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I redditi ora sono pubblici-ma chi ha dato il consenso??

Riferimento: I redditi ora sono pubblici-ma chi ha dato il consenso??

Intervengo per qualche pacata osservazione.
Tutti, più o meno, abbiamo operato e operiamo in un settore da sempre definito sensibile sotto diversi aspetti: capacità reddiduale, situazioni di famiglia, situazione debitorie e creditorie, salute ecc.
Tutti, più o meno, ci siamo imbattuti in funzionari LIGI alle norme e che se alle 10 del mattino ti consegnano un estratto di ruolo o una copia di cartella di un cliente (con dovute deleghe) alle 11 dello stesso giorno ti rifiutano un chiarimento perchè la delega non c'è più....te la devi far rifare.
Tutti, più o meno, abbiamo fatto qualche fila in consevatoria per accedere ai dati a favore e contro di nominativi clienti o clienti di clienti e, sempre, i dati del richiedente sono stati acquisiti.
Anche i certificati anagrafaci di vario tipo e livello mi pare siano puibblici e forse tanti sanno quale impatto sia ha con lo/la sportellista quando vai a richiederne uno: terzo grado come minimo.
Ora, lorsignori, rispolverando una norma di 30anni orsono si sono sentiti in obbligo di mettere in rete mondiale i fattacci miei e di altri milioni di persone.
A me, sinceramente, di quanto guadagni Vieri, Pannella, Canalis, Woodcok, Taormina o Travaglio non me ne può fr......di meno.
E così vorrei fosse per loro e per altra centinaia di persone nei miei confronti.
Se vuoi conoscere a fondo la mia situazione non fai altro che seguire i canali normali e, se ricevi i dati....buon per te.
Posso immaginare l'insorgere di liti o ripicche tra parenti, tra soci, tra clienti/fornitori ecc.
Non bastava che almeno 2,5 milioni di personi a vario titolo abbiano accesso a tutta la mia vita, ora sono almeno 30 milioni e questo, se ci pensiamo, è un oltraggio al buon senso ed al convivere civile.
Chi ora sbandiera la legge, dovrebbe anche ricordarsi che proprio in questi giuorni abbiamo assistito ad aggiramenti e prevaricazioni delle leggi che ci governano (sia civili che penali), eppure nessuno dice niente.
Se la democrazia citata da VV è questa.......sono contento di avere una certa età, di avere qualche problema di salute (posso dirlo??) e forse di farmi la convalescenza luuuuuuuuuuunga in un paese meno democratico.
Ciao ragazzi e buon we
 
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Qui non è solo questioni di leggi, che anche se ci sono se hanno caratteristiche inique e inappropriate non dobrebbero costituire scudo per la demenza e le frustrazioni (elettorali) di nessuno.

Mi limito a riflettere su un dato cognito a tutti noi. avete mai telefonato ai Cal center dell' ADE? Penso di si. Vi chiedono il codice fiscale e registrano i dati personali, anche e soprattutto quando parliamo per conto dei nostri clienti.Quindi si considra importante tutelare la privacy di costoro.
Ora sbattiamo tutti i dati, indirizzi compresi, (cosa gravissima) e non sappiamo chi li consulta.
A me va benissimo che siano pubblicati, ma devo sapere chi consulta i miei dati e perchè (fatti salvi i diritti del fisco). Prima che un terzo qualsiasi guardi i miei dati reddituali (che sono dati sensibilissimi anche per la criminalità) devo essere interpellato e dvo dare il consenso, altrimenti chicchessia (escluso le istituzioni) non deve poter avere libero accesso alle mie cose private.

Avete pensato alle migliaia, che dico milioni di persone che soffrono di psicosi di questo genere, che pensano di essere spiate ecc.ecc., che effetto devastante può avere questa leggerezza.
E faccio un ultimo esempio molto più inquietante. Ricordate il caso di quella pseudo-barbona romana uccisa in casa propria, i carabinieri in una stufa molto nascosti hanno trovato 100.00 euro, chi l'ha uccisa lo sapeva ma non li ha trovati. Ora voglio dire questo ci sono molti che vivendo di paure del mondo esterno si fingono quello che non sono, guardate che sono moti di più di quanto pensiamo, magari vivono una vita di apparenza modesta e insignificante e poi sono richhi in realtà. Sbattendo i redditi alle mercè di tutti saranno soprattutto i male intenzionati ad aver avuto un bel regalo, sapere a chi poter andare a far visita a prescindere dalle apparenze.
 
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guarda che io non ho avuto il piacere di vederli, perchè non ho interesse di curiosare come all'isola dei famosi o trasmissioni similari, se leggi i comunicati e le notizie sui giornali, tutti riportano il fatto che ci sono gli indirizzi.

In ogni caso Kob, non capisco perchè uno qualsiasi debba curiosare nei fatti delle persone e non lasciare traccia di questo suo curiosare.

Guarda che io non ci vedo nulla di scandaloso alla messa in rete dei dai, quello che "opino" dirbbe Totò, è il modo assolutamente superficiale e incotrollato di fruire dei dati.

Vorrei ricordarti che anche quando una persona è indagata penalmente viene messa in grado di saperlo attraverso il Cd Avviso di garanzia.

Se qualcuno vuole sapere cose mie, può gentilmente chiedermelo?

Io probabilmente se vi è un motivo lecito al lui e solo alui dirò di si.
Gli altri, tutti gli altri, compresi quelli che non hanno niente da fare che sbirciare nelle cose altrui perchè dovrebbero sapere cose che attengono al mio privato?

