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Expat in UAE - chiarimenti su dichiarazione redditi

ricky72

Utente
Salve,

lavoro da settembre 2014 in UAE per una azienda locale con rapporto di esclusivita' e ho fatto richiesta di iscrizione all'AIRE anche se non ho ancora riscontri dal mio comune. Mia moglie (regime di separazione dei beni) e' ancora residente in Italia.

Vanno ignorate per il momento le eventuali interpretazioni della sentenza di Cassazione 6501/2015 sulla residenza fiscale, in quanto rilevanti nel mio caso dal prossimo anno: la convenzione Italia-UAE mi obbligherebbe infatti a dichiarare in Italia i redditi percepiti sino a fine 2014 in quanto il rapporto di lavoro perdura solo da settembre del medesimo anno. E' corretta la mia interpretazione?

In caso positivo devo infine dichiarare i redditi effettivamente percepiti o basarmi sulle retribuzioni convenzionali? Ho letto attentamente vari articoli ma non sono riuscito a giungere a una conclusione.

Grazie infinite per l'aiuto e complimenti per i servizi che offrite.
 
Salve,

lavoro da settembre 2014 in UAE per una azienda locale con rapporto di esclusivita' e ho fatto richiesta di iscrizione all'AIRE anche se non ho ancora riscontri dal mio comune. Mia moglie (regime di separazione dei beni) e' ancora residente in Italia.

Vanno ignorate per il momento le eventuali interpretazioni della sentenza di Cassazione 6501/2015 sulla residenza fiscale, in quanto rilevanti nel mio caso dal prossimo anno: la convenzione Italia-UAE mi obbligherebbe infatti a dichiarare in Italia i redditi percepiti sino a fine 2014 in quanto il rapporto di lavoro perdura solo da settembre del medesimo anno. E' corretta la mia interpretazione?

In caso positivo devo infine dichiarare i redditi effettivamente percepiti o basarmi sulle retribuzioni convenzionali? Ho letto attentamente vari articoli ma non sono riuscito a giungere a una conclusione.

Grazie infinite per l'aiuto e complimenti per i servizi che offrite.
Egregio Signore,
Ringraziamo per i complimenti.
In merito alla sentenza da lei citata, proprio ieri, sulle pagine di questo Forum ho avuto modo di esprimere la mia opinione (strettamente personale), cioè che sia la stampa specializzata che i commentatori, hanno enfatizzato un aspetto che già in precedenza era consolidato, cioè che un immobile locato ad uso archivio, non può essere considerato "centro d'interessi". In ogni caso la sentenza evidenzia che "le relazioni affettive e familiari ...non hanno rilevanza prioritaria... venendo in rilievo solo unitamente ad altri probanti criteri...." E nello specifico, l'unico probante criterio risulterebbe essere che il lavoratore in Italia ha solamente l'immobile. Nel suo caso il problema è diverso in quanto, se ho ben capito, lei continuerebbe ad avere in Italia il coniuge. Quindi anche per il 2015 sarebbe importante approfondire meglio tutta la sua situazione. In merito all'applicazione delle retribuzioni convenzionali, queste sono state previste per un datore di lavoro italiano, che opera con un contratto italiano; in caso contrario quando trattasi di datore straniero è sempre molto opinabile fare riferimento ad un SETTORE, QUALIFICA, FASCIA, RETRIBUZIONE NAZIONALE, previsti dalla nostra normativa interna, ma sicuramente assenti in quella estera. L'incertezza nasce da una circolare dell'Agenzia (da parte mia non condivisibile) nella quale, a seguito alle risposte fornite ad un Forum, aveva evidenziato che in quello specifico caso (si trattava di lavoratore assunto da ditta tedesca) si applicavano le "retribuzioni convenzionali" tout court, senza entrare minimamente nel merito.
Con i migliori saluti.
Luigi Rodella
 

ricky72

Utente
Egregio Rag. Rodella,

la ringrazio infinitamente per la sua risposta.

Mi conferma quindi che, in attesa di ulteriori sviluppi sulle eventuali interpretazioni e conseguenze della sentenza nel 2015, per i redditi 2014 devo attenermi alla convenzione Italia-UAE.
In tal caso rimangono purtroppo i dubbi relativamente a quanto dichiarare come reddito percepito all'estero: nel caso delle reribuzioni convenzionali mi e' molto chiaro che esse siano strutturate su un modello applicabile in Italia (peraltro di difficile interpretazione in alcuni settori). Non esistono linee guida? La mia attuale posizione e' identica a quella che ricoprivo in Italia, esiste un modo per equiparare? O devo dichiarare il reddito effettivamente percepito, cosa che vorrei evitare?

La ringrazio anticipatamente per il suo tempo e l'ulteriore chiarimento.
Buon lavoro
 
Egregio signore,
vorrei inoltre evidenziare che di norma le retribuzioni convenzionali si applicano nel caso di distacco dove lei è a "libro paga" del datore distaccante, e nel caso specifico il datore essendo italiano, conosce il proprio settore e sa bene cosa applicare; nella sua ipotesi il suo datore è straniero, ha solo un reddito imponibile lordo in valuta estera, sul quale probabilmente non ha neppure pagato nè le imposte nè la previdenza negli Emirati arabi (perchè di solito non ci sono). In questa ipotesi, con il suo commercialista dovrebbe risalire ad un imponibile fiscale italiano, sul quale pagare le tasse in Italia, studiando attentamente come di fatto è composto il reddito (io non so se lei ha una busta paga, un estratto conto, altra documentazione fornita in loco), facendosi valere eventuali detrazioni/deduzioni, previste dal nostro ordinamento tributario. E' un aspetto che dovrà essere esaminato praticamente con tutta questa documentazione.
Saluti.
Luigi Rodella
 

ricky72

Utente
Egregio Rag. Rodella,

la ringrazio ancora, e' stato molto esauriente.
Ho in effetti una busta paga mensile emessa dal mio datore di lavoro in valuta locale e mi rivolgero' ad un commercialista per risalire all'imponibile in Italia.

Cordiali saluti e ancora complimenti
 
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