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obbligo di fare non fare permettere

Paolo Mi

Utente
Due persone sottoscrivono un contratto nel quale viene pattuito che il sig. A, in cambio di una somma, concede a B il diritto d'opzione per l'acquisto di un appartamento che dovrà essere esercitato entro tre anni.

Nel caso l'opzione venga esercitata la somma ricevuta verrà commutata in acconto prezzo, mentre nel caso di mancato esercizio la somma verrà definitivamente trattenuta dal sig. A.

A mio avviso la suddetta operazione, nell'anno in cui si ha il versamento della somma d'opzione, genera reddito diverso di cui all'articolo 67 Tuir, comma 1, lettera L (redditi derivanti dalla assunzione di obblighi di fare, non fare, permettere) e pertanto andrà a sommarsi agli altri redditi.

Siete d'accordo?

ciao
 

dotto'

Utente
Riferimento: obbligo di fare non fare permettere

l'unico dubbio resta sulla sospensiva. mi spiego meglio: la somma ricevuta per l'opzione, ha natura di obbligazione di "non fare" se non si realizza la condizione di vendita nel triennio. assume invece la natura di acconto se si verifica la vendita. la natura del reddito non è quindi "definitiva" ma provvisoria, dovendo attendere il realizzarsi della condizione.
se tassi le somme come redditi diversi nell'anno in cui vengono percepite e poi la controparte esercita l'opzione per l'acquisto nel triennio, come "recuperi" le somme tassate a reddito diverso? Aggiungo dubbi invece di darti soluzioni. io sarei in difficoltà.
 

Paolo Mi

Utente
Riferimento: obbligo di fare non fare permettere

Grazie.

In effetti ritengo che Tu abbia colto nel segno.

Seppur denominata diritto d'opzione, nella sostanza ci troviamo di fronte ad una fattispecie più affine alla caparra.

Infatti il diritto d'opzione va inteso come prestazione di servizio e quindi ha un suo costo definitivo. L'eventuale acquisto, conseguente all'esercizio del diritto d'opzione, farebbe scattate un nuovo sinallagma con la conseguenza che il prezzo della cessione dell'immobile dovrebbe essere pagato per intero.

Grazie di nuovo

Ciao
 

prostaf

Utente
Riferimento: obbligo di fare non fare permettere

scusate se mi inserisco, sono due PF no? ma se la discilini come caparra penitenziale? con promessa irrevocabile di vendita e acquisto, considerando la somma data quale risarcimento del danno patrimoniale in caso di recesso del venditore e da computare in conto pagamento se si conclude? Anche in questo caso, essendo un risarcimento patrimoniale per perdita di chance, secondo voi è reddito diverso??? E' interessante la cosa!!! Non mi era mai capitato di rifletterci.
 

Paolo Mi

Utente
Riferimento: obbligo di fare non fare permettere

Grazie Prostaf

Infatti è un accordo che conduce verosimilmente verso la fisionomica della caparra.

Caratteristica della caparra, in quanto entrata non sostitutiva di reddito, per le persone fisiche è l'intassabilità (lo è però per le imprese in quanto sopravvenienza).

Quindi riassumendo:

se l'accordo viene formulato come diritto d'opzione la conseguenza è che va dichiarato;
se formulato come caparra non va dichiarato.

D'accordo?

ciao
 

prostaf

Utente
Riferimento: obbligo di fare non fare permettere

Si paolo,volevo dire proprio questo, non ho approfondito le sfaccettature della tassazione e non sono in studio, quindi non dispongo di strumenti adeguati, ma i miei ricordi mi suggeriscono questo, ricondurre tutto fuori da situazioni che possano essere viste come assunzioni di obbliazioni di fare, non fare e permettere.
Ciao
Maurizio
 
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