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Expat a Singapore, tasse e pensione

Buongiorno a tutti,

Mi sono da poco trasferito a Singapore per lavoro, ma le mie competenze in termini di tasse e pensioni sono assolutamente inadeguate per prendere decisioni di sorta. Mi rivolgo perciò a questo forum che ritengo essere il migliore tra i vari consultati soprattutto in termini di competenza e disponibilità degli utenti.

I miei dubbi riguardano principalmente la pensione e le tasse italiane.

Facendo un breve riepilogo:
- Questo e' il mio primo lavoro (sono tutt'ora iscritto all'università italiana, manca solo la discussione della tesi);
- Datore di lavoro: Sono un management trainee (contratto di 18 mesi) di una scieta' di Singapore (paese extracomunitario non convenzionato). Molto probabilmente, dopo i 18 mesi, dovrei essere spostato in Italia.
- Tasse: Paghero' le tasse di Singapore;
- Pensione: non ricevo pensione a Singapore (solo ai cittadini e' permesso);
Non mi viene pagata la pensione Italiana non avendo la societa' una sede in Italia (per ora).
- AIRE: Non mi sono ancora iscritto;

Di seguito alcuni dei miei dubbi:
- Tasse: Essendo io un dipendente di un'azienda straniera e vivendo all'estero, devo pagare le tasse in Italia? (In Italia non ho proprieta' disorta, l'unico mio reddito e' generato all'estero dalla mia prestazione di lavoro).
Quando torno, trasferiro' dei soldi da Sg in Italia, potrebbero essere
tassati?
Infine, per questioni fiscali familiari, a quale ente devo far sapere che ho un lavoro?

- Pensione: come faccio a farmi riconoscere questi 18 mesi di lavoro dalsistema Italiano? Si possono versare contributi volontari?
Cio' che mi preme e' "non perdere gli anni lavorati" per il nostro sistema pensionistico ma non capisco quanto e come potrei contribuire (la mia societa' non puo' pagare i miei contributi, non ha un'entita' in Italia, quindi sarebbe tutto a mio carico). Ho consultato il sito dell'Inps ma devo ammettere che le informazioni raccolte sono state poco chiare e utili.
- AIRE: Devo iscrivermi? Me lo consigliate?

Mi scuso per il gergo utilizzato, sono sicuro sia ben lontano da quello
adeguato, e ringrazio chi vorrà darmi una mano (anche reindirizzandomi ad altri siti, o leggi).

Buona giornata
 
Buongiorno a tutti,

Mi sono da poco trasferito a Singapore per lavoro, ma le mie competenze in termini di tasse e pensioni sono assolutamente inadeguate per prendere decisioni di sorta. Mi rivolgo perciò a questo forum che ritengo essere il migliore tra i vari consultati soprattutto in termini di competenza e disponibilità degli utenti.

I miei dubbi riguardano principalmente la pensione e le tasse italiane.

Facendo un breve riepilogo:
- Questo e' il mio primo lavoro (sono tutt'ora iscritto all'università italiana, manca solo la discussione della tesi);
- Datore di lavoro: Sono un management trainee (contratto di 18 mesi) di una scieta' di Singapore (paese extracomunitario non convenzionato). Molto probabilmente, dopo i 18 mesi, dovrei essere spostato in Italia.
- Tasse: Paghero' le tasse di Singapore;
- Pensione: non ricevo pensione a Singapore (solo ai cittadini e' permesso);
Non mi viene pagata la pensione Italiana non avendo la societa' una sede in Italia (per ora).
- AIRE: Non mi sono ancora iscritto;

Di seguito alcuni dei miei dubbi:
- Tasse: Essendo io un dipendente di un'azienda straniera e vivendo all'estero, devo pagare le tasse in Italia? (In Italia non ho proprieta' disorta, l'unico mio reddito e' generato all'estero dalla mia prestazione di lavoro).
Quando torno, trasferiro' dei soldi da Sg in Italia, potrebbero essere
tassati?
Infine, per questioni fiscali familiari, a quale ente devo far sapere che ho un lavoro?

