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Provvedimento disciplinare

Buongiorno, arrivo subito al punto.
Quanto tempo ha un dottore di lavoro per consegnarti un provvedimento disciplinare per un fatto accaduto in azienda,dal giorno che è accaduto il fatto?
Logicamente ciò che è accaduto richiama l'attenzione del datore tanto da dover prendere dei provvedimenti. Grazie
Gianluca
 

catia71

Utente
Credo che le infrazioni e le relative sanzioni nonché i provvedimenti disciplinari dipendano essenzialmente dal contratto collettivo specifico e in generale può fare riferimento allo statuto dei lavoratori, art.7 legge 309/1970...
 
La ringrazio per l'interessamento,ma non riesco a trovare ciò che cerco.Forse si dice contestazione disciplinare e non provvedimento disciplinare. In poche parole, il datore di lavoro ,mi sta contestando con contestazione scritta per un fatto accaduto 43 giorni prima della contestazione scritta consegnatami.Anche perché, questo fatto è venuto alla luce, sia per me che per il datore ,43 giorni dopo che il datore mi ha contestato il fatto.Puo il datore fare una contestazione dopo tutti questi giorni? Grazie di nuovo.
 
Buongiorno: concordo con Catia che si debba far riferimento al CCNL di categoria - se digiti in rete "termini temporali contestazione disciplinare" si parla di 60/90 giorni, in dipendenza della complessità della contestazione medesima... e si evidenzia altresì che la contestazione debba essere tempestiva per non ledere il diritto di difesa del lavoratore... attendi altri pareri
 

catia71

Utente
La ringrazio per l'interessamento,ma non riesco a trovare ciò che cerco.Forse si dice contestazione disciplinare e non provvedimento disciplinare. In poche parole, il datore di lavoro ,mi sta contestando con contestazione scritta per un fatto accaduto 43 giorni prima della contestazione scritta consegnatami.Anche perché, questo fatto è venuto alla luce, sia per me che per il datore ,43 giorni dopo che il datore mi ha contestato il fatto.Puo il datore fare una contestazione dopo tutti questi giorni? Grazie di nuovo.
Ribadisco il mio pensiero il contratto collettivo deve essere il suo riferimento, poi ovviamente dipende da quando il datore di lavoro ne ha avuto conoscenza, a mio parere la tempestività non è legata necessariamente ad un termine prefissato, dipende dalla gravità del fatto, dalle circostanze, il datore di lavoro deve dare prova del momento in cui ne è venuto a conoscenza. La tempestività è un requisito legato essenzialmente alla necessità di non ledere il diritto alla difesa, ovvio che se passa un anno da un fatto la persona può non ricordare esattamente le circostanze di quel fatto, 43 giorni non mi pare possa configurarsi un tempo spropositato per ledere il diritto alla difesa, comunque può rivolgersi ad un sindacato per inquadrare esattamente i requisiti previsti dal suo ccnl.
 

STUDIOCEL

Utente
la tempestività entra in gioco dopo la contestazione...con la contestazione mi chiedono giustificazioni, devono essere poi tempestivi nel respingerle se ritenute non valide e di conseguenza tempestivi ad applicarmi le sanzioni..
 
la tempestività entra in gioco dopo la contestazione...con la contestazione mi chiedono giustificazioni, devono essere poi tempestivi nel respingerle se ritenute non valide e di conseguenza tempestivi ad applicarmi le sanzioni..
spiegati meglio: se dopo 1 anno il datore di lavoro mi contesta il danno da me cagionato su un macchinario, la contestazione a mio parere è tardiva e dopo un anno è difficile che mi ricordi esattamente cos'è successo, ed è probabile che le mie giustificazioni siano contestate...
non mi è chiaro il tuo parere sinceramente
 

STUDIOCEL

Utente
a parte il fatto che non credo che un danno causato da un dipendente non sia soggetto a prescrizione quinquennale se non decennale....qui ci si riferisce alla domanda dopo 43 giorni se valida, ritengo di si....secondo me la tempestività va ricercata non tanto nella contestazione ma solo poi nel rifiuto delle giustificazioni e nell'applicazione delle sanzioni...
 
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