Riposto il quesito sull'Enasarco sperando che qualcuno sia veramente competente:
Le provvigioni vanno per competenza.E cosi il contributo Enasarco.Salvo diversi accordi (nuovo art.17484)
Il problema è (essendo una s.a.s. e dovendo portare il contributo in contabilità in quanto costo rimasto a mio carico), quando la mandante obbliga sencondo tali accordi, e ne ha tutto il diritto, a farci fatturare quando il cliente ha pagato, seguendo per me il principio di cassa e per se stessa quello della competenza.Il problema nasce solo in questo caso!!!
ESEMPIO PRATICO:
Se le provvigioni dell'anno sono state calcolate sui 1000,00 e quindi il contributo versato dalla mandante è stato calcolato su tale importo e versato entro il 28/02 dell'anno successivo, ma poi la stessa pretende che le provvigioni vengano fatturate dall'agente nel momento in cui è avvenuto il pagamento da parte dei clienti pertanto anche in più riprese, si rischia in tale modo di versare un contributo a proprio carico (e ad anticiparlo per l'agente) che potrebbe non essere mai dovuto.E di non poterlo mai recuperare, poichè non deve l'agente "stornare" tali provvigioni (mai prese).Infatti in contabilità mi ritrovo un contributo Enasarco esposto nella mia fattura per 300,00 (mi è stato comunicato di fatturare provvigioni incassate per 4.444,00) ma una certificazione Enasarco da parte della mandante che ha versato 500,00 perchè il fatturato per lei di tale periodo è stato 7407,00. Quindi non posso verificare la correttezza dei versamenti effettuati e non vi è conciliazione tra me e il fornitore.(vorrei capire come si chiudono i mastri)
LE DOMANDE SONO:
1) se si segue il principio "le provvigioni te le do quando mi paga il cliente" non dovrebbe anche il contributo seguire tale ITER???
2) se si segue tale principio "le provvigioni te le do quando mi paga il cliente" non è più giusto imputarle nel momento in cui maturano?cioè quando il cliente paga?...d'altronde se non paga la provvigione non è dovuta...non è un ricavo certo! Grazie anticipatamente!!!
Le provvigioni vanno per competenza.E cosi il contributo Enasarco.Salvo diversi accordi (nuovo art.17484)
Il problema è (essendo una s.a.s. e dovendo portare il contributo in contabilità in quanto costo rimasto a mio carico), quando la mandante obbliga sencondo tali accordi, e ne ha tutto il diritto, a farci fatturare quando il cliente ha pagato, seguendo per me il principio di cassa e per se stessa quello della competenza.Il problema nasce solo in questo caso!!!
ESEMPIO PRATICO:
Se le provvigioni dell'anno sono state calcolate sui 1000,00 e quindi il contributo versato dalla mandante è stato calcolato su tale importo e versato entro il 28/02 dell'anno successivo, ma poi la stessa pretende che le provvigioni vengano fatturate dall'agente nel momento in cui è avvenuto il pagamento da parte dei clienti pertanto anche in più riprese, si rischia in tale modo di versare un contributo a proprio carico (e ad anticiparlo per l'agente) che potrebbe non essere mai dovuto.E di non poterlo mai recuperare, poichè non deve l'agente "stornare" tali provvigioni (mai prese).Infatti in contabilità mi ritrovo un contributo Enasarco esposto nella mia fattura per 300,00 (mi è stato comunicato di fatturare provvigioni incassate per 4.444,00) ma una certificazione Enasarco da parte della mandante che ha versato 500,00 perchè il fatturato per lei di tale periodo è stato 7407,00. Quindi non posso verificare la correttezza dei versamenti effettuati e non vi è conciliazione tra me e il fornitore.(vorrei capire come si chiudono i mastri)
LE DOMANDE SONO:
1) se si segue il principio "le provvigioni te le do quando mi paga il cliente" non dovrebbe anche il contributo seguire tale ITER???
2) se si segue tale principio "le provvigioni te le do quando mi paga il cliente" non è più giusto imputarle nel momento in cui maturano?cioè quando il cliente paga?...d'altronde se non paga la provvigione non è dovuta...non è un ricavo certo! Grazie anticipatamente!!!