- Pensione: come faccio a farmi riconoscere questi 18 mesi di lavoro dalsistema Italiano? Si possono versare contributi volontari?
Cio' che mi preme e' "non perdere gli anni lavorati" per il nostro sistema pensionistico ma non capisco quanto e come potrei contribuire (la mia societa' non puo' pagare i miei contributi, non ha un'entita' in Italia, quindi sarebbe tutto a mio carico). Ho consultato il sito dell'Inps ma devo ammettere che le informazioni raccolte sono state poco chiare e utili.
- AIRE: Devo iscrivermi? Me lo consigliate?

Mi scuso per il gergo utilizzato, sono sicuro sia ben lontano da quello
adeguato, e ringrazio chi vorrà darmi una mano (anche reindirizzandomi ad altri siti, o leggi).

Buona giornata
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Egregio Signore,

In merito ai quesiti da Lei posti, cercherò di risponderle sinteticamente:

AIRE
Se lei non è più residente nel suo Comune di appartenenza dove obbligatoriamente iscriversi all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Qualora decidesse di non farlo, tale inadempimento non è sanzionato. Come vedremo successivamente, questo adempimento è indispensabile per motivi fiscali.

IMPOSIZIONI FISCALE IN ITALIA
Se Lei è dipendente di azienda straniera e lavora all’estero, sicuramente dovrà corrispondere le imposte a Singapore. Dovrà inoltre corrisponderle in Italia se Lei vi rimane fiscalmente residente. Per non essere più residente fiscale in Italia dovrà essere residente all’estero per la maggior parte del periodo d’imposta (più di 183 giorni nell’anno fiscale italiano), essersi cancellato dall’anagrafe italiana e contemporaneamente essersi iscritto all’Aire; avere stabilito il proprio centro d’interessi all’estero. In questa ipotesi, per l’attività svolta nello Stato di Singapore, dovrà pagare le tasse esclusivamente nello Stato estero.

TRASFERIMENTO DELLA VALUTA DA SINGAPORE ALL’ITALIA
Non sono esperto su questa materia valutaria; mi pare che la norma già prevista qui in Italia, non sia stata ancora applicata.

COMUNICAZIONI IN ITALIA
Se Lei non rimane più residente fiscale in Italia, non dovrà adempiere ad alcuna comunicazione in tal senso. Se invece rimane residente fiscale in Italia dovrà corrispondere le imposte per i redditi esteri tramite i CAF ovvero Unico. (In sostanza dovrà fare la denuncia dei redditi, versare le imposte, detrarsi quelle corrisposte all’estero, non avendo alcun sostituto d’imposta in Italia).

ASPETTO PREVIDENZIALE
Nelle ipotesi di lavoro prestato all’estero in Paesi privi di Accordo sulla sicurezza sociale, (Singapore non è convenzionato), è prevista la possibilità di proseguire qui in Italia volontariamente oppure in alternativa riscattare i periodi di lavoro svolti all’estero.
Io personalmente ritengo che se Lei non ha mai lavorato in Italia non sia possibile accedere alla prosecuzione volontaria in quanto non ha il requisito della precedente iscrizione Inps, mentre invece può successivamente richiedere il riscatto contributivo.

Con i migliori saluti.

Luigi Rodella
 
Gentile Rag. Rodella,

Grazie infinite per il suo aiuto e disponibilità, i suo consigli saranno estremamente utili alla mia causa e sono sicuro prenderò le decisioni migliori grazie a tutte le informazioni che mi ha dato.

Un cordiale saluto



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Egregio Signore,

In merito ai quesiti da Lei posti, cercherò di risponderle sinteticamente:

AIRE
Se lei non è più residente nel suo Comune di appartenenza dove obbligatoriamente iscriversi all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Qualora decidesse di non farlo, tale inadempimento non è sanzionato. Come vedremo successivamente, questo adempimento è indispensabile per motivi fiscali.

IMPOSIZIONI FISCALE IN ITALIA
Se Lei è dipendente di azienda straniera e lavora all’estero, sicuramente dovrà corrispondere le imposte a Singapore. Dovrà inoltre corrisponderle in Italia se Lei vi rimane fiscalmente residente. Per non essere più residente fiscale in Italia dovrà essere residente all’estero per la maggior parte del periodo d’imposta (più di 183 giorni nell’anno fiscale italiano), essersi cancellato dall’anagrafe italiana e contemporaneamente essersi iscritto all’Aire; avere stabilito il proprio centro d’interessi all’estero. In questa ipotesi, per l’attività svolta nello Stato di Singapore, dovrà pagare le tasse esclusivamente nello Stato estero.

TRASFERIMENTO DELLA VALUTA DA SINGAPORE ALL’ITALIA
Non sono esperto su questa materia valutaria; mi pare che la norma già prevista qui in Italia, non sia stata ancora applicata.

COMUNICAZIONI IN ITALIA
Se Lei non rimane più residente fiscale in Italia, non dovrà adempiere ad alcuna comunicazione in tal senso. Se invece rimane residente fiscale in Italia dovrà corrispondere le imposte per i redditi esteri tramite i CAF ovvero Unico. (In sostanza dovrà fare la denuncia dei redditi, versare le imposte, detrarsi quelle corrisposte all’estero, non avendo alcun sostituto d’imposta in Italia).

ASPETTO PREVIDENZIALE
Nelle ipotesi di lavoro prestato all’estero in Paesi privi di Accordo sulla sicurezza sociale, (Singapore non è convenzionato), è prevista la possibilità di proseguire qui in Italia volontariamente oppure in alternativa riscattare i periodi di lavoro svolti all’estero.
Io personalmente ritengo che se Lei non ha mai lavorato in Italia non sia possibile accedere alla prosecuzione volontaria in quanto non ha il requisito della precedente iscrizione Inps, mentre invece può successivamente richiedere il riscatto contributivo.

Con i migliori saluti.

Luigi Rodella
 
Buonasera,
con riferimento all'aspetto previdenziale, esiste una Legge (la 398/87) che prevede l'obbligo di contribuzione in Italia per i datori di lavoro stranieri basati in Paesi non convenzionati (come appunto Singapore). Quest'obbligo è particolarmente vincolante se l'azienda straniera è controllata da un gruppo italiano, mentre per le altre è largamente disapplicato. L'azienda straniera dovrà nominare un soggetto terzo in Italia per adempiere a tale obbligo; in questo modo potrà avere garantita la contribuzione previdenziale per il, seppur breve , periodo di lavoro all'estero. Non è possibile la contribuzione volontaria perchè mancano i requisiti.
Saluti
Stefano Pacifico
 

guyver

Utente
Buongiorno
vorrei presentare la mia situazione, per avere qualche chiarimento sui contributi volontari. La mia eta' 40 anni.
Dal 2000 a inizio 2011 ho lavorato in Italia, con contributi regolarmente versati dalla mia ditta.
Dal 2011 a fine 2012 ho lavorato in Francia (per una ditta francese).
Da inizio 2013 ad adesso lavoro a Singapore (per una ditta inglese).

Poiche' non ho maturato i 20 anni di contributi, non potro' accedere alla pensione di vecchiaia.
Come riscattare il periodo a Singapore? Devo versare contributi volontari all'INPS? Come vengono calcolati?

Per il periodo in Francia, come farlo riconoscere all'INPS?

Grazie.

Dario
 
Buongiorno
vorrei presentare la mia situazione, per avere qualche chiarimento sui contributi volontari. La mia eta' 40 anni.
Dal 2000 a inizio 2011 ho lavorato in Italia, con contributi regolarmente versati dalla mia ditta.
Dal 2011 a fine 2012 ho lavorato in Francia (per una ditta francese).
Da inizio 2013 ad adesso lavoro a Singapore (per una ditta inglese).

Poiche' non ho maturato i 20 anni di contributi, non potro' accedere alla pensione di vecchiaia.
Come riscattare il periodo a Singapore? Devo versare contributi volontari all'INPS? Come vengono calcolati?

Per il periodo in Francia, come farlo riconoscere all'INPS?

Grazie.

Dario
Egregio signore,

il periodo di lavoro effettuato a Singapore deve essere riscattato (non si tratta di prosecuzione volontaria). Dovrà recarsi all'Inps di sua competenza. Dovrà compilare il modello RE1. Prenda comunque visione nel sito Inps, della procedura completa. Ovviamente il riscatto è oneroso.
Il lavoro effettuato in Francia, potrà essere totalizzato, al momento in cui lei dovrà richiedere la prestazione. La totalizzazione contributiva è gratuita. La domanda dovrà essere fatta sempre all'Inps; la sede Regionale competente per la Francia, è quella di Torino.
Saluti.
Luigi Rodella
 
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