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lavoro a Panama con doppio contratto

PaoloT

Utente
Buongiorno,
Vi espongo la mia situazione in quanto non riscontro niente di simile nelle discussioni di questo forum.
Sono assunto da una multinazionale italiana con un contratto co.co.pro con la sede del lavoro a Panama quindi pagherò le tasse e i relativi contributi in Italia.
Con la stessa società ma tramite associata panamense avrò un contratto di lavoro a tempo indeterminato con sede in Panama per il quale pagherò le imposte ed i contributi previdenziali previsti dalla normativa locale, con residenza in questo paese ritornando in Italia solo per un mese all' anno.
Chiaramente sono inscritto all' AIRE e sono in procinto di separarmi da mia moglie con la quale attualmente possiedo un appartamento in Italia dove lei vive assieme ai figli maggiorenni di cui uno è ancora iscritto all' università.
Quindi in definitiva pago le tasse in entrambi i paesi ma dal momento che non è ancora definitivo l' accordo bilaterale per evitare la doppia imposizione tra Italia e Panama temo di correre il rischio di dover pagare ulteriori tasse.
 
Buongiorno,
Vi espongo la mia situazione in quanto non riscontro niente di simile nelle discussioni di questo forum.
Sono assunto da una multinazionale italiana con un contratto co.co.pro con la sede del lavoro a Panama quindi pagherò le tasse e i relativi contributi in Italia.
Con la stessa società ma tramite associata panamense avrò un contratto di lavoro a tempo indeterminato con sede in Panama per il quale pagherò le imposte ed i contributi previdenziali previsti dalla normativa locale, con residenza in questo paese ritornando in Italia solo per un mese all' anno.
Chiaramente sono inscritto all' AIRE e sono in procinto di separarmi da mia moglie con la quale attualmente possiedo un appartamento in Italia dove lei vive assieme ai figli maggiorenni di cui uno è ancora iscritto all' università.
Quindi in definitiva pago le tasse in entrambi i paesi ma dal momento che non è ancora definitivo l' accordo bilaterale per evitare la doppia imposizione tra Italia e Panama temo di correre il rischio di dover pagare ulteriori tasse.
Io credo che, per le collaborazioni a progetto, in Italia si devono pagare le imposte nella misura del 30%, indipendentemente dal luogo di effettuazione della prestazione, se chi corrisponde il compenso è un soggetto residente in Italia, salvo non esista una convenzione contro le doppie imposizioni che disciplini in maniera diversa. Vedi circolare 67/E del 2001. Analogamente dovrà versare i contributi alla gestione separata, vedasi la circolare INPS N. 164 del 21.12.2004. Credo che essendo il committente italiano, anche quando lei fosse residente all'estero, i termini della problematica non muterebbero.
Saluti.
Luigi Rodella
 

PaoloT

Utente
La ringrazio per la pronta risposta.
Come da Lei affermato sono tenuto al versamento dei contributi e delle imposte per il contratto a progetto perchè stipulato con Società che ha sede fiscale in Italia.

Però il mio problema principale è relativo al contatto con la società con sede fiscale a Panama dove pago le imposte ed i contributi locali.
Cosa può pretendere il fisco italiano per questo secondo reddito?
Con la mia situazione familiare posso evitare di pagare ulteriori imposte in Italia dimostrando di essere effettivamente residente all' estero?
 
Sino a quando lei rimane residente fiscale in Italia, dovrà corrispondere le imposte anche sui redditi prodotti all'estero.
Al momento in cui lei fosse residente all'estero, quest'ultimo reddito prodotto all'estero non sarebbe imponibile in Italia, essendo corrisposto da datore straniero. In merito alla residenza fiscale valgono i principi espressi più volte: aspetto temporale- centro d'interesse- essersi iscritti AIRE.
Saluti.
Luigi Rodella
 

PaoloT

Utente
Grazie ma continuo a non capire una cosa
Quando Lei dice residente fiscale in Italia intende dire che il è contratto co.co.pro che mi pone in questa situazione?
Cioè la condizione di residente all' estero mi viene condizionata da questo contratto e per questa causa devo pagare le imposte per i redditi percepiti dalla società estera?
scusi per l' insistenza ma se ho capito bene il contratto co.co.pro mi fa decadere la condizione di residente fiscale all' estero
 
Grazie ma continuo a non capire una cosa
Quando Lei dice residente fiscale in Italia intende dire che il è contratto co.co.pro che mi pone in questa situazione?
Cioè la condizione di residente all' estero mi viene condizionata da questo contratto e per questa causa devo pagare le imposte per i redditi percepiti dalla società estera?
scusi per l' insistenza ma se ho capito bene il contratto co.co.pro mi fa decadere la condizione di residente fiscale all' estero
Come lei ha evidenziato, potrebbe essere la sua situazione familiare.
l.r.
 

PaoloT

Utente
Egregio sig. Giuseppe
mi scuso per eventuali omissioni e quindi cercherò di essere più chiaro nella mia esposizione.
La sede del lavoro è a Panama dove attualmente risiedo e sarà la mia residenza anagrafica per circa 11 mesi all' anno.
Capisco che anche separandomi dalla moglie e con un figlio all' università il mio centro di "interessi" viene considerato in Italia per il fisco italiano.
Ma cosa devo fare per dimostrare al nostro fisco che la mia è una residenza effettiva e non fittizia?
Inoltre ho il dubbio che, come precedentemente esposto ,il contratto di co.co.pro con società italiana per il quale pago le imposte e l'inps mi rende automaticamente nella condizione di essere considerato a tutti gli effetti residente fiscale italiano.
E' giusta questa supposizione o non ha nessuna influenza sulla determinazione della residenza fiscale?
 
Nelle mie precedenti risposte volevo evidenziare che la residenza fiscale del lavoratore è importante in quanto se si rimane residenti fiscali in Italia, qui si devono pagare le tasse per i redditi prodotti in tutto il mondo, che nel caso pratico sono quelli prodotti a Panama. Sicuramente l'aspetto familiare è importante per definire la residenza fiscale in quanto i presupposti per essere considerato residente fiscale in Italia, oltre all'ambito temporale ed al fatto di essersi iscritto all'Aire, cancellandosi dall'anagrafe italiana, c'è sicuramente quello relativo al proprio centro d'interessi, dove quelli familiari sono sicuramente prevalenti. Questo è un aspetto personale però, da come ho inteso, allo stato attuale il legame permane. Qualora si fosse reciso completamente questo legame, per cui viene effettivamente meno il centro di interessi, saremo nella situazione di un cittadino italiano residente fiscale all'estero, che lavora all'estero, con due contratti di lavoro: il primo contratto di collaborazione con committente italiano, l'altro contratto con azienda straniera. Da parte mia, immediatamente evidenziavo questo fattore, sicuramente interessante, citando le disposizioni dell'Agenzia e dell'Inps, alle quali vi rimando.
Saluti.
Luigi Rodella
 
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