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P.I. o Ritenuta d'acconto?

S

Simeone

Ospite
Buongiorno a tutti, vi srivo nella speranza di ricevere qualche consiglio.
Sono un neolaureato in cerca di lavoro, purtroppo per ora sono riuscito a fare solo collaborazioni pagate in ritenuta d'acconto. Per ora i guadagni sono esigui, ma presto potrebbero nascere nuove collaborazioni più redditizie.
Quello che vorrei sapere è se esiste un limite oltre il quale non posso più operare in ritenuta d'acconto e quando, e se, conviene aprire la Partita Iva.
Ringrazio anticipatamente e saluto.
Simeone F.

[%sig%]
 
P

PAOLA

Ospite
il limite non è riconducibile alla ritenuta d'acconto, ma alla occasionalità della collaborazione e all'importo max per ogni committente della stessa..
cerco tali importi e ti faccio sapere..
 
P

PAOLA

Ospite
Le collaborazioni non devono superare i 30 giorni e l'importo complessivo di 5.000 euro..
 
S

Simeone

Ospite
In relatà io sto "lavorando" da novembre con una cooperativa che ha in appalto le aule della mia università, l'unica cosa che mi hanno detto loro è che non posso più lavorare per loro superati i 3500euro, ma non capisco se è un limite loro o generale. Tu vorresti dirmi che oltre i 5000euro dopo obbligatoriamente aprire la partita iva? Scusa se approfitto della tua disponibilità, ma non è che potresti darmi qualche delucidazione (vantaggi/svantaggi) riguardo a quest'ultima?
GRAZIE
Sime
 
P

PAOLA

Ospite
Forse per 3.500 intendono il netto a te corrisposto...il fatto è che se continui a lavorare per lo stesso committente si ravviserebbe il lavoro dipendente...oppure diventeresti un lavoratore a progetto...fino a prima della legge Biagi diciamo che in molti staccavano quietanze per collaborazioni occasionali a iosa..poi magari le collaborazioni "occasionali" prevedevano 50.000 euro in diverse quietanze l'anno. Le collaborazioni coordinate e continuative, dette di lavoro parasubordinato, invece nascondevano lavoro subordinato a tutti gli effetti...ora le cose sono un pò più complesse.
Se i tuoi incassi sono esigui, io non aprirei ancora la partita iva. Anche se grazie a delle agevolazioni per le nuove attività imprenditoriali, pagheresti una aliquota fissa (il 10% per i primi 3 anni...)
 
P

PAOLA

Ospite
Forse per 3.500 intendono il netto a te corrisposto...il fatto è che se continui a lavorare per lo stesso committente si ravviserebbe il lavoro dipendente...oppure diventeresti un lavoratore a progetto...fino a prima della legge Biagi diciamo che in molti staccavano quietanze per collaborazioni occasionali a iosa..poi magari le collaborazioni "occasionali" prevedevano 50.000 euro in diverse quietanze l'anno. Le collaborazioni coordinate e continuative, dette di lavoro parasubordinato, invece nascondevano lavoro subordinato a tutti gli effetti...ora le cose sono un pò più complesse.
Se i tuoi incassi sono esigui, io non aprirei ancora la partita iva. Anche se grazie a delle agevolazioni per le nuove attività imprenditoriali, pagheresti una aliquota fissa (il 10% per i primi 3 anni...)
 
S

Simeone

Ospite
Infatti il problema è che ora dovrei seguire un corso di programmazione ed il responsabile mi ha detto che se avesse bisogno di farmi lavorare (in attesa di finire il corso e di essere inserito a tempo indeterminato in qualche società) mi pagherebbe in ritenuta d'acconto e che in quella società sono tutti liberi professionisti che vengono pagati tutti in questo modo. A questo punto mi chiedo come sia possibile che tutti loro non guadagnino più di 5000euro.....
Addirittura mi ha proposto di tenere un corso quindi o è sfruttamento o i 5000euro in un anno non ci vuole molto a superarli....
GRAZIE
Sime
 
P

PAOLA

Ospite
benvenuto nel mondo del lavoro....
vedrai che se gli dici che hai qualcuno a cui possono intestare una quietanza se superi quell'importo loro ti risponderanno: siiiiii, perfetto :-(
Certo, per loro è comodo che tua pra la partita iva...scaricano il costo, scaricano l'imposta...ti chiamano solo quando vogliono...e non assumono...
in bocca al lupo Simeone
 
S

Silvio

Ospite
Se le collaborazioni che svolgi "hanno a che vedere" con la tua laurea, il Fisco dice che tu deba comunque aprire la partita iva .......... ciao
 
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