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Mediazione obbligatoria o volontaria?

kormark

Utente
Buongiorno,
espongo il caso.
Coppia di fatto, non legalizzata in Comune. Nel febbraio di quest'anno muore la ragazza, figlia unica, unici eredi i genitori, che accettano l'eredità, comprensiva di prestito personale bancario acceso a fine giugno 2021. Gli eredi, essendo esonerati dall'obbligo di dichiarazione successoria, entrano in possesso dei beni della figlia e la successione si chiude.
Nasce una contestazione tra il compagno e gli eredi della defunta in merito a questo prestito, intestato, a detta della ragazza, al compagno, con lei e il di lei padre inseriti nel contratto in qualità di garanti, in quanto sia lei che il compagno erano esposti, ciascuno, con un ulteriore finanziamento stipulato con lo stesso istituto bancario; cointestato al 50% secondo la versione del compagno.
Il problema si pone, perché l'importo erogato sul conto corrente del compagno, viene dallo stesso interamente bonificato sul conto corrente della ragazza qualche giorno dopo, indicando come causale “cure mediche”. La banca fornisce una copia contratto con cointestazione, e qualche errore al suo interno, mentre la finanziaria, appartenente allo stesso gruppo bancario, con mail dell'ufficio legale, conferma l'intestazione al compagno, il quale alterna la richiesta di restituzione integrale delle rate restanti al pagamento condiviso delle stesse al 50%.
Mi rivolgo a voi, perché agli eredi è stato proposto il ricorso all'istituto della mediazione, ma essi non sono sicuri che, in caso di accettazione, la mediazione debba per forza essere obbligatoria, dal momento che la controparte non ha diritti successori.
Un vostro parere sarebbe di grande aiuto.
Grazie, buona giornata
 
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