Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

Il beneficio del dubbio

Contabile

Utente
Scusatemi se posto questo argomento ma non di solo Fisco si vive.

Per dolorosa esperienza del recentissimo passato la storia di ELUANA ENGLARO mi ha colpito. Non è come il caso WELBY. Ritengo stia passando inosservata nonostante qualche commento giornalistico radio televisivo.

Ho letto con attenzione e piacere l'articolo di Carrubba sul Sole di Oggi.

Mi sono a lungo soffermato su questo passo

"......invocare il diritto supremo alla vita sarebbe improprio quando, come nel caso di Eluana, la vita non è esistenza consapevole"


Sono convinto che a prescindere dal condividere o meno quanto i giudici hanno stabilito si sbagli comunque; tuttavia da stamane mi chiedo e questo dubbio mi torna sempre più prepotentemente in testa cosa è "la vita intesa come esistenza consapevole?"

Se a suo tempo Eluana espresse il convincimento, qualora si fosse trovata in detta situazione, di non venire tenuta artificialmente in vita era a quel tempo la sua vita "esistenza consapevole"?

Mille risposte e mille altre domande possono nascere ma il dramma che vive la famiglia di Eluana è "vita di esistenza consapevole"?

La mia dolorosa esperienza del recentissimo passato mi porta ad essere favorevole a che "questo atto di amore" che il padre vuole regalarle abbia corso. Non è una condanna a morte. Bisogna, a mio avviso, avere rispetto di questo del dolore e del dramma della famiglia.
 

Bicia F

Utente
Riferimento: Il beneficio del dubbio

la vita è esistenza SEMPRE E COMUNQUE...figurati se dobbiamo discernere se trattasi di consapevole o inconsapevole...e poi?...
la vita è regalata dal destino, dal signore...e come tale deve cessare quando la natura lo impone.
ogni volta inciampiamo sempre sui nostri stessi piedi...meglio sarebbe stato mai interferire sulla vita umana a priori...nemmeno sulle gravidanze assistite, per il mio concetto di "origine della questione".
quando la vita è in corsa si deve interferire...ma con la consapevolezza di una mutazione temporanea ed ovviamente positiva, mettendo in conto nn l'etica del momento, ma guardare oltre...ed oltre nn sappiamo e possiamo guardare...
 

saura

Utente
Riferimento: Il beneficio del dubbio

la vita deve fare il suo corso! questo è quello che ha detto la Chiesa in merito ad Eluana, forse perdendo di vista che da tempo se fosse stata lasciata andare il suo corso lo avrebbe fatto, per cui forse la Chiesa dovrebbe "arrabbiarsi" per questo ormai a mio a vviso scempioso accanimento terapeutico, che di terapeutico non ha più niente!
è stata lasciata per 16 anni una famiglia e sopratutto un padre (credo la madre non ci sia più) piangere su una tomba che non esiste, vedere una figlia invecchiare senza vivere, SAPENDO CHE LEI STESSA NON AVREBBE VOLUTO! credo, senza esprimere alcuna cattiveria, che quel giorno, in cui lei sarà finalmente in pace, chi ha smesso insieme a lei di vivere 16 anni fa potrà cominciare a farlo! non è cattivo pensarlo, quando chi si ama sta male, lo vorremmo sempre vicino, e questo ci porta a non vivere le nostre vite, è fisiologico, è umano, ma oltre Eluana, in questa storia, credo, ci siano stati ben più corpi che non hanno vissuto! l'eutonasia non deve essere un escamotage alla lunghe terapie, ma deve essere un modo giusto per poter permettere a chi non vuole più (o non avrebbe voluto) "vivere" senza vivere, di andarsene dignitosamente.
 
Alto