Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

IVA IMPORTAZIONI - FORNITORE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Buongiorno,
la società ALPHA è fornitore pubblico verso ospedali del SSN. Importa da extra EU i dispositivi medici e li vende agli ospedali fatturandoli in regime di split payment.
Nelle liquidazioni periodiche dell'IVA la società si trova sempre a credito. Ne scaturisce uno squilibrio finanziario di cassa, dato che la tempistica di ottenimento del rimborso annuale o periodico dell'imposta iva è piuttosto lunga (nonchè dispendiosa: fideiussioni, visti di conformità ecc).
Come è possibile non versare l'iva del 22% all'atto dell'importazione? non essendo un esportatore abituale non è possibile chiedere la dichiarazione d'intento.
sostanzialmente come si fa a utilizzare il credito iva che si genera periodicamente per compensare l'iva (non il dazio) della bolletta doganale?
 
Buongiorno, se la società ha solo clienti in split e solo fornitori extra-ue sicuramente va strutturalmente a credito iva... io valuterei eventualmente con banche e/o società specializzate, la cessione del credito iva - ci sarà un tasso interesse da pagare sull'eventuale anticipo che, se inferiore/uguale al tasso praticato dalla banca su eventuali scoperti, permetterà di ovviare al problema di scompenso finanziario
 
Si potrebbe valutare attraverso la consulenza di un doganalista se è possibile la costituzione di un deposito IVA autorizzato da ADM.
Mediante tale strumento il pagamento dell'IVA all'importazione viene sospeso (al momento dell'importazione la merce viene introdotta nel deposito IVA) e verrà effettuato al momento dell'estrazione della merce per la successiva vendita.
L'estrazione avviene mediante emissione di autofattura, in tal modo l'operazione è finanziariamente neutra.
Le dico subito che ADM per autorizzare il deposito chiederà una fideiussione commisurata all'IVA calcolata sul valore dei quantitativi di merce che si stima possano essere introdotti nel deposito o roba del genere, vado a memoria.
Saluti.
 
Alto