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donazione di bene immobile

agnese1234

Utente
Ho un cognato che ha in corso un fallimento, e i creditori possono avvalersi sul futuro patrimonio che mio suocero lascerà?
potrebbe mio suocero fare una donazione di un appartamento ai figli di mio cognato, giusto per non far perdere una quota di eredità al figlio in fallimento?
E' meglio la donazione o la vendita?
Può mio suocere fare atto di donazione dei propri beni a tutti i figli e saltarne uno proprio per via del fallimento e donare quello che gli spetterebbe ai figli della persona con il fallimento in corso?
grazie
spero di essere stata chiara


agnese
 

Didi

Utente
Riferimento: donazione di bene immobile

Non è un quesito semplice, e soprattutto è una domanda da rivolgere ad un avvocato. Però credo che la donazione sia impugnabile unicamente dagli eredi di tuo suocero, quindi la moglie e, oltre a tuo cognato, anche tuo marito e gli eventuali ulteriori fratelli/sorelle, entro 20 anni dall'avvenuta donazione. Dubito che, nella situazione, alcuno abbia ad opporsi; state solo attenti a rispettare le legittime di tutti. Ciao.
 

agnese1234

Utente
Riferimento: donazione di bene immobile

Si so che la donazione può essere impugnabile, dai leggitimi eredi, ma per salvaguardare dei possibili creditori di mio cognato, si era pensato di dare la sua parte in donazione ai figli e non a lui, pensando che così i creditori non possano chiedere nulla, ma non ne siamo sicuri

agnese
 

Karl8

Utente
Riferimento: donazione di bene immobile

Non sono espertissimo di diritto fallimentare, ma l'operazione che descrivi,
il fallito rinuncia all'azione di riduzione per i beni donati in violazione della legittima, potrebbe essere a mio avviso oggetto di azione surrogatoria condotta dal curatore fallimentare.
Il diritto sarebbe del fallito, ma il fallito non può (in questo caso non vorrebbe) agire e per lui lo fa il curatore a tutela della collettività dei creditori.
Occorrerebbe approfondire la giurisprudenza di merito, ma ritengo che