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Fatturazione Elettronica

buongiorno, dal 31 Marzo sarà obbligatorio fatturare agli enti pubblici e locali con fatturazione elettronica, l'azienda per cui lavoro, fattura sui blocchettari fiscali numerati. La mia domanda è: la fatturazione elettronica sarà esclusiva, e quindi è necessario abbolire l'uso dei blocchettari, quindi in uso per enti pubblici e privati, oppure sarà possibile proseguire per ii privati su blocchettario e per gli enti pubblici con la fatturazione elettronica?
grazie a chi potrà rispondermi
 

Rocco

Utente
Per i soggetti diversi dagli enti pubblici non cambia nulla. Per questi ultimi, invece, bisognerà procedere obbligatoriamente con la fattura elettronica.
Saluti.
 

Gio.

Utente
Aggiungo all'amico Rocco che saluto....ed "archiviazione eelttronica", aumento di costi aziendali nella speranza che sia una normativa che tragga benefici per tutti......dubbioso!
 

Rocco

Utente
Quando parli di "benefici" fai riferimento per caso all'accelerazione nei pagamenti? Dubito...
I benefici saranno solo per la PA, così non si sforzeranno nemmeno di maneggiare le fatture, ma per i fornitori i benefici saranno tutti da verificare.
Ciao Gio., buona giornata.
 
Quando parli di "benefici" fai riferimento per caso all'accelerazione nei pagamenti? Dubito...
I benefici saranno solo per la PA, così non si sforzeranno nemmeno di maneggiare le fatture, ma per i fornitori i benefici saranno tutti da verificare.
Ciao Gio., buona giornata.
Se per benefici solo per la PA intendi eventualmente un risparmio economico, ne dubito ulteriormente in quanto i costi che sosterrò per il software li riverserò sulle forniture che la PA vorrà commissionarmi... se vuole merce e fattura elettronica dovrà pagarmi entrambi, quando non so...
Un caro saluto a tutti Voi.
Gianni
 

ALE68

Utente
Buon giorno a tutti,

ho "già" emesso 3 fatture elettroniche con Infocert, andate a buon fine. Alla quarta mi sorge un dubbio (meglio tardi che mai :D): metto sempre la spunta su:

SELEZIONARE SE IL DOCUMENTO È STATO EMESSO SECONDO MODALITÁ E TERMINI STABILITI CON DECRETO MINISTERIALE AI SENSI DELL'ARTICOLO 79 DEL DPR 633/72

Leggendo bene il manuale dicono, cito testuali parola:

... ciò consente al cedente/prestatore l'emissione nello stesso anno di più documenti aventi stesso numero.

Non capisco cosa significhi... Io ho più sezionali IVA, quindi numerazioni uguali, ma su più sezionali..

Somma delle somme: va spuntato secondo voi questo campo?

Grazie a tutti e buon lavoro!!!!!
 

Luigia

Amministratore
Segnalo che abbiamo su Fisco e Tasse la possibilità di emettere fatture compreso la conservazione sostitutiva con un'offerta abbastanza diversificata che pensa sia ai singoli che ai professionisti. Gli acquisti dei pacchetti durano 72 mesi.
Vi segnalo il link :
Fatturazione elettronica - FISCOeTASSE.com
 
Fattura elettronica obbligatoria verso la P.A. : è partita!

Dal 31 marzo 2015 chi è fornitore della Pubblica Amministrazione è obbligato ad emettere, archiviare e conservare in modalità elettronica la fattura, che non potrà essere pagata neanche in parte qualora il formato non sia quello previsto dalla norma (c.d. “fatturaPA”) trasmessa tramite il Sistema di Interscambio.

Dall’obbligo risultano escluse attualmente solo le fatture emesse da soggetti non residenti in Italia.

Un’apposita circolare del Ministero delle Finanze (n. 1 del 9 marzo 2015) ha definito quali P.A. debbano rientrare nell’ambito soggettivo di applicazione della norma che sono in pratica:

le Amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e gra*do e le isti*tu*zioni educative, le aziende ed Amministrazioni dello Stato ad ordina*mento autonomo;
le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni;
le istituzioni universitarie;
gli Istituti autonomi case popolari;
le Camere di commercio e loro associazioni;
gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;
le amministrazioni, aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale;
l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN);
le Agenzie fiscali (Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Agenzia del Demanio);
il CONI;
le Autorità indipendenti (es. Autorità per l’energia elettrica e il gas);
le amministrazioni autonome;
gli altri enti e soggetti indicati nell’elenco pubblicato dall’ISTAT, entro il 30 settembre).
Con apposita nota il Ministero ha fatto rientrare nell’obbligo anche gli Ordini Professionali, in quanto l’obbligo è stato esteso a tutti gli enti pubblici non economici, nazionali, regionali e locali.

