Prima di tutto, Buon Anno a tutti!
Chiedo scusa se sarò un po' lunga...
Sono una libera professionista nel campo della computergrafica.
Da alcuni anni ho aderito al regime dei minimi perché la mia attività è molto ridotta a causa della crisi e della scarsità di lavoro nel mio campo con grande concorrenza.
Da un anno all'altro il mio FATTURATO può variare da 500 a 6.000 euro max. (NB! REALI, niente in nero!)
Credevo che aderendo al regime dei minimi avrei avuto anche qualche vantaggio economico, oltre al fatto di non rientrare negli studi di settore, ma ho dovuto amaramente ricredermi.
"Presunti" vantaggi:
1. Fatturazione senza IVA: nessun reale vantaggio lavorando con le imprese che in ogni caso scaricano l'IVA pagata.
2. Aliquota IRPEF fissa al 20%: con un reddito COSI' basso, quanto sarebbe poi l'aliquota in un regime fiscale "normale"? Non credo tanto di più.
Reali SVANTAGGI
1. Aliquota INPS al 27% sulla fatturazione!!!! La più alta in assoluto per ogni categoria!!! E senza speranza di avere un minimo di pensione quando sarà l'ora vista la fatturazione bassa e quindi anche la contribuzione (assoluta) bassa. Per cui soldi "regalati" all'INPS.
2. Non posso scaricare le spese mediche!!! E questa non è una discriminazione rispetto a tutti gli altri cittadini che possono farlo??? (Devo ricordarmi di dire al mio dentista che non mi serve la fattura, la prossima volta che ci vado... )
Facendo i conti, dalla mia fatturazione vedo volar via il 47% in "tasse" a cui devo aggiungere il mancato recupero del 19% delle spese mediche che tutti gli altri hanno.
Mi sa che è tutta una fregatura!
Gradirei avere un Vostro parere.
Grazie, ciao!
Raffaella
Chiedo scusa se sarò un po' lunga...
Sono una libera professionista nel campo della computergrafica.
Da alcuni anni ho aderito al regime dei minimi perché la mia attività è molto ridotta a causa della crisi e della scarsità di lavoro nel mio campo con grande concorrenza.
Da un anno all'altro il mio FATTURATO può variare da 500 a 6.000 euro max. (NB! REALI, niente in nero!)
Credevo che aderendo al regime dei minimi avrei avuto anche qualche vantaggio economico, oltre al fatto di non rientrare negli studi di settore, ma ho dovuto amaramente ricredermi.
"Presunti" vantaggi:
1. Fatturazione senza IVA: nessun reale vantaggio lavorando con le imprese che in ogni caso scaricano l'IVA pagata.
2. Aliquota IRPEF fissa al 20%: con un reddito COSI' basso, quanto sarebbe poi l'aliquota in un regime fiscale "normale"? Non credo tanto di più.
Reali SVANTAGGI
1. Aliquota INPS al 27% sulla fatturazione!!!! La più alta in assoluto per ogni categoria!!! E senza speranza di avere un minimo di pensione quando sarà l'ora vista la fatturazione bassa e quindi anche la contribuzione (assoluta) bassa. Per cui soldi "regalati" all'INPS.
2. Non posso scaricare le spese mediche!!! E questa non è una discriminazione rispetto a tutti gli altri cittadini che possono farlo??? (Devo ricordarmi di dire al mio dentista che non mi serve la fattura, la prossima volta che ci vado... )
Facendo i conti, dalla mia fatturazione vedo volar via il 47% in "tasse" a cui devo aggiungere il mancato recupero del 19% delle spese mediche che tutti gli altri hanno.
Mi sa che è tutta una fregatura!
Gradirei avere un Vostro parere.
Grazie, ciao!
Raffaella