salve, offro il mio contributo informandoti che nel contratto a termine le parti possono legittimamente recedere dal rapporto prima della scadenza del termine soltanto per giusta causa.Altresì sappi che il lavoratore che si dimette per giusta causa, ha diritto al risarcimento del danno in misura pari all'ammontare delle retribuzioni che avrebbe percepito se la risoluzione non fosse intervenuta, per tutto il periodo in cui egli, pur usando l'ordinaria diligenza, non trovi altra idonea occupazione( Cassazione 15 Novembre 1996, n. 10043.
La risoluzione anticipata del rapporto di lavoro al di fuori dell'ipotesi di giusta causa obbliga la parte che recede a risarcire il danno arrecato all'altra parte: se il recesso è intimato dal datore di lavoro, il risarcimento spettante al lavoratore è pari all'importo delle retribuzioni dovute fino alla scadenza originariamente prevista. Da tale somma devono essere dedotti i proventi che il lavoratore abbia eventualmente percepito per attività svolte dopo la cessazione del rapporto o che egli avrebbe potuto procurarsi con l'ordinaria diligenza (Cassazione 13 Settembre 1997, n. 9122). nell'ipotesi di recesso del lavoratore, questi deve risarcire il danno provocato al datore di lavoro. Precisazioni: il datore di lavoro che voglia limitare la misura del risarcimento dovuto deve provare l'avvenuta occupazione del lavoratore dimissionario e non anche l'ammontare dei guadagni perecepiti (Cassazione 3 Febbraio 1996, n. 924). saluti domenico
