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Finanziamento da socio estero - gruppo societario

ismet

Utente
Salve gradirei sottoporre la seguente questione:
nell’anno 2006 si costituisce una Srl (A), tra i cui soci figurano due persone fisiche ed una società (B) extra UE (nazione a tassazione agevolata).
Dopo qualche mese il socio estero invia un finanziamento alla Srl (tramite canale bancario).
Il medesimo finanziamento, nella stessa giornata, viene girato da (A) ad una propria società controllata (C) per: aumento capitale sociale (15%) e per finanziamento infragruppo (85%).
Quest'ultima società (C), dopo qualche giorno, invia l'importo ricevuto da (A) ad un'ulteriore società controllata (D) per finanziamento soci.
Ulteriormente, qualche giorno dopo la società (D) utilizza il finanziamento ricevuto da (C) per: pagare delle fatture (20%) e per finanziare (80%) una propria società controllata (E).
Quest'ultima società (E), a sua volta, restituisce , nel giro di qualche giorno, parte del finanziamento alla propria controllante (D).
Come si rileva, nel breve tratto di qualche giorno, il finanziamento, proveniente dall'estero, veicola attraverso ben 5 società che sono tra di loro collegate e/ o controllate.
La motivazione del finanziamento proveniente dall’estero è quello di consentire alla società (D) di porre in essere un progetto nel quale interviene (A) come finanziatore e (C) come società di raccolta capitali (costituita appositamente, in qualità di holding, per tale finalità).
In particolare, la mia necessità è quella di stabilire :confused: se il primo passaggio sia più o meno lecito tenuto conto che:
1) il socio estero non ha nessun referente in Italia, ma risulta annotato nei verbali di assemblea soltanto mediante la denominazione e l'indirizzo della sede all'estero. Non vi è traccia dello stesso presso la Camera di commercio [infatti non si rileva l'ingresso nella Srl (A) ]. Inoltre, non risulta mai partecipare ad alcuna assemblea societaria anche se "regolarmente" convocato (tramite l’invio delle raccomandate all’indirizzo estero). L'atto costitutivo della Srl (A), redatto davanti al notaio, indica che la società straniera (B) ha acquisito le quote societarie (45%) e che si concretizzerà a seguito di trascrizione presso il registro delle imprese. In nessun atto risulta apposta la firma, o la citazione, del rappresentante della società straniera.
2) Nel bilancio della srl (A) nella voce D.3 si rileva il debito verso soci nei confronti della società straniera e contestualmente si rileva la componente positiva del credito nei confronti della società (C);
3) La srl (A) riporta i propri bilanci sempre in perdita;
4) Non si è concretizzato il progetto iniziale a favore di (D), giacchè quest’ultima versa il finanziamento in buona parte ad una propria controllata che, per oggetto sociale, non ha nessuna attinenza;
5) Dopo circa un anno la società (A) decide di stralciare il credito nei confronti della controllata (C) per inesigibilità destinandolo a copertura delle perdite di quest’ultima società. Si premette che la srl (A) non ha previsto nel proprio bilancio nessun appostamento di apposita voce per “svalutazione crediti”.
A questo punto, mi rendo conto di aver travasato troppe informazioni, ma l’ho fatto soltanto per consentire una visione più o meno completa dell’intera vicenda societaria.

Spero che, in questo forum notevolmente specializzato :sun: qualcuno possa darmi qualche indicazione di massima per rilevare se l’operazione estera, in particolare, ed anche la circuitazione del finanziamento, in generale, siano stati correttamente operati. :rolleyes:
Un cordiale saluto :D:
 
Riferimento: Finanziamento da socio estero - gruppo societario

a me pare che la circuitazione dei finanziamenti in generale siano corretti.
alcune precisazioni:
come è stato possibile costituire la società A senza l'indicazione del rappresentante legale della società B?
sono state esperite tulle la azioni legali per la restituzione del finanziamento fatto alla società C oppure vi è stata la delibera da parte di C di copertura delle perdite ?
ovviamente il credito appostato da A riguarda solo il finanziamento e non anche la quota di partecipazione all'aumento del capitale di C.
C poteva aumentare il capitale in presenza di perdite non eliminate oppure le perdite sono successive?
sono state prese in considerazione le norme antiriciclaggio e la normativa sulle parti correlate?
saluti
 

