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Può configurarsi un credito di imposta iva prima casa??

carmine

Utente
Socio di cooperativa edilizia con assegnazione a proprietà divisa degli appartamenti (paga iva su acconto)rinuncia all'assegnazione dopo un anno a favore di socio subentrante che (da accordi scritti nel contratto) paga nuovamente la stessa iva su acconto.

Socio rinunciatario ha qualche modo di recuperare quell'iva versata su un appartamento che non gli verrà più assegnato???

Eventualmente potrebbe aver diritto a credito di imposta considerando che sarebbe stata la "seconda " prima casa e che è in possesso di prima casa acquistata con iva 4% acquistata 9anni fa?
 

carmine

Utente
Il subentrante l'ha dovuta pagare nuovamente!
Possibile che l'erario prenda l'iva due volte su una fattura per "prenotazione " (questo è il termine giusto, che si può assimilare a preliminare) appartamento.
Dal mio punto di vista sarebbe giusto che il socio rinunciatario possa chiedere rimborso o quanto meno posso detrarlo come credito di imposta nel 730.
Se c'è qualcuno conosce qualche riferimento normativo chiedo di esplicitarlo, grazie anticipatamente
 
Buongiorno, il quesito posto non mi è molto chiaro, faccio delle considerazioni generali (quindi non legate al caso specifico che va guardato con molta attenzione):
1) il socio di cooperativa versa dei soldi alla società: a quale titolo? E' una quota sociale? E' una quota sull'acquisto del bene prodotto dalla cooperativa?
2) se il socio recede, la sua quota sociale va richiesta alla cooperativa - se ha versato un'acconto su un bene, poi questo bene lo acquista un altro socio, a mio avviso è sempre la cooperativa che deve restituire l'acconto, salvo leggere eventuali accordi particolari...

L'erario a mio avviso non c'entra nulla
 

carmine

Utente
Mi sono espresso male,
Mio figlio socio di coop a proprietà divisa "prenota" appartamento, gli viene fatturato acconto con iva.
Recede da socio (dopo un anno dalla fattura)e al suo posto subentra altro socio , a mio figlio viene fatta nota di credito art.26 (accordo tra le parti) senza iva (che perde) ma il socio subentrante versa nuovamente.

Personalmente la fattispecie dell'arte.26 (accredito senza iva anche se prevista dalla Coop.) non credo debba essere applicata, a mio modestissimo avviso si tratta di una cessione di preliminare al quale se fosse stato applicata imposta di registro avrebbe potuto chiedere rimborso.
 
Buongiorno Carmine, ti dico la mia ma attendi pareri più autorevoli:

1) occorre vedere bene cosa c'è scritto su statuto e soprattutto sulla ricevuta di versamento degli acconti;

2) se tuo figlio ha versato la somma pari a 100 a titolo di prenotazione alloggio, tale cifra DEVE essere presente in bilancio x 100 a titolo di debito verso soci (SOCIO C/PRENOTAZIONE ALLOGGIO);

3) se tuo figlio recede (nei casi previsti da statuto), lui vanta un credito verso la cooperativa x 100 e tale cifra gli va restituita. A mio avviso l'iva c'entra poco, se in bilancio la cooperativa ha iscritto 100 quale debito verso Carmine, ma gli restituisce una cifra inferiore, la differenza che fine fa?
L'articolo 26 dpr 633/72 ci dice che la nota di credito, decorso un anno dall'operazione originaria, va fatta con iva se tale operazione viene meno x cause PREVISTE CONTRATTUALMENTE (qui bisogna vedere lo statuto), va fatta senz'iva per accordi sopraggiunti fra le parti. Aldilà cmq dell'esposizione dell'iva sulla nota di credito, rimane il fatto che l'importo dell'iva rimane aperto nella contabilità sociale, ove non restituito...

Senti un legale

EDIT: in rete trovo questo contributo interessante:
 
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