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Eredità azienda

Brenno

Utente
Buongiorno, ho un quesito per voi.
Ringrazio di già per le eventuali risposte.
Una famiglia con due figli possiede una azienda. Il figlio 1 lavora in azienda come dipendente il figlio 2 non lavora in azienda.
I genitori vorrebbero andare in pensione e passare il testimone al figlio 1 al quale verrebbe intestata l'azienda e entrare in società un dipendente.
Il figlio 2 potrebbe vantare dei diritti a riguardo?
Il figlio 1 rischia qualcosa in caso venisse a mancare un genitore?
Grazie mille
Saluti
 

catia71

Utente
credo che tutto dipenda dalle modalità di questo passaggio...tutto ciò che fa parte di un potenziale asse ereditario che venga "passato" ad futuro erede senza un esborso da parte del beneficiario, rischia appunto un'azione da parte degli eventuali altri eredi rimasti insoddisfatti...poi va da sé che in vita ovviamente ognuno con il proprio patrimonio fa ciò che vuole
 

Brenno

Utente
Grazie per la risposta.
Quindi diciamo che per tutelare il figlio 1 da eventuali pretese i genitori dovrebbero compensare il figlio 2?
 

catia71

Utente
Grazie per la risposta.
Quindi diciamo che per tutelare il figlio 1 da eventuali pretese i genitori dovrebbero compensare il figlio 2?
Diciamo che se ci sono buoni rapporti è bene non creare motivi di malumore e si sa i soldi fra i fratelli sono sempre motivi di screzi...e vero che l'erba del vicino è sempre più verde, per cui a volte compensare per qualcuno può non essere garanzia di pace futura ma sempre meglio di niente.
 

Brenno

Utente
Diciamo che se ci sono buoni rapporti è bene non creare motivi di malumore e si sa i soldi fra i fratelli sono sempre motivi di screzi...e vero che l'erba del vicino è sempre più verde, per cui a volte compensare per qualcuno può non essere garanzia di pace futura ma sempre meglio di niente.
Grazie per la risposta.
Quale sarebbe la pratica più giusta per evitare malumori tra i due?
Far valutare l'azienda con tutte le sue proprietà e compensare il figlio 2?
É se non ci fossero soldi a sufficienza?
Cercare di accontentare il figlio 1 e far firmare una rinuncia alla legittima?

Saluti
 

catia71

Utente
Grazie per la risposta.
Quale sarebbe la pratica più giusta per evitare malumori tra i due?
Far valutare l'azienda con tutte le sue proprietà e compensare il figlio 2?
É se non ci fossero soldi a sufficienza?
Cercare di accontentare il figlio 1 e far firmare una rinuncia alla legittima?

Saluti
la valutazione dell'azienda credo che possa essere una buona cosa, e se non ci fossero soldi a sufficienza? è una domanda a cui non credo si possa rispondere, parlo anche per esperienza personale, mio padre ha diviso tutto il suo patrimonio tra le mie sorelle, con il mio consenso, ma io non ho rinunciato all'eredità né posso farlo finché lui è in vita, io ho accettato la situazione anche perché per fortuna non ne ho bisogno, mentre le mie sorelle sì, per cui per i buoni rapporti intercorrenti ho accettato di buon grado, però credo che legittimamente non è che si può giustificare di dare tutto ad uno, perché non ce n'è abbastanza per tutti...o uno divide secondo le quote previste dalla legge oppure uno non divide niente e se la vedano gli interessati poi...che poi non è che ci sono solo i figli, ognuno dei coniugi è erede dell'altro, ci sono i figli dei figli che bene o male vengono penalizzati o avvantaggiati dalle scelte dei propri ascendenti...e non mi addentro oltre, secondo me un professionista specializzato in questa materia è la migliore cosa.
 

Camillo75

Utente
Esiste il patto di famiglia, a cui partecipa anche il non assegnatario dell'azienda.
Si calcola il valore della sua legittima sull'azienda, si assegna l'azienda al figlio 1 e il figlio 1 (o il genitore) liquida la figlia 2.
Leggete 768-bis e seguenti del codice civile.
Attenzione perché se invece si dona semplicemente l'azienda al figlio 1 e questa diventa Amazon, il valore poi da portare in collazione è quello alla morte del donante, anche se l'azienda è milluplicata grazie al lavoro del figlio 1.
Non è possibile rinunciare alla legittima, nemmeno firmando col sangue. Finché vive il donante.
 
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