Un uomo sottoscrive un contratto di associazione in partecipazione con apporto di solo lavoro con un elettricista, allo scopo di ottenere i requisiti per operare in proprio. Nel 2008, ottenuti i requisiti, cessa il contratto di associazione ed apre la propria partita iva col regime dei minimi, in un diverso comune, compra le proprie attrezzature e si fa la propria clientela, mantenendo fino a fine 2011 tutti i requisiti per permanere nel regime. Nulla da dire sul fronte della prosecuzione dell'attività: non c'è.
Quello che fa problema è l'interpretazione da darsi alla lettera a) del 2^ comma art. 27 DL 98/11, la dove prevede che "il contribuente non abbia esercitato, nei tre anni precedenti l'inizio dell'attività di cui al comma1, attività artistica, professionale ovvero d'impresa, anche in forma associata o familiare" I redditi prodotti in forma associata sono apparentemente quelli indicati all'articolo 5 del TUIR.
Ora, l'art 53 TUIR comma 1 dice: sono redditi di lavoro autonomo quelli che derivano dall'esercizio di arti e professioni(le stesse arti e professioni di cui sopra).
Per contro, comma 2, "sono inoltre redditi di lavoro autonomo (ma evidentemente NON arti e professioni!) .... c) le partecipazioni agli utili di cui alla lettera f) del comma 1 dell'art. 44 quando l'apporto è costituito esclusivamente dalla prestazione di lavoro;"
Ora, tenendo conto di tutto quanto sopra, e del fatto che i redditi da associazione in partecipazione con apporto di solo lavoro vengono tassati come redditi diversi, e NON come redditi di impresa o come "redditi di lavoro autonomo derivante dall'esercizio di arti e professioni" di cui al quadro E di UNICO, io mi sentirei di dire che il contribuente in questione dovrebbe aver diritto, per il 2012, a rimanere nel regime dei minimi con la tassazione al 5%.
Mi scuso per la lunghissima ed intricata tirata, e chiedo conforto a chi ne sa più di me... :dead:
Quello che fa problema è l'interpretazione da darsi alla lettera a) del 2^ comma art. 27 DL 98/11, la dove prevede che "il contribuente non abbia esercitato, nei tre anni precedenti l'inizio dell'attività di cui al comma1, attività artistica, professionale ovvero d'impresa, anche in forma associata o familiare" I redditi prodotti in forma associata sono apparentemente quelli indicati all'articolo 5 del TUIR.
Ora, l'art 53 TUIR comma 1 dice: sono redditi di lavoro autonomo quelli che derivano dall'esercizio di arti e professioni(le stesse arti e professioni di cui sopra).
Per contro, comma 2, "sono inoltre redditi di lavoro autonomo (ma evidentemente NON arti e professioni!) .... c) le partecipazioni agli utili di cui alla lettera f) del comma 1 dell'art. 44 quando l'apporto è costituito esclusivamente dalla prestazione di lavoro;"
Ora, tenendo conto di tutto quanto sopra, e del fatto che i redditi da associazione in partecipazione con apporto di solo lavoro vengono tassati come redditi diversi, e NON come redditi di impresa o come "redditi di lavoro autonomo derivante dall'esercizio di arti e professioni" di cui al quadro E di UNICO, io mi sentirei di dire che il contribuente in questione dovrebbe aver diritto, per il 2012, a rimanere nel regime dei minimi con la tassazione al 5%.
Mi scuso per la lunghissima ed intricata tirata, e chiedo conforto a chi ne sa più di me... :dead:
