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Gli obbligati in solido devono fare ricorso?

Pan

Utente
Salve a tutti,
avrei bisogno di aiuto. La situazione è quella di un accertamento di rettifica e liquidazione su vendità immobile. L' ADE manda la cartella al compratore con le imposte di registro, ipotecaria e catastale, ma manda la cartella anche al venditore come obbligato in solido.

1) Se chi ha comprato fa ricorso, chi ha venduto deve fare ricorso per forza altrimenti finisce che paga lui?

2) Se chi ha comprato fa adesione? Chi vende deve fare ricorso o può far valere l'adesione per chiudere l'accertamento ed eventuali cartelle di equitalia?

Grazie, saluti.
 

Rocco

Utente
1) Anche chi ha venduto dovrebbe far ricorso altrimenti la sua cartella, se non viene impugnata, diventa definitiva e dunque l'ufficio inizierà le azioni per il recupero nei confronti di tale soggetto.
2) Dovresti evitare che ciò avvenga perché in tal caso l'ufficio (quasi) sicuramente noticherà al venditore un avviso di accertamento con il quale utilizzerà il valore concordato in adesione dal compratore per accertare una maggiore imposta sulla plusvalenza ottenuta dal venditore. Attenzione dunque. So benissimo che questo comportamento è discutibile ma lo fanno.
Ciao.
 

Pan

Utente
Ma io su cosa faccio il ricorso? Le tasse contestate non sono le mie...
Nel caso 2) se non riesco ad evitare l'adesione posso evitare il ricorso? Perchè se il venditore fa l'adesione protrae i termini, io invece ho solo 60 giorni...poi partono le cartelle Equitalia? Potrò comunque annullarle dimostrando l'adesione? Non mi è chiara questa cosa...tra l'altro il venditore inizia l'adesione, i suoi tempi si allungano e magari alla fine decide di non concordare più e fa ricorso lo stesso...io che devo fare nel frattempo?
 

Rocco

Utente
Ma io su cosa faccio il ricorso? Le tasse contestate non sono le mie...
I motivi di ricorso saranno gli stessi. Non è vero che tu sei estraneo alla pretesa perché sei obbligato in solido.


Nel caso 2) se non riesco ad evitare l'adesione posso evitare il ricorso? Perchè se il venditore fa l'adesione protrae i termini, io invece ho solo 60 giorni...poi partono le cartelle Equitalia? Potrò comunque annullarle dimostrando l'adesione? Non mi è chiara questa cosa...tra l'altro il venditore inizia l'adesione, i suoi tempi si allungano e magari alla fine decide di non concordare più e fa ricorso lo stesso...io che devo fare nel frattempo?
Bisognerà concordare una strategia comune, insomma.

Ciao.
 

Pan

Utente
Salve a tutti,

Vi aggiorno: alla fine anche su consiglio dell'avvocato ho fatto ricorso, ma la parte acquirente ha preferito l'adesione. L'ADE ha chiesto la cessazione della materia del contendere ma il mio avvocato ha preteso che la Commissione entrasse nel merito del valore del terreno. La Commissione ha chiuso il procedimento confermando senza motivazione il valore concordato in adesione. L'avvocato sostiene che possiamo fare appello sul valore vista la mancanza di motivazioni. Sostiene inoltre che quando mi arriverà l'accertamento sulle imposte dirette per la plusvalenza, essendoci una causa in corso, non potranno usare l'adesione e spetterà a loro l'onere di provare il maggior valore.

Non è che il mio avvocato punta a fare cause su cause?

Che succede se non faccio nulla? Non vorrei che essendoci già una sentenza sul valore invece di arrivarmi un accertamento mi arriva la richiesta di pagare senza poter poi far niente?!!

Grazie a tutti.
 

Rocco

Utente
Bisognerebbe leggere le carte e, soprattutto, la sentenza. Se l'avvocato ti ha consigliato di fare appello è perché ritiene ci siano fondati motivi per impugnare la sentenza (vizio di motivazione della stessa, mi pare di capire); ovviamente io non ti posso dire se sia la scelta giusta o meno perché, ripeto, non conosco le carte, sentenza compresa, e di conseguenza le vicende processuali.
Se non fai appello la sentenza passerà in giudicato, però l'ufficio non ti chiederà alcunché (per l'imposta di registro e le ipocatastali) da pagare visto che l'obbligato in solido ha definito la controversia in adesione.
Non ho capito la tesi dell'avvocato in merito all'accertamento ai fini delle dirette.
Ciao.
 

Pan

Utente
L'avvocato si riferisce all'accertamento sulla plusvalenza che mi deve ancora arrivare per il terreno in parte edificabile venduto...io ho sicuramente motivi per impugnare la sentenza...ma mi serve? Potrei allora aspettare che mi arrivi l'accertamento e poi nel caso fare ricorso. La mia paura è che poi sfruttino questa sentenza sul valore dell'imposta di registro per la plusvalenza senza poter poi fare più ricorso...comunque lui dice che essendo ancora in piedi la causa dell'imposta di registro non potrebbero usare l'adesione per contestarmi il maggior valore ai fini della plusvalenza...
 

Rocco

Utente
Aggiungo che qualora il valore della lite è inferiore a 20.000 euro c'è l'obbligo di reclamo e/o mediazione ex art. 17-bis del Dlgs 546/92.
Ciao.
 

Pan

Utente
Grazie per le tue puntuali risposte.
Considerando che io ho comunque elementi per abbassare il valore...anche se tra perizie e come si alza la mattina la Commissione non so se riesco a portarlo proprio al valore dell'atto, tu cosa mi consiglieresti di fare? Impugnare subito? Perché? Oppure aspettare l'accertamento sulla plusvalenza?
 
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