Ogni P.A. destinataria di fatture elettronica deve essere dotata di un codice univoco consultabile nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA). Tale codice andrà necessariamente valorizzato nel campo “CodiceDestinatario” nel tracciato della fattura PA. Nel caso la P.A. non fosse censita si inserirà il valore “999999”.

Va evidenziato che le fatture emesse prima del 31 marzo 2015 su carta potranno essere pagate anche dopo il 31 marzo 2015.

Fatture o note di variazione emesse con data successiva al 30 marzo 2015 dovranno necessariamente essere in modalità non cartacea.

Il formato fatturaPA è descritto nel portale Fatturazione elettronica PA - Home Page e la fattura così formata dovrà essere sottoscritta con firma elettronica qualificata riportando le informazioni richieste dal Testo Unico Iva e dalle norme tecniche sulla fattura elettronica obbligatoria.

Qualora dovuto, andrà inserito in fatturaPA anche il Codice identificativo di Gara (CIG) ed il il Codice unico di Progetto (CUP), poiché in loro assenza, dove richiesti, la P.A. non potrà procedere al pagamento della fattura stessa.

Se nella fattura è obbligatorio l’assolvimento del bollo occorre compilare l’apposito campo nel tracciato della fatturaPA. “BolloVirtuale” (SI) indicando l’ammontare dell’imposta nel campo “Importo Bollo”.

L’imposta in tale caso si versa tramite modello F24 in un’unica soluzione entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio con codice tributo “2501”, indicando nel campo “anno di riferimento”, l’anno d’imposta per cui si effettua il versamento, nel formato “AAAA”.

Chi è soggetto al meccanismo dello “split payment” (scissione dei pagamenti) dovrà parimenti esporre l’Iva e compilare nel blocco “DatiRiepilogo”, il campo “Esi*gi*bilitaIVA” con il valore “S”.

La trasmissione della fattura PA al Sistema di interscambio potrà avvenire in modi diversi (il più utilizzato è la posta elettronica certificata). Una volta effettuati i controlli, in sintesi, tale Sistema consegnerà il proprio esito: positivo (ricevuta di consegna) o negativo (scarto o notifica di mancata consegna), fornendo alla P.A. la possibilità di comunicare la propria accettazione o il proprio rifiuto entro 15 giorni.

La ricevuta di consegna corrisponde ai fini tributari all’emissione della fattura PA ed ai fini legali alla ricezione da parte della P.A. committente. La fattura si considera emessa anche in presenza di ’“Attestazione di avvenuta trasmissione della fattura al SDI con impossibilità di recapito” pertanto il fornitore, ad esempio, potrà metterla a disposizione della P.A. tramite proprio portale, o altro mezzo, in accordo tra le parti.

Le fatturePA devono obbligatoriamente essere conservate in modalità elettronica.

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Si stanno delineando ipotesi di introduzione di un regime facoltativo di adozione della fattura elettronica anche tra privati.

Com’è noto la direttiva europea lascia il libero arbitrio nella scelta dell’adozione di fattura analogica o elettronica. Il legislatore domestico intende incentivarne l’uso pensando sostanzialmente a due tipologie di regimi facoltativi per chi non fosse fornitore di Pubblica Amministrazione:

1) trasmissione telematica della fattura. In questo modo sia direttamente e probabilmente attraverso gli intermediari abilitati (es. Dottori Commercialisti) utilizzando i canali diretti con il Fisco (es. Entratel) si potrebbe inviare direttamente la fattura all’Agenzia delle Entrate;

2) utilizzo del Sistema di interscambio (ciò che nei miei convegni in tutta Italia ho definito “postino elettronico sbircione”…) anche per i privati.

Il testo in bozza della norma prevede ulteriori novità, quali ad esempio la morte dello scontrino fiscale su carta.

Finalmente si sono previste le misure di supporto che nella “FatturaPA” purtroppo sono state vissute in modo non così aderente a quanto sia privati che P.A. si attendevano.

Il legislatore dunque, implicitamente riconoscendo lo sforzo di tali investimenti, “promuove” e propone comunque, al momento, una politica di:

- “calmieraggio” nei controlli fiscali verso chi andrà in fatturazione elettronica in regime facoltativo tra privati e

– di “privilegio” nel rimborso dell’Iva

- di “semplificazione” negli adempimenti tributari (es. non si dovranno compilare le dichiarazioni di intento, spesometro, black list…).

Probabilmente il regime facoltativo partirà non prima del 2017 ma lo schizzo a matita sembra tramutarsi in disegno ad olio. L’arte di sapere innovare.

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