Salve vorrei sapere se qualcuno ha avuto casi simili.
Ho affittato l'immobile per l'anno 2022 con contratto transitorio a canone concordato per i primi 6 mesi ad una ragazza in stage (da Catanzaro a Milano per lavoro) e successivi 6 mesi una studentessa fuori sede (da Lecce a Milano).
Sul calcolo IMU c'è discordanza con il calcolo comunale:
- secondo la mia visione l'aliquota da applicare è quella relativa al 7,3% (Aliquota per gli immobili concessi in locazione a titolo di abitazione principale, alle condizioni definite dall' "Accordo Locale per la città di Milano", stipulato ai sensi dell'art. 2, comma 3, della L. 431/1998 e dalle condizioni previste per i Canoni Sociale e Moderato dalla Legge Regionale 4 dicembre 2009, n. 27 e dalla deliberazione di Consiglio Comunale n. 42 dell’11.10.2010 e s.m.i. )
- secondo il comune aliquota 10,4% (Aliquota per le unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A/1, A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/8, A/9 e relative pertinenze, locate con contratto registrato o comunque in condizioni di regolarità fiscale/tributaria anche con riferimento ai tributi locali. Unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A/1, A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/8, A/9 e relative pertinenze, con finita locazione conseguente al decreto di convalida di sfratto, fino alla liberazione dell'alloggio)
La differenza scaturisce dal fatto che l'affittuario non abbia la residenza.
Da qui nascono tre osservazioni:
- in primo luogo la legge dice "a titolo di abitazione principale", che è differente dalla residenza e per uno studente fuori sede o un lavoratore fuori sede è automatico che Milano diventi l'abitazione principale per lo svolgimento delle proprie attività.
- in secondo luogo, il canone concordato non prevede lo spostamento della residenza per cui la casistica sarebbe impossibilitata.
- in terzo luogo, essendo l'IMU un'imposta sul proprietario non può dipendere dallo status dell'affittuario, altrimenti andrebbe ribaltato su di esso il maggior costo sostenuto.
Grazie mille a tutti per le risposte
Ho affittato l'immobile per l'anno 2022 con contratto transitorio a canone concordato per i primi 6 mesi ad una ragazza in stage (da Catanzaro a Milano per lavoro) e successivi 6 mesi una studentessa fuori sede (da Lecce a Milano).
Sul calcolo IMU c'è discordanza con il calcolo comunale:
- secondo la mia visione l'aliquota da applicare è quella relativa al 7,3% (Aliquota per gli immobili concessi in locazione a titolo di abitazione principale, alle condizioni definite dall' "Accordo Locale per la città di Milano", stipulato ai sensi dell'art. 2, comma 3, della L. 431/1998 e dalle condizioni previste per i Canoni Sociale e Moderato dalla Legge Regionale 4 dicembre 2009, n. 27 e dalla deliberazione di Consiglio Comunale n. 42 dell’11.10.2010 e s.m.i. )
- secondo il comune aliquota 10,4% (Aliquota per le unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A/1, A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/8, A/9 e relative pertinenze, locate con contratto registrato o comunque in condizioni di regolarità fiscale/tributaria anche con riferimento ai tributi locali. Unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A/1, A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/8, A/9 e relative pertinenze, con finita locazione conseguente al decreto di convalida di sfratto, fino alla liberazione dell'alloggio)
La differenza scaturisce dal fatto che l'affittuario non abbia la residenza.
Da qui nascono tre osservazioni:
- in primo luogo la legge dice "a titolo di abitazione principale", che è differente dalla residenza e per uno studente fuori sede o un lavoratore fuori sede è automatico che Milano diventi l'abitazione principale per lo svolgimento delle proprie attività.
- in secondo luogo, il canone concordato non prevede lo spostamento della residenza per cui la casistica sarebbe impossibilitata.
- in terzo luogo, essendo l'IMU un'imposta sul proprietario non può dipendere dallo status dell'affittuario, altrimenti andrebbe ribaltato su di esso il maggior costo sostenuto.
Grazie mille a tutti per le risposte