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IMU seconda casa: usufrutto a genitore

FogsterFT

Utente
Buongiorno a tutti, apro questa discussione in cerca di chiarimenti e consigli.

La mia fidanzata, trasferitasi con me all'estero tempo fa, è proprietaria di un appartamento in Italia (unico immobile che possiede), nel quale vivono i genitori e il fratello di lei.

Ora questo appartamento risulta essere, per lei, un fastidio non indifferente in termini di IMU seconda casa. Nonostante sia un piccolo trilocale di edilizia popolare, l'importo non è irrisorio e rappresenta una spesa che ci risparmieremmo volentieri, soprattutto considerando che l'immobile in questione costituisce de facto l'abitazione principale di nostri parenti stretti ai quali non si chiede nulla in cambio.

Visto che i suoi familiari vogliono continuare a vivere all'interno di questo appartamento a tempo indeterminato, ci chiedevamo se vi è un modo per scansare, o quantomeno ridurre, il pagamento dell'IMU.

Il comodato d'uso gratuito è fuori questione non avendo residenza nello stesso Comune; rimarrebbe quindi, se ho ben capito, l'opzione usufrutto. Lei potrebbe donare l'usufrutto a sua madre o suo padre, questo dovrebbe in teoria liberarci dall'IMU seconda casa, corretto?
Vorrei anche capire se è assolutamente necessario l'atto notarile, e nel caso con quali costi si avrebbe a che fare.
Non ultimo vorrei sapere se oltre all'onorario del notaio vi sono altri esborsi da mettere in conto (imposte, bolli, etc..). Ho letto che la donazione dell'usufrutto di immobili ai figli gode di agevolazioni fiscali, mi chiedevo se la cosa fosse valida anche al rovescio (da figlio a genitore) .
Grazie in anticipo.
 

luis2000

Utente
FogsterFT,
"Il comodato d'uso gratuito è fuori questione non avendo residenza nello stesso Comune".
Chi non ha residenza nello stesso Comune?
Se i familiari vogliono continuare a vivere all'interno di questo appartamento a tempo indeterminato, vi trasferiscono la residenza e con contratto di comodato gratuito (registrato) potrai usufruire delle agevolazioni IMU.
 

FogsterFT

Utente
FogsterFT,
"Il comodato d'uso gratuito è fuori questione non avendo residenza nello stesso Comune".
Chi non ha residenza nello stesso Comune?
Se i familiari vogliono continuare a vivere all'interno di questo appartamento a tempo indeterminato, vi trasferiscono la residenza e con contratto di comodato gratuito (registrato) potrai usufruire delle agevolazioni IMU.
Stando a quanto leggo sulla pagina del Comune, per poter usufruire dell'agevolazione IMU il comodante deve risiedere e dimorare abitualmente nello stesso Comune dove è sito l'immobile dato in comodato. Noi siamo all'estero quindi il comodato credo sia fuori discussione.

Grazie mille per le informazioni circa l'atto notarile.
 

STUDIOCEL

Utente
Chi non ha residenza nello stesso Comune?
... è la legge che lo dice....

c) per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda una sola abitazione in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato; il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all’immobile concesso in comodato, possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Il beneficio di cui alla presente lettera si estende, in caso di morte del comodatario, al coniuge di quest’ultimo in presenza di figli minori
 

FogsterFT

Utente
Buongiorno, riporto su la discussione in quanto sto sperimentando un problema abbastanza "curioso".
Sto contattando da diverse settimane degli studi notarili in zona Monza/Brianza (in cui l'immobile é situato) per la donazione di usufrutto di cui sopra. Generalmente, dopo il primo contatto telefonico, mi viene chiesto di inviare una mail in cui decrivo nel dettaglio il caso.

Inviata la mail, poi tutto tace. Nessuno mi ricontatta. Se richiamo, mi chiedono nuovamente di inviare la email (?) allora spiego che l'ho giá inviata, e mi dicono di aspettare.
Siamo via dall'Italia da ormai molti anni, in piú non ho pressoché mai avuto a che fare con studi notarili in italia nella mia vita, quindi non ho bene idea di come funzionino le cose. È normale che uno studio impieghi cosí tanto tempo a rispondere o che nel caso il lavoro non gli interessi semplicemente ... non rispondano?

Non vorrei che sia per via del fatto che la proprieteria dell'immobile é cittadina extra EU residente con PdS in altro paese EU,e la beneficiaria delladonazione di usufrutto é anche lei cittadina extra EU residente in Italia con PdS. Puó essere questa una complicazione che spinge gli studi a lasciar perdere? Oppure siccome questo atto costa "poco", sempicemente gettano le mail nel cestino avendo lavori piú fruttuosi di cui occuparsi?
 
Ultima modifica:

luis2000

Utente
FogsterFT,
in Italia ci sono oltre 5.000 Notai, non dovrebbe essere difficile trovarne uno disponibile a rispondere.
 

STUDIOCEL

Utente
E penso che sia più sbrigativo che la residente in Italia vada di persona a chiedere preventivo e istruzioni su come poi si dovrebbe procedere con i documenti necessari per fare poi l'atto ecc ecc
 

FogsterFT

Utente
FogsterFT,
in Italia ci sono oltre 5.000 Notai, non dovrebbe essere difficile trovarne uno disponibile a rispondere.
Sono d'accordo, infatti è quello che pensavo anche io.. solo che dopo 14 studi notarili contattati e zero risposte, inizio a pormi qualche domanda.

E penso che sia più sbrigativo che la residente in Italia vada di persona a chiedere preventivo e istruzioni su come poi si dovrebbe procedere con i documenti necessari per fare poi l'atto ecc ecc
Sarebbe la cosa migliore, sfortunatamente la persona in questione non dispone di un livello di proficiency nella lingua italiana sufficiente per intendersi a dovere con un notaio. Dobbiamo per forza occuparci della cosa io e la mia fidanzata.

A questo punto ritengo la migliore soluzione sia recarci presso gli studi notarili di persona quando saremo in Italia a Dicembre.
 

STUDIOCEL

Utente
Be è comunque parte in causa, se non sa intendersi con chi parla italiano ci sono i mediatori culturali....e prima o poi dovrà pur capire cosa sta firmando..
 
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