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Lavoro Remoto in italia con contratto a Dubai

Buongiorno e complimenti per questa rubrica.

La mia situazione: lavoro da circa due anni in Irlanda, regolarmente iscritto all'AIRE. In alcuni mesi (massimo luglio) io e la mia famiglia torneremo in italia per cui ho iniziato a fare qualche colloquio.

Ho ricevuto una proposta da una societa' con sede a Dubai (permanet job) per svolgere la mia attivita' dall'italia, la proposta economica e' interessante ma stiamo valutando la parte contrattuale.

Ho letto alcuni post sull'argomento, volevo solamente una conferma.

In questo tipo di situazione e' richiesta una presenza / rappresentanza sul territorio italiano ti tale azienda che faccia da sostituto d'imposta?
E' l'unica modalita' possibile?

Per quello che riguarda la doppia tassazione, c'e' qualche accorgimento particolare vista la particolare tassazione sui redditi da lavoro dipendente applicata a dubai / emirati (non viene applicata l'imposta sul reddito delle persone fisiche) ?

Grazie mille.
 
Se la società straniera non ha nel territorio dello Stato italiano una stabile organizzazione nè una sede, in base all'articolo 162 del Tuir non è tenuta ad essere un sostituto d'imposta.
Ovviamente il fatto di non avere un S.I. non la esime di pagare le tasse per i redditi prodotti in Italia.
Se negli Emirati non c'è imposizione non siano in presenza di duplice imposizione.
Saluti.
Luigi Rodella
 
Se la società straniera non ha nel territorio dello Stato italiano una stabile organizzazione nè una sede, in base all'articolo 162 del Tuir non è tenuta ad essere un sostituto d'imposta.
Ovviamente il fatto di non avere un S.I. non la esime di pagare le tasse per i redditi prodotti in Italia.
Se negli Emirati non c'è imposizione non siano in presenza di duplice imposizione.
Saluti.
Luigi Rodella
Grazie mille per la cortese risposta.
Per completezza: nel caso la societa' non abbia una sede di rappresentanza in italia l unica soluzione e' la partita iva. Corretto?

Grazie mille.
 
Personalmente non concordo su questa impostazione. Se si tratta di un rapporto di lavoro subordinato, non c'è alcuna partita IVA che possa alterarne la struttura civilistica del rapporto, facendolo diventare autonomo.
Quante società straniere, prive di sede fissa e di stabile organizzazione, utilizzano lavoratori subordinati in Italia? Sono molte, e fanno questo per evitare ogni rapporto con l'Italia che potrebbe configurare in qualche modo i presupposti sopra citati. Ovviamente i lavoratori non prendono alcuna partita IVA e mi risulta che si rivolgono direttamente al commercialista ovveri al CAF pre regolarizzare la propria posizione fiscale.
In molti casi i lavoratori sono addirittura iscritti all'Inps, in quanto il datore straniero, pur non avendo nulla in Italia e non essendo S.I. utilizza lavoratori subordinati: dovrà quindi certificare il rapporto con CUD e 770 limitandosi alla compilazione della parte previdenziale (e versare ovviamente i contributi ogni mese).
Saluti.
Luigi Rodella
 
Personalmente non concordo su questa impostazione. Se si tratta di un rapporto di lavoro subordinato, non c'è alcuna partita IVA che possa alterarne la struttura civilistica del rapporto, facendolo diventare autonomo.
Quante società straniere, prive di sede fissa e di stabile organizzazione, utilizzano lavoratori subordinati in Italia? Sono molte, e fanno questo per evitare ogni rapporto con l'Italia che potrebbe configurare in qualche modo i presupposti sopra citati. Ovviamente i lavoratori non prendono alcuna partita IVA e mi risulta che si rivolgono direttamente al commercialista ovveri al CAF pre regolarizzare la propria posizione fiscale.
In molti casi i lavoratori sono addirittura iscritti all'Inps, in quanto il datore straniero, pur non avendo nulla in Italia e non essendo S.I. utilizza lavoratori subordinati: dovrà quindi certificare il rapporto con CUD e 770 limitandosi alla compilazione della parte previdenziale (e versare ovviamente i contributi ogni mese).
Saluti.
Luigi Rodella
Sig Luigi grazie mille per la sua competenza e per la sua risposta, era quello che volevo sentire:)

Giorgio.
 
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