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Nota di credito ex. art. 26 comma 3

Salve a tutti,
sono stato recentemente assunto in un'azienda come contabile (ho fatto il ragioneria), e mi trovo una pendenza che non saprei come gestire...
in soldoni circa 6 anni fa l'azienda si è avvalsa della consulenza di un avvocato, che ha mandato una fattura totalmente diversa da quello che era stato pattuito (anche la causale non c'entrava niente con noi, quindi penso proprio l'abbia mandata per errore), e che chiaramente l'azienda ha segnalato alla sua segreteria ma non ha mai pagato, seppur contabilizzandola nel gestionale.
Non chiedetemi come ma in 6 anni ambedue le parti se ne sono fregate amaramente di risolvere la faccenda, per cui oggi ho chiamato lo studio e ho chiesto una nota di credito all'avvocato, che mi ha fatto chiamare dal commercialista, che mi ha intanto segnalato che è passato dal regime ordinario di 6 anni fa al forfettario l'anno scorso, e che al massimo avrebbe potuto farmi una nota di credito ai sensi dell'art. 26 comma 3 del DPR IVA solo per l'imponibile e la cassa previdenza.

Ho spluciato un pò di articoli ed effettivamente per accordo tra le parti (almeno lì dovrebbe ricadere la casistica), oltre l'anno la nota va fatta esattamente senza IVA... però io nel gestionale come dovrei giustificare la partita di IVA registrata 6 anni fa? Una sopravvenienza mi pare strano... devo emettere autofattura/nota debito per il solo ammontare IVA?
Non ci sto capendo più di tanto onestamente, spero qualcuno di voi abbia avuto una casistica simile e sappia aiutarmi...

Intanto vi ringrazio per l'attenzione e vi anticipo gli auguri di una buona pasqua che è alle porte, grazie.
 
credo che una volta registrata la nota di credito rimanga la problematica di come eliminare la partita di iva. io registrerei una sopravvenienza attiva
L'ho pensato anch'io, però la sopravvenienza non sarebbe in teoria un po' forzata? È un impegno che è sempre rimasta tale, ma non c'è stato un reale uso di denaro in mezzo... Nel registralo a sopravvenienza poi si andrebbero a pagare le tasse sopra una somma che realmente non è mai stato un guadagno? (Ditemi se sbaglio che sono arrugginito)
 
Buongiorno: se dalla data di segnalazione dell'errata fattura non ci sono stati altri solleciti scritti, io aspetterei la prescrizione decennale del debito per poi procedere allo stralcio... la nota credito non è obbligatoria e l'avvocato avrà versato l'iva all'erario che il cliente avrà detratto. Il legale ipotizzo avrà pure pagato le tasse sul compenso non percepito...
Scaduti i 10 anni FORNITORE @ SOPRAVVENIENZA ATTIVA TASSABILE (il costo dell'avvocato presumo sarà stato dedotto al tempo).
 
Buongiorno: se dalla data di segnalazione dell'errata fattura non ci sono stati altri solleciti scritti, io aspetterei la prescrizione decennale del debito per poi procedere allo stralcio... la nota credito non è obbligatoria e l'avvocato avrà versato l'iva all'erario che il cliente avrà detratto. Il legale ipotizzo avrà pure pagato le tasse sul compenso non percepito...
Scaduti i 10 anni FORNITORE @ SOPRAVVENIENZA ATTIVA TASSABILE (il costo dell'avvocato presumo sarà stato dedotto al tempo).
Ciao! Intanto grazie per la risposta.
Il tuo ragionamento l'avevo appunto ipotizzato anch'io, però a questo punto invece dei 10 anni se non sbaglio ho letto che per le fatture dei professionisti è a 3 anni, quindi si potrebbe già ipotizzare contabilizzare questa situazione?
E oltre questo, non si potrebbe considerare un abbuono piuttosto che una sopravvenienza?
Grazie
 
Ciao! Intanto grazie per la risposta.
Il tuo ragionamento l'avevo appunto ipotizzato anch'io, però a questo punto invece dei 10 anni se non sbaglio ho letto che per le fatture dei professionisti è a 3 anni, quindi si potrebbe già ipotizzare contabilizzare questa situazione?
E oltre questo, non si potrebbe considerare un abbuono piuttosto che una sopravvenienza?
Grazie
Ciao Federico:
1) sulle fatture attive, quindi sui crediti che vanto verso i miei clienti, ho già la possibilità di stralcio dopo 6 mesi se l'importo non è significativo (sarebbe opportuna la dichiarazione di remissione del credito) - io però per evitare contestazioni del fisco aspetto sempre i 10 anni. Sul lato fornitori, io sarei ugualmente prudente, non tanto per richieste dell'erario quanto del fornitore medesimo... sui 3 anni ho letto molto superficialmente di sentenze di Cassazione quindi la Giurisprudenza non è univoca...
2) l'abbuono passivo lo riconosci ai tuoi clienti, l'abbuono attivo te lo riconosce il tuo fornitore... no io andrei di sopravvenienza attiva in questo caso
 
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