ismet

Utente
Riferimento: Finanziamento da socio estero - gruppo societario

a me pare che la circuitazione dei finanziamenti in generale siano corretti.
alcune precisazioni:
come è stato possibile costituire la società A senza l'indicazione del rappresentante legale della società B?
sono state esperite tulle la azioni legali per la restituzione del finanziamento fatto alla società C oppure vi è stata la delibera da parte di C di copertura delle perdite ?
ovviamente il credito appostato da A riguarda solo il finanziamento e non anche la quota di partecipazione all'aumento del capitale di C.
C poteva aumentare il capitale in presenza di perdite non eliminate oppure le perdite sono successive?
sono state prese in considerazione le norme antiriciclaggio e la normativa sulle parti correlate?
saluti
ti ringrazio per la cortese risposta.:clap3:
Mi riservo di verificare quanto da te richiesto e ne farò menzione non appena possibile.:type:

arrisentirci :D
 

ismet

Utente
identità socio straniero

a me pare che la circuitazione dei finanziamenti in generale siano corretti........
Salve,
con riguardo alla problematica da me esposta e con riferimento alle puntuali osservazioni fornite da GiuseppePiantino (nella previsione che tutti i passaggi societari siano regolari), non ho chiaro il concetto :confused: se un socio extra UE, che finanzia una società italiana (per circa 500.000 €) per la realizzazione di un progetto (tra l'altro posto in essere da una terza società), possa essere noto al fisco soltanto attraverso la denominazione e l'indirizzo (avendo poca fantasia si possono reperire anche su internet) e non avere, assolutamente, alcuna rappresentanza legale nel nostro territorio o, comunque, il referente fisico in tutti quegli atti in cui necessità la presenza del socio estero (approvazione bilancio, operazioni straordinarie), anche nella considerazione che detiene il 48% delle quote societarie.
Inoltre, la società straniera in tutti gli atti (atto notarile di costituzione socio nonchè nelle diverse assemblee) risulta sempre assente.
Tutto ciò può essere legale sotto il profilo della trasparenza? :eek:
In tale prospettiva, infatti, è praticamente impossibile poter sapere se dietro la società straniera si celino i componenti della società italiana che rimpatriano dei capitali illeciti, oppure ci sia qualche organizzazione poco chiara. :cool:
Spero poter ricevere lumi in merito. :sun:
Saluti
 

taxconsul

Utente
Riferimento: identità socio straniero

Salve,
con riguardo alla problematica da me esposta e con riferimento alle puntuali osservazioni fornite da GiuseppePiantino (nella previsione che tutti i passaggi societari siano regolari), non ho chiaro il concetto :confused: se un socio extra UE, che finanzia una società italiana (per circa 500.000 €) per la realizzazione di un progetto (tra l'altro posto in essere da una terza società), possa essere noto al fisco soltanto attraverso la denominazione e l'indirizzo (avendo poca fantasia si possono reperire anche su internet) e non avere, assolutamente, alcuna rappresentanza legale nel nostro territorio o, comunque, il referente fisico in tutti quegli atti in cui necessità la presenza del socio estero (approvazione bilancio, operazioni straordinarie), anche nella considerazione che detiene il 48% delle quote societarie.
Inoltre, la società straniera in tutti gli atti (atto notarile di costituzione socio nonchè nelle diverse assemblee) risulta sempre assente.
Tutto ciò può essere legale sotto il profilo della trasparenza? :eek:
In tale prospettiva, infatti, è praticamente impossibile poter sapere se dietro la società straniera si celino i componenti della società italiana che rimpatriano dei capitali illeciti, oppure ci sia qualche organizzazione poco chiara. :cool:
Spero poter ricevere lumi in merito. :sun:
Saluti
salve, ho anche io il caso di un finaziamento da socio estero residente in un paese senza trattato ma no black list, ad una srl italiana; è sufficiente da parte del socio estero o del suo legale rappresentante registrarsi all'anagrafe tributaria tramite la richiesta del codice fiscale? ci sono problemi di norme antiriciclaggio?
grazie e a presto
 

taxconsul

Utente
Riferimento: identità socio straniero

salve, ho anche io il caso di un finaziamento da socio estero residente in un paese senza trattato ma no black list, ad una srl italiana; è sufficiente da parte del socio estero o del suo legale rappresentante registrarsi all'anagrafe tributaria tramite la richiesta del codice fiscale? ci sono problemi di norme antiriciclaggio?
grazie e a presto
salve, ho anche io il caso di un finaziamento da socio estero residente in un paese senza trattato ma no black list, ad una srl italiana; è sufficiente da parte del socio estero o del suo legale rappresentante registrarsi all'anagrafe tributaria tramite la richiesta del codice fiscale? ci sono problemi di norme antiriciclaggio?
grazie e a presto
 
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