una Srl italiana per stringere un accordo di partnership con una grande impresa anch'essa italiana si trova nella necessità di effettuare un aumento di capitale. l'Srl è a stretta base societaria, (solo due soci, di cui un amministratore), i quali soci non hanno personalmente le risorse finanziarie per poter effettuare tale aumento. la società per conto suo avrebbe risorse finanziarie derivanti dalla riscossione delle fatture emesse nel primo semestre del 2013, la soluzione prospettata è stata quella di prevedere un prestito (infruttifero o ad interesse legale) da parte della società ai soci, che così si troverebbero nelle condizioni di rimettere tali somme nelle casse della società a titolo di aumento di capitale a pagamento. il quesito sottoposto al vaglio dell'A.E., non è stato preso di buon auspicio, a mio parere l'operazione invece non integra gli estremi del 37bis d.p.r. 600/73, rubricato operazioni antielusive, si tratta invece di una operazione che interessa solo conti finanziari della società, che non interessano il c/e e non nascondono imponibilità alcuna.
grazie per ogni eventuale commento
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