Tu facevi notare che a Milano c'è una stanzetta con libroni pieni di dati.
OK, non c'è problema. In quanti sapevano o sanno di questa stanza?
Pochi o molti , non sono tutti, ma soprattutto, nessuno o pochissimi, avevano o hanno il tempo da perdere per andare in quella stanza e farsi gli affari del vicino o dell'odiato concorrente o peggio.

E' un fatto di libertà è vero, ma attuata nel peggior modo totalitaristico che solo i regimi sanno porre in essere. Le schedature, gli utori, la delazione ecc,ecc. E' questo lostato democratico che ti piace.

Non credo, non ti conosco ma ho avuto modo di leggere tue risposte e di partecipare a discussioni dove anche tua hai partecipato, mi sei sembrato persona equilibrata e di buon senso.
Chiudo con il buon senso. Ci sono momenti e circostanze nelle quali, oltre alle regole, si deve usare il buon senso. Noi ci trinceriamo dietro le norme, ma le norme possono ancho non seguire il buon senso, e anche applicarle non usandolo è sintomo di miopia, oltre che civile, anche politica.
Ciao
 
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:confused:
guarda che io non ho avuto il piacere di vederli, ... tutti riportano il fatto che ci sono gli indirizzi.

Tutti chi? Potresti fare un paio di nomi?

Ad ogni buon conto, per amor di precisione, io li ho visti e ti assicuro che non vi sono indirizzi. Se ti fidi, bene, se non ti fidi ti invito a verificare la notizia personalmente.

...Vorrei ricordarti che anche quando una persona è indagata penalmente viene messa in grado di saperlo attraverso il Cd Avviso di garanzia.

indagata penalmente? avviso di garanzia? ma che c'entra con la pubblicazione degli elenchi? :confused:

Tu facevi notare che a Milano c'è una stanzetta con libroni pieni di dati.
OK, non c'è problema. In quanti sapevano o sanno di questa stanza?
Pochi o molti , non sono tutti, ma soprattutto, nessuno o pochissimi, avevano o hanno il tempo da perdere per andare in quella stanza e farsi gli affari del vicino o dell'odiato concorrente o peggio.

veramente mi sono limitato a far notare che la legge esiste da anni e da anni è operativa (nel bene o nel male).

Tutto questo rumore per nulla io proprio non lo capisco: questo mi sono limitato a dire.

... E' questo lo stato democratico che ti piace.

ma guarda che la pubblicazione delle liste dei redditi dei contribuenti sul sito dell'Agenzia delle entrate non ha nulla a che vedere con lo stato della democrazia in Italia ... non appartengo alla schiera di quelli che vanno in giro gridando ai 4 venti che in Italia c'è un regime, che questa (o quella parte politica) controlla l'informazione, ecc.

Noi ci trinceriamo dietro le norme, ma le norme possono anche non seguire il buon senso, e anche applicarle non usandolo è sintomo di miopia, oltre che civile, anche politica.

su questo concordo.
 
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per quanto riguarda le denuncie, oggi il radiogiornale ha riferito che il codacons ne ha presentate a Visco in 104 procure (se ricordo bene il numero), ma in tutta sta discussione sembra che dimentichiamo la cultura del popolo italiano. Forse per un retaggio della cultura cattolica è opinione diffusa in Italia che chi ha redditi alti sia più o meno un delinquente, mentre chi ha redditi bassi sia una brava persona (chi non ha mai sentito dire: se ha fatto i soldi sicuramente ha rubato). In America (paese che viene sempre preso ad esempio anche in questo caso) chi non guadagna abbastanza è considerato un peso per la società, mentre chi ha redditi alti è portato ad esempio, le persone sono spronate ad emergere, cosa che da noi è considerata negativa. E' maleducazione chiedere a una persona quanto guadagni, ma andarlo a vedere su internet (ancora adesso i dati sono disponibili anche se non sul sito dell'ade) è divertente, e se per strada qualcuno vi guarderà male potrebbe essere perchè pensa che guadagniate troppo. Aspettiamo le 104 sentenze (chissà quando arriveranno) e se saranno di assoluzione vedremo quale sarà la motivazione, ma secondo me ha fatto un gran casino.
 
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Per kob, il riferimento ell'avviso di garanzia era solamente un esempio per indicare un metodo, corretto a mio avviso, per poter utilizzare quei dati pubblici che tu giustamente dici essere tali dal 1973.

Ripeto, io non ho nulla in contrario, credo che sia giusto, però, essere preventivamente interpellato, concedendo o meno il mio consenso, se una persona qualunque voglia sapere i fatti miei.

Concludo, se tutto l'accesso ai dati fosse disciplinato come le telefonate ai Call Center, con richiesta del CF e del consenso all'interessato, non avrei nulla da eccepire.
Come sai bene in Italia solo quando poi avvengono problemi o si pestano i piedia i potenti (vedi i guardoni del reddito di Prodi, ricordi?) ci ricordiamo che esistono diritti inalienabili del singolo.
 
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per quanto riguarda le fonti, ho sbirciato qua e la su internet e sentito commenti radio, se mi dici che gli idirizzi non ci sono mi fido, ma questo non sposta di molto il problema, perchè questa mattina leggendo il giornale erano pubblicati nomi cognomi e date di nascita, chi vuole rintracciarti non ci mette molto sai?
 
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per quanto riguarda il concetto di regime, forse mi sono espresso male o sono stato frainteso, io non credo che ci sia, ci sia stato nel passato prossimo, così come non ci sarà nel futuro prossimo. Volevo solamente dire che quelli adottati, bada bene nei modi, non in termini di legge, sono sistemi adottati alcune volte dai regimi, per creare confilitti fra persone.

Spero di aver chiarito.
 
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