Salve, non so se questo è il posto giusto ma vorrei esporvi il mio problema e riceverne consigli a riguardo.
Dicembre 2019, vedo una casetta singola, in periferia, ad un prezzo più che onesto, casa del '70, bisognosa di ristrutturazioni per renderla abitabile (la casa comunque non necessita di lavori straordinari, semplice ammodernamento), sotto consiglio del mio geometra di fiducia, che mi espone secondo lui l affare che avrei fatto ristrutturandola col superbonus 110, mi convingo ad acquistarla..
Inizia la trafila, prima promesse su promesse (entro 3 mesi inizi i lavori poi entro 6 mesi poi entro un anno ecc e così via), tra progettini su carta di come verrà la casa e tante ma tante parole e prese per il c ulo, inzia il 2022, sembra che qualcosa si stia smuovendo, iniziano i rilievi, i progetti dell' architetto, i permessi ecc, trovo anche la ditta che però non si vuole accollare il credito fiscale.. Metà 2022, iniziano i primi blocchi della cessione! Con non pochi problemi grazie anche al commercialista che mi consigliava, sono riuscito a trovare una banca che almeno accettava ancora le domande per la cessione del credito..
Inizia l attesa.. Passano mesi e la banca tace e anzi, mi avverte che molto difficilmente rientrerò..
Mi metto l anima in pace e tra delusione e amarezza, almeno sto sereno che non avevo ancora firmato il contratto con la ditta per l inizio dei lavori..
Passano mesi fino ad arrivare a ieri.. Mi arriva una lettera da parte di un avvocato che mi sollecita a pagare la parcella dell' architetto, di ben superiore a 20 mila euro! Il tutto entro 15 giorni per evitare l autorità giudiziaria..
Ma se io (E NON PER MIA COLPA) non posso partire con i lavori visto che NESSUNO mi da i crediti fiscali, è giusto che si rivalga su di me? Capisco che lui il lavoro l ha fatto.. (20000 euro per 2 carte........) ma io che devo fare?? Dargli 2 anni del mio stipendio per poi cosa? A me non va nulla visto che tanto il superbonus è bello che morto, che ci faccio con quelle carte?. Scusate lo sfogo ma spero possiate aiutarmi..
Dicembre 2019, vedo una casetta singola, in periferia, ad un prezzo più che onesto, casa del '70, bisognosa di ristrutturazioni per renderla abitabile (la casa comunque non necessita di lavori straordinari, semplice ammodernamento), sotto consiglio del mio geometra di fiducia, che mi espone secondo lui l affare che avrei fatto ristrutturandola col superbonus 110, mi convingo ad acquistarla..
Inizia la trafila, prima promesse su promesse (entro 3 mesi inizi i lavori poi entro 6 mesi poi entro un anno ecc e così via), tra progettini su carta di come verrà la casa e tante ma tante parole e prese per il c ulo, inzia il 2022, sembra che qualcosa si stia smuovendo, iniziano i rilievi, i progetti dell' architetto, i permessi ecc, trovo anche la ditta che però non si vuole accollare il credito fiscale.. Metà 2022, iniziano i primi blocchi della cessione! Con non pochi problemi grazie anche al commercialista che mi consigliava, sono riuscito a trovare una banca che almeno accettava ancora le domande per la cessione del credito..
Inizia l attesa.. Passano mesi e la banca tace e anzi, mi avverte che molto difficilmente rientrerò..
Mi metto l anima in pace e tra delusione e amarezza, almeno sto sereno che non avevo ancora firmato il contratto con la ditta per l inizio dei lavori..
Passano mesi fino ad arrivare a ieri.. Mi arriva una lettera da parte di un avvocato che mi sollecita a pagare la parcella dell' architetto, di ben superiore a 20 mila euro! Il tutto entro 15 giorni per evitare l autorità giudiziaria..
Ma se io (E NON PER MIA COLPA) non posso partire con i lavori visto che NESSUNO mi da i crediti fiscali, è giusto che si rivalga su di me? Capisco che lui il lavoro l ha fatto.. (20000 euro per 2 carte........) ma io che devo fare?? Dargli 2 anni del mio stipendio per poi cosa? A me non va nulla visto che tanto il superbonus è bello che morto, che ci faccio con quelle carte?. Scusate lo sfogo ma spero possiate aiutarmi..
