Mi era stato chiesto di rispondere ad una domanda che io stesso avevo fatto. La domanda era questa:
Tu hai parlato di "saldo" oltre che di "acconti" da pagare. Sinceramente io so di aver sempre pagato due rate di acconti ma non so di cosa parli quando mi dici "saldo".
** Potresti chiarire questo aspetto (saldi)? Potrebbe essere importante.
Formulando meglio la domanda, io chiedevo di spiegare cosa si intenda esattamente per SALDO, se e quando vada calcolato e pagato.
Ora sono in grado di rispondere da solo a questa domanda e ho deciso di postare la risposta. Naturalmente non per la persona che mi ha incoraggiato a trovare la soluzione, che queste cose le conosce bene, ma piuttosto pensando a quelli che, come me, non avendo familiarità con la dichiarazione dei redditi, sono in cerca di spiegazioni esposte in modo più facile da comprendere, per chi non è esperto in materia.
Facendo questo spero di chiarire a tutti che quando dico che vorrei risposte migliori, non intendo insinuare che le persone che mi rispondono non siano competenti, dico solo che le loro risposte non tengono conto del mio grado di conoscenza.
La mia intenzione è di scrivere una spiegazione che potrebbe apparire superflua agli esperti del settore ma invece molto illuminante ai principianti.
A questo punto non si tratta più solo di rispondere alla domanda originale, quella che ho scritto è più una guida introduttiva per principianti alla dichiarazione dei redditi.
Non credo esistano in circolazione guide con questo approccio e penso che molte persone potrebbero beneficiarne, se ne venissero a conoscenza.
PREMESSE
- Per rispondere alla domanda di partenza, ho trovato più efficacie evitare di concentrarmi direttamente sul significato di SALDO, descrivendo invece l'intero processo di calcolo della dichiarazione dei redditi.
Al tempo stesso però ho ridotto questo calcolo ai suoi aspetti fondamentali, descrivendo solo il meccanismo centrale alla base della dichiarazione e ignorando intenzionalmente tutte quelle parti che si sviluppano al di sopra di esso, rendendo apparentemente la dichiarazione un qualcosa di molto complesso e difficile da comprendere.
Nonostante questo la risposta alla domanda originale emergerà comunque, anzi più chiaramente, dal testo, una volte completata la lettura.
-Nel testo mi riferisco al Modello Redditi PF. A questo livello il discorso dovrebbe valere anche per il Modello 730, tuttavia, non essendo quello il mio caso, non mi preoccupo di eventuali incoerenze relative a quella opzione.
Stesso discorso per le modalità di pagamento, io pago con F24 cartaceo e non considero altre possibilità.
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PROCEDURA PER IL CALCOLO DI BASE DI OGNI DICHIARAZIONE DEI REDDITI:
Tieni a mente - L'IRPEF e addizionali che si pagano sono quelle per l'anno in corso. Solo il SALDO riguarda l'anno precedente. Questo è fondamentale.
IRPEF è praticamente sinonimo di ACCONTO.
INIZIO -----------
Prima di tutto devi chiederti: Quanto hai guadagnato lo scorso anno?
- Recupera i dati, fai il totale, e chiama questo valore A.
- Ora calcola il 23% di A, chiama questo valore B. (B corrisponde ad ACCONTO)
Seconda domanda: Quanto hai pagato di IRPEF lo scorso anno?
- Recupera il dato e chiamalo C.
Calcola ora la differenza tra B e C (B-C=). Il risultato chiamalo D (D corrisponde al SALDO)
Nota: D potrebbe essere positivo o negativo, se è positivo è debito, se è negativo è credito.
PAGAMENTI :
Nella maggior parte dei casi si paga in due rate.
La prima rata (giugno) comprende il 40% dell'ACCONTO, più il 100% del SALDO.
La seconda rata (novembre) comprende il 60% dell'ACCONTO e basta.
Il SALDO è determinato dalle variazioni del reddito, quindi se non ci sono variazioni o sono minime, il suo valore diventa zero.
Se invece il SALDO è positivo si paga in una voce separata da quella di ACCONTO.
Infine se SALDO è negativo si chiede il rimborso o lo si utilizza per un futuro pagamento (compensazione).
Di addizionali e altre voci non mi occupo in questa spiegazione.
FINE ------------
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NOTE:
Sull'F24 di ogni rata, i valori di ACCONTO, SALDO, addizionali ecc.., vengono mantenuti separati, anche se, facendo tutto in un'unica operazione è ovvio che tecnicamente si paga un totale.
Quello descritto è solo il calcolo di base della dichiarazione, nella pratica intervengono altri fattori, come "spese detraibili", "crediti d'imposta", ... e altre cose ancora, che concorrono a determinare il valore dell'ACCONTO.
Ma tenendo a mente questo schema di base, tutto diventa più comprensibile.
Questi calcoli vengono solitamente fatti durante la compilazione del modello redditi, assieme a tutti gli altri calcoli necessari.
