Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

fatture per operazioni inesistenti

E

enzo

Ospite
<HTML>un contribuente riceve un accertamento per utilizzo di fatture per operazioni ritenute inesistenti
La inesistenza è dedotta principalmente dal fatto che tali operazioni (circa 1.500.000 Euro) furono regolate per cassa

qualcuno sa darmi un consiglio per smontare, in contenzioso, il "teorema" dell'ufficio ?</HTML>
 
P

paolo mi

Ospite
<HTML>Beh! Forse il teorema per dimostrare come i tuoi clienti hanno fatto a pagare tre miliardi in contanti lo devi costruire tu.

ciao</HTML>
 
E

enzo

Ospite
<HTML>Ovviamente sono d'accordo con te, ma, tecnicamente, è possibile che la presunzione (troppi contanti=fatture false) sia grave, precisa e concordante ??</HTML>
 
P

paolo-mi

Ospite
<HTML>Premesso che per legge non è possibile effettuare operazioni in contanti per importi superiori a L. 20.000.000 (è obbligatorio emettere assegni bancari non trasferibili o circolari), di per se non ci troviamo di fronte a presunzioni gravi, precise e concordanti.

L'accertatore, anche se intimamente non convinto, non può limitarsi ad affermare "non ci credo", ma deve comunque documentare e circostanziare le motivazioni che dimostrino l'inesistenza di un'operazione.

Pertanto verifica, analizza, esamina minuziosamente le motivazioni dell'accertamento al fine di individuare le linee deboli che gli accertatori hanno eventualmente tracciato in vizio di legge.

ciao</HTML>
 
Alto