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Dubbi su IRPEF e IVA trimestrale

tcpma

Utente
Buongiorno a tutti,
spero di scrivere nella sezione giusta. Ho due quesiti relativi ad IRPEF e pagamento dell'IVA trimestrale che sottoporrò presto al commercialista (con cui ho un rapporto a dir poco conflittuale, non mi ha ancora inviato gli F24 da versare e quindi dovrò provvedere al ravvedimento operoso), volevo avere prima qualche informazione in più.

Antefatto: per tutto il 2017 rientravo come reddito ancora nei parametri del regime di vantaggio (imposta al 5%), nel 2018 ne sono fuoriuscito per decorrenza dei termini e da settembre diventerò lavoratore dipendente (per cui chiuderò la partita IVA).

Prima questione:
Per il pagamento IRPEF la cifra relativa al 2017 mi è ovviamente chiara dal PF ma come posso fare l'acconto per il 2018? Non ho storico su quanto dichiarerò (a gennaio mi era aumentato lo stipendio) mentre sul previsionale non capisco se devo calcolare gli 8 mesi di partita IVA ordinaria + 4 da lavoro dipendente o i soli 8 mesi di partita IVA (e i 4 da lavoro dipendente verranno pagati a parte).

Seconda questione:
Come posso calcolare autonomamente la cifra del secondo trimestre? A parte crediti, bollette doganali e autofratture che non ho, ho trovato la formula IVA su fatture emesse+IVA su fatture ricevute-IVA su fatture di acquisto. Ma che differenza c'è tra fatture ricevute e fatture di acquisto?

Grazie e mi scuso in anticipo per le sicure castronerie che ho scritto.
 

Rocco

Utente
Buongiorno a tutti,
spero di scrivere nella sezione giusta. Ho due quesiti relativi ad IRPEF e pagamento dell'IVA trimestrale che sottoporrò presto al commercialista (con cui ho un rapporto a dir poco conflittuale, non mi ha ancora inviato gli F24 da versare e quindi dovrò provvedere al ravvedimento operoso), volevo avere prima qualche informazione in più.

Antefatto: per tutto il 2017 rientravo come reddito ancora nei parametri del regime di vantaggio (imposta al 5%), nel 2018 ne sono fuoriuscito per decorrenza dei termini e da settembre diventerò lavoratore dipendente (per cui chiuderò la partita IVA).

Prima questione:
Per il pagamento IRPEF la cifra relativa al 2017 mi è ovviamente chiara dal PF ma come posso fare l'acconto per il 2018? Non ho storico su quanto dichiarerò (a gennaio mi era aumentato lo stipendio) mentre sul previsionale non capisco se devo calcolare gli 8 mesi di partita IVA ordinaria + 4 da lavoro dipendente o i soli 8 mesi di partita IVA (e i 4 da lavoro dipendente verranno pagati a parte).

Seconda questione:
Come posso calcolare autonomamente la cifra del secondo trimestre? A parte crediti, bollette doganali e autofratture che non ho, ho trovato la formula IVA su fatture emesse+IVA su fatture ricevute-IVA su fatture di acquisto. Ma che differenza c'è tra fatture ricevute e fatture di acquisto?

Grazie e mi scuso in anticipo per le sicure castronerie che ho scritto.
Iniziamo con il dire che relativamente al 2017 eri soggetto all'imposta sostitutiva poiché adottavi il regime dei minimi.
Avresti dovuto versare il saldo per il 2017, se dovuto, entro il 20/08/2018, pertanto dovrai effettuare il ravvedimento operoso qualora dovuto e non versato.
Per quel che concerne gli acconti (dell'imposta sostitutiva), puoi anche omettere il versamento in applicazione del metodo previsionale, visto che nel 2018 non sei più soggetto a tale imposta, essendo fuoriuscito dal regime.
Per quel che concerne l'IVA, le fatture ricevute e le fatture di acquisto sono la stessa cosa. L'IVA da versare scaturisce dalla differenza tra IVA sulle fatture emesse e IVA sulle fatture di acquisto. In caso contrario avrai invece un credito IVA. E' il tuo commercialista che dovrà fare i conteggi sulla base dei documenti da te consegnati. L'IVA del secondo trimestre andava versata entro il 20/08/2018, anche in tal caso potrai rimediare attraverso il ravvedimento operoso.
Il commercialista avrebbe comunque dovuto farti effettuare i versamenti per tempo, in modo tale da rispettare la scadenza. Se, come dici, con lui hai un rapporto conflittuale, sarebbe meglio cambiarlo.
Saluti.
 

tcpma

Utente
Grazie per la risposta, tutto chiaro (compreso il consiglio sul commercialista!).
L'ultimo quesito è: se entro il 20 agosto chiunque ha una partita IVA doveva pagare il saldo 2017 e l'acconto per il 2018, anche se nel 2018 sono uscito dai minimi non dovrei pagare l'acconto per il regime ordinario? Cioè essendo in una situazione ibrida (passaggio da minimo ad ordinario) come devo comportarmi con l'acconto 2018: siccome ho cambiato regime non devo pagarlo ora ma tutto insieme l'anno prossimo? O devo pagarlo basandomi sulle cifre dell'ordinario?
 

Rocco

Utente
Ho già risposto al tuo quesito.
Applicando il metodo previsionale NON devi versare nessun acconto poiché fuoriuscito dal regime.
Saluti.
 

tcpma

Utente
Ah quindi chi cambia regime non paga l'acconto. Per capire, se uno nel 2017 e nel 2018 è nei minimi paga l'acconti; se è regime ordinario 2017 e 2018 paga l'acconto. Se nel 2017 è minimi e 2018 ordinario non lo paga così come se era 2017 ordinario e 2018 minimi
 
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