A parte rare eccezioni si compila utilizzando un software, questi calcoli quindi sono automatizzati. Il modo in cui io ho esposto la procedura serve solo ad evidenziare la logica del calcolo di base della dichiarazione. Non si usa nella pratica, ma conoscerlo rende tutto più comprensibile e meno spaventoso.
CONSIDERAZIONI AGGIUNTIVE:
È importante constatare che fattori come "spese detraibili" influenzano il risultato di ACCONTO. Siccome il valore di ACCONTO influenza il risultato di SALDO, significa che tali fattori influiranno anche sul valore di SALDO.
Questo è corretto, infatti le spese mediche riportate si riferiscono all'anno precedente.
Le addizionali invece si basano sul reddito complessivo, quindi tali fattori non concorrono a determinarle.
Anche le addizionali quindi si basano su una previsione e vengono eventualmente compensate nell'anno successivo con un meccanismo del tutto analogo a quello del SALDO descritto prima.
Se D (saldo) dovesse risultare negativo, e quindi a credito, non sarà possibile sottrarlo direttamente a B (acconto). Sarà possibile chiederlo a rimborso subito, oppure usarlo in compensazione nella prossima dichiarazione. Quindi sottraendolo al valore B, ma del prossimo anno.
Questa eventualità si presenta se l'anno scorso hai guadagnato meno di quello ancora precedente.
Il SALDO quindi è la correzione tra quanto si è anticipato l'anno precedente, rispetto a quanto effettivamente dovuto (l'anno precedente).
L'ACCONTO, invece si definisce tale perché riguarda l'anno in corso ma viene pagato prima che l'anno sia terminato, quindi in anticipo.
Per lo stesso motivo non è possibile determinare il corretto totale dei guadagni dell'anno in corso, al momento del pagamento.
Come soluzione si è deciso di prendere a riferimento il totale dei redditi dell'anno precedente, dal momento che questo dato è immediatamente disponibile e nella maggior parte dei casi valido per fare una stima preventiva rispetto all'anno corrente.
Ma trattandosi di una previsione, nella maggior parte dei casi differirà dal calcolo effettivo, allo stesso tempo però, nella maggior parte dei casi, la differenza sarà contenuta.
Ad ogni modo, per aggiustare a posteriori questi inevitabili errori è stato introdotto un meccanismo di compensazione che consiste nel calcolare la differenza tra quanto dichiarato quest'anno e quanto pagato lo scorso anno.
Questo passaggio tende a confondere, perché quanto dichiarato quest'anno è quanto effettivamente guadagnato lo scorso anno.
Quindi il calcolo in realtà fa la differenza tra quanto effettivamente guadagnato lo scorso anno e quanto pagato lo scorso anno.
Questo meccanismo quindi non è pensato per correggere il valore finale dell'attuale pagamento, ma piuttosto per correggere quello precedente.
Il risultato di questo calcolo è il valore denominato SALDO.
In passato ho provato a parlare con della gente comune, come me, su questi argomenti. Tutti fanno una gran confusione e ammettono di non comprendere bene il meccanismo della dichiarazione.
Se chiedi loro spiegazioni, ti parleranno di un acconto e di un saldo ma senza essere in grado di chiarire bene la cosa.
Anche il fatto che l'acconto si paghi in due rate suscita perplessità, perché allora l'acconto è uno o sono due? Oppure uno è il saldo e l'altro un acconto? Questi sono i classici dubbi che ha la gente della strada.
Ma vi assicuro che anche persone che fanno lavori d'ufficio e che queste cose le hanno studiate a scuola, confessano dubbi simili. Però non intendo dire "tutti" con questo.
In conclusione: ora che ho capito come funziona la dichiarazione dei redditi, ho cambiato opinione sui suoi meccanismi. Prima pensavo che fossero inutilmente complicati ma ora capisco che di base sono molto semplici e ben studiati.
La complessità deriva dal fatto che, al processo di base, si aggiungono molte variabili, ma una volta compreso il primo è facile poi includere anche quelle nel ragionamento, cosi da arrivare alla comprensione totale.
La prossima volta che un novellino aprirà una discussione sulla dichiarazione dei redditi, provate a fargli leggere la mia spiegazione, cosi vediamo se risulta più comprensibile delle guide disponibili. Potrebbe far risparmiare un bel po' di tempo agli esperti che rispondono sul forum.
Se la cosa non funziona significa che la mia guida va migliorata ancora.
Se trovate qualche punto debole nel mio discorso, siete incoraggiati a farmelo notare.
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Cambiando argomento, ho inviato la mia dichiarazione. Ho deciso di non correggere gli errori basati sui dati catastali quest'anno, ma farlo nell'anno successivo. Questo perché ormai tutti i miei familiari hanno già presentato le loro dichiarazioni e quindi una correzione sulla mia potrebbe influire anche sulle loro.
Comunque questi errori sono cosi di vecchia data che ormai anno più, anno meno, penso faccia poca differenza.
Grazie a tutti ancora e arrivederci.