Ispettori del lavoro Moglie in "NERO"

[maiafante]

Sono un architetto iscritto ad inarcassa ed il mese scorso mentre c'era mia moglie in studio(viene un paio di giorni al mattino a sistemare) sono arrivati gli ispettori del lavoro e dopo interrogatori e tc etc mi arriva una cartella di migiaia di euro per mia moglie messa come lavoratrice a NERO.
Possibile che non ci sia una disposizione che permette ai famigliari di recarsi nel luogo di lavoro del marito?
Qualcuno sa come mi devo muovere e su cosa puntare per la difesa?
Sono in uno studio privato unico lavoratore all'interno iscritto inarcassa( mia moglie ha la 3a media..)
Grazie a tutti

 

[saura]

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veramente nessuno vieta alla moglie di andare a trovare il marito, cosa diversa è se tua moglie (presa magari dalla tensione) ha detto di essere lì per darti una mano! bastava dicesse che ti stava pulendo le mensole dell'ufficio (ovviamene è una battuta), per cui se tua moglie NON HA ASSERITO ALCUNA MANSIONE all'interno dello studio che possa ricondursi a lavoro in nero, puoi benissimo fare ricorso.

 

[maiafante]

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Premetto che ovviamente non è retribuita, l'hanno interrogata e sul verbale hanno messo che viene in ufficio un paio di mattine alla settimana a pulire e sistemare.
Adesso questi mi mettono in conto 100 giorni anno per 5 anni??!!??
Incredibile, capisco se avessi dei lavoratori in Nero ma mia moglie!!
Accetto suggerimenti

 

[saura]

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allo stato di fatto delle informazioni,a mio modesto parere, non essendo una consulente del lavoro, c'è un errore di base, nel senso: innanzitutto tra marito e moglie non può essereci lavoro subordinato, al limite una impresa familiare, ma qua si parla di professionista per cui la cosa è già diversa. oltretutto non essendo lei architetto nè avere una qualifica assimilabile, non c'è lavoro a nero per l'attività, per quanto riguarda lavoro a nero per le pulizie idem perchè la moglie può pulire lo studio del marito, allora si dovrebbe retribuire anche una moglie che si prende cura del marito invalido, come badante? mah! io chiarirei bene la cosa, ma allo stato dei fatti, se così impostati, un ricorso sicuramente.