Stando a quanto indicato dall'Agenzia delle Entrate in occasione della presentazione del nuovo strumento alle associazioni di categoria avvenuta il 25/10/2011, al nuovo redditometro è stata attribuito più una valenza di strumento di compliance piuttosto che di strumento di accertamento tout court. A tal fine verrà realizzato un software che consentirà al contribuente di verificare se rispetto allo strumento il suo reddito complessivo sarà in linea con quanto speso nell'anno di imposta; tale software sarà di aiuto al contribuente per capire, prima della presentazione della dichiarazione dei redditi, se è in linea con il redditometro e, se non lo è, perché. Ciò premesso quello che voglio dire è di non allarmarsi di fronte a tale novità e di stare tranquilli; nel caso specifico, a mio avviso, in caso di un eventuale invito al contraddittorio, circa la disponibilità del bene (l'immobile) non ci sono problemi visto che l'acquisto è stato finanziato con il mutuo (l'ufficio possiede tutti i dati per cui è difficile che chiedano giustificazioni in merito) mentre per quanto riguarda la provenienza dei flussi finanziari necessari a pagare le rate del mutuo e le spese connesse all'immobile stesso, anche in tal caso la prova da produrre in contraddittorio non sarebbe difficoltosa allorchè, ad es. il reddito complessivo risulta maggiore rispetto alle rate pagate, il marito detrae interamente (e non solo al 50%) gli interessi sul mutuo proprio perché la moglie è a carico e dunque sostiene interamente la spesa, ecc. Al di là di questo, però, ritengo che non sia il momento di creare inutili allarmismi.
Buona serata.
