Salve licy79, copio/incollo quanto sull'argomento avevo esposto ad altro utente che poneva la stessa domanda, posto che da allora a oggi, nulla è cambiato:
poni una bella domanda, considerato che in materia di “redditi diversi” come nel caso di interesse non risulta sia mai intervenuta l'Inps.
L'istituto previdenziale fa riferimento solo ad attività di natura subordinata- autonoma- d'impresa individuale o parasubordinata, che qualora venga rispettato il limite di reddito risulta compatibile con la naspi.
Tuttavia cosi di primo acchito, viene da dire che:
il compenso può*non*essere considerato come*attività lavorativa*e quindi potrebbe non rilevare ai fini della corresponsione della indennità naspi;
ma... l'inps potrebbe osservare che in ogni caso trattasi di attività lavorativa, in questo caso ha rilevanza sulla indennità naspi;
in quest'ultimo caso a mio avviso, il compenso da dichiarare deve essere l'eccedenza superiore ai 7.500 euro ( limite di esenzione), che permetterebbe di percepire comunque l'indennità di disoccupazione ridotta dell'80% dell'eccedenza di 7.500 euro.
Per quanto sopra, suggerisco fare visita alla sede inps di appartenenza, cercare di parlare con il responsabile che si occupa delle pratiche relative alla naspi, ed esporre la questione.
Saluti domenico