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IRAP dovuta o no?

Buongiorno, avrei bisogno di un vostro parere.
Sono un giovane professionista, con redditi non elevati (30/40k annui di fatturato), che lavora con clienti propri (e quindi non per conto di terzi), appoggiandosi materialmente in una struttura (studio professionale) di altri, i quali in via del tutto amichevole mi consentono di lavorare in una stanza insieme con altri colleghi.
In buona sostanza non ho una mia organizzazione "materiale", ma unicamente "mezza" scrivania (letteralmente, la condivido con un'altra persona), messa a disposizione gratuitamente da amici in uno studio professionale dove non ho alcun ruolo produttivo e organizzativo e dove non pago nulla.

L'anno scorso per la prima volta sono entrato nel regima IVA (e per fortuna nel 2019 ne sono uscito, rientrando nel forfettario).

Nella mia prima (e unica per il momento) dichiarazione con regime IVA ordinario, dovrò pagare l'IRAP o no?

Ho capito che la linea di confine consiste nell'avere un "autonoma organizzazione".
Non ho però capito se per "organizzazione" si intende "organizzazione delle proprie giornate" o "organizzazione di impresa".

In altri termini, nella mia organizzazione non ci sono locali di mia proprietà o con riferimento ai quali pago affitto, non ci sono dipendenti e collaboratori...c'è solo un computer.
Tuttavia io mi organizzo da solo e in via del tutto autonoma, nel senso che non "dipendo" da nessuno, non lavoro per altri ma direttamente per i miei clienti.

Il commercialista mi dice che potrei anche decidere di non pagare l'irap per il 2018, ma che poi sarò quasi certamente sottoposto a controlli...cosa che ovviamente risulta spiacevole anche per il più lindo dei contribuenti.

Voi cosa ne pensate?

La pago per evitare problemi o regalo soldi alla regione per un imposta che nel mio caso non sarebbe dovuta?
 

Rocco

Utente
Per verificare se l'attività è autonomamente organizzata o meno, presupposto per l'assoggettamento a IRAP, bisogna rifarsi ai principi fissati dalla Corte di Cassazione sul punto, non esistendo una norma che definisca il concetto di autonoma organizzazione. Su tale aspetto sicuramente potrà renderti edotto il commercialista. A lume di naso pare di capire che non saresti soggetto passivo IRAP, sulla base degli elementi forniti.
Detto questo, le strade da seguire sono tre: 1) non presenti la dichiarazione IRAP ma così ti esponi all'accertamento da parte dell'ufficio; 2) presenti la dichiarazione IRAP ma non effettui i versamenti: l'ufficio ti invierà l'avviso bonario ex art. 36-bis DPR 600/73 e in tale occasione farai presente che non sei soggetto passivo IRAP per carenza del requisito dell'autonoma organizzazione secondo i principi fissati dalla giurisprudenza; 3) procedi alla presentazione della dichiarazione IRAP, al pagamento dell'imposta e alla presentazione dell'istanza di rimborso.
La strada sub 3) secondo me sarebbe quella più consigliabile.
Saluti.
 
Buongiorno e grazie per il supporto!

Vi faccio una domanda: sarebbe possibile a vostro avviso fare un interpello all'agenzia delle entrate per dipingere la mia situazione e chiede un parere preventivo?

Secondo voi questo eventuale interpello potrebbe essere presentato dopo aver fatto la dichiarazione IRAP, riservandosi di fare eventualmente dopo istanza di rimborso?

Grazie!
 

Rocco

Utente
Tale fattispecie non rientra tra quelle per le quali è possibile esercitare il diritto di interpello ex art. 11 della L. 212/2000.
E' opportuno richiamare sul punto la Risoluz. Ade n. 82/E del 28/09/2016.
Saluti.
 
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