altri soggetti rispetto al nostro gruppo di amici e per questo vorremmo costituirci in una nuova associazione.
Ciò che vogliamo raggiungere è la possibilità di organizzare tali manifestazioni culturali senza dover per forza costringere gli spettatori a iscriversi all'associazione e di conseguenza dover fornire tutti i dati personali.
Sostanzialmente noi siamo un gruppo di 8 ragazzi ed operiamo come volontari all'interno di un centro culturale organizzando concerti e spettacoli il venerdì e il sabato. Non miriamo alla realizzazione di alcun profitto personale da questa attività.
Sembrerebbe che ciò che facciamo possa configurarsi come un'organizzazione di volontariato in quanto siamo tutti volontari e offriamo servizi a terzi di interesse generale riconosciuti dall'art. 5 del codice del terzo settore (nel nostro caso le nostre attività rientrano nella lettera i "organizzazione e gestione di attivita' culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attivita', anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attivita' di interesse generale di cui al presente articolo").
La domanda che mi sovviene è la seguente:
Essendo l'attività di vendita di biglietti a terzi, seppur per l'accesso ad attività di interesse generale di cui alla lettera i dell'art. 5, considerata come commerciale, la costituente OdV avrebbe nel suo bilancio una prevalenza assoluta di attività commerciale. Non mi è chiaro se la qualifica di attività commerciale che l'OdV acquisirebbe in caso di prevalenza di attività commerciale corrisponda con la perdita della qualifica di ente no-profit (che quindi non ci consentirebbe di operare più all'interno del centro culturale).
Mi sembra di aver capito invece che le imprese sociali, seppure siano sempre definite come attività commerciali, godono della qualifica di ente no-profit. Mi chiedo quindi se è possibile per una OdV assumere la qualifica di impresa sociale. Sulla normativa relativa alle imprese sociali si legge che "possono acquisire la qualifica di impresa sociale tutte le organizzazioni private" quindi in teoria una OdV potrebbe ottenere la qualifica di impresa sociale.
Essendo profondamente ignorante in materia ed essendo le mie supposizioni semplicemente il frutto di ricerche in internet, in caso questa configurazione non dovesse essere possibile o non necessaria, rimango aperto a qualsiasi suggerimento di voi esperti per il miglior tipo di inquadramento della nostra attività fermo restando la necessità di evitare il tesseramento degli spettatori per accedere agli spettacoli.
Vi ringrazio anticipatamente.
Alessandro Cancellieri