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Legato, acquiescenza e ripercussioni sulla linea successoria

levegn

Utente
Buonasera,
vi sottopongo un quesito.

Il de cuius muore lasciando una situazione patrimoniale consistente in: 4/6 di un immobile e 2 c/c.
Gli ulteriori 2/6 dell'immobile sono andati in proprietà dei 2 figli alla morte del marito del de cuius, di loro padre.
Il de cuius lascia altresì legato nei confronti di 2 dei nipoti (entrambi figli di, d'ora in avanti, Caio), lasciando loro i 4/6 dell'immobile.

Tizio sostiene di essere costretto a rivendicare la propria legittima, lesa dal legato, per evitare che i suoi figli possano agire all'apertura dell'eredità di Tizio stesso.

Il consulente di Caio sostiene invece che il problema non si pone perchè, all'atto di vendita verso terzi dell'immobile, dovrà essere prestata acquiescenza da parte dei 2 figli del de cuius.

Effettivamente all'atto di vendita entrambi i figli prestano acquiescenza, e l'immobile viene venduto.

La domanda è: Tizio era effettivamente obbligato a rivendicare la propria legittima, lesa dal legato, o l'acquiescenza avrebbe automaticamente impedito ogni ripercussione sui suoi figli (di Tizio)?
 

STUDIOCEL

Utente
Con l'acquiescenza hanno accettano la disposizione testamentaria...quindi il discorso è chiuso...e i futuri loro eredi non possono dire nulla...

...Se non avessero fatto acquiescenza i futuri loro eredi poi avrebbero potuto agire...in pratica l'obbligo di tizio è più un diritto che ha, e che se non lo esercita passa ai suoi eredi...come il subentro per rappresentazione..
 
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