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ing. neolaureato non sa che fare

M

matteo

Ospite
<HTML>Cerco di descrivere il meglio possibile la mia situazione.

Mi sono laureato a ottobre con una tesi per la quale ho preso dei contatti con la Provincia di Bo. Dopo la laurea ho ricontattato quelli della Provincia proponendomi per una collaborazione (in senso lato)con loro. Loro, contentissimi, accettano; mi dicono che di assunzioni non se ne parla (al riguardo mi sembra che centri il "patto di stabilità", ma io non volevo nemmeno essere assunto) e perciò si individua un co.co.co. di 6 mesi che sarebbe dovuto partire a gennaio estendibile a 1 anno in luglio.
"Perfetto!..." penso io; se non che, a un paio di giorni dalla firma, in provincia saltano anche i co.co.co.
L'unica forma possibile è la collaboraz. professionale (si esclude quella occasionale perchè occasionale non sarebbe e per legare loro le mani il meno possibile a fine collaborazione in vista di una prosecuzione dei rapporti).

"E allora vada per la collaboraz. professionale!!..." dico io... e intanto comincio a lavorare con loro "a gratis" perche cmq. ne avrebbero tenuto conto al momento di pagarmi.

A questo punto scopro che sarebbe meglio se mi iscrivessi all'Ordine degli ingegneri (per versare i contributi all'inarcassa e non all'inps).
Bene, mi iscrivo all'albo ma scopro che in realtà non sono ancora iscrtto (prima si deve riunire il consiglio) e che anche dopo essermi iscritto non sarò ancora iscritto all'inarcassa.

E qui nasce una prima domanda:
io posso emettere una fattura in cui includo la quota del 2%all'inarcassa senza essere ancora iscritto all'inarcassa?

Seconda domanda:
che partita iva è meglio che apra tenuto conto che:
- nel caso in cui la collaboraz. si interrompa dopo 6 mesi starei sotto gli 8.000 Euri;
- nel caso prosegua di altri 6 mesi starei sotto i 16.000 Euri;

Sarebbe conveniente optare per il "forfettino"?
Una volta che avessi optato per il "forfettino" sarebbe possibile passare al regime normale? E' complicato? Devo dichiarare ogni anno a che regime voglio fare riferimento? Come funziona il tutto?

Se non sbaglio il "forfettino" ti risparmia la dichiarazione trimestrale. E quindi? Tutto viene sostituito da una unica dichiarazione annuale o con un altra freqz. ancora? Ma le modalità di conteggio delle quote da pagare (scarichi vari inclusi) sono le stesse?


Immagino di aver fatto una domanda perlomeno disordinata che denota una totale ignoranza della materia, ma visto che non ho ancora un becco d'un quattrino non posso permettermi un commercialista e l'unico esame che ho dato in materia economica durante i miei studi ingegneristici non affronatva tali punti ma si riduceva al calcolo di VAN, TIR, Stati patrimoniali...

Ringrazio anticiaptamente chi mi vorrà rispondere (sperando che lo faccia in termini semplici e comprensibili).

Saluti, Matteo</HTML>
 
L

Loyistis

Ospite
<HTML>a) la rivalsa 2% è una facoltà e non un obbligo ....ma sino a quando non deliberano la tua iscrizione non puoi indicarla in fattura

b) prima di aprire la partita iva chiediti....se vuoi fare la professione o vuoi fare il dipendente......

il professionista all'inizio non guadagna nulla....ma se sei veramente bravo nel giro di 10 anni il tuo reddito si moltiplica x 10

il dipendente laureato all'inizio guadagna bene....e se sei veramente bravo nel giro di 10 anni il tuo reddito si moltiplica x 2

oltretutto il professionista dedice per chi lavorare....mentre il dipendente è legato a doppio filo alle sorti aziendali....

il regime ex art. 13 L. 388.2000 è fatto ad hoc per i giovani imprenditori

negli ultimi anni l'ufficio delle entrate offre, facendoci concorrenza, un ottimo servizio di consulenza fiscale al contribuente...e quindi pui rivolgerti anche a loro....

Ti faccio i più sinceri auguri...!!!</HTML>
 
M

matteo

Ospite
<HTML>Caro Loyistis,

grazie mille per la rapidità e la chiarezza della tua risposta.

Speriamo si riveli che io sia uno "veramente bravo". Ti farò sapere tra 10 anni...

Saluti!</HTML>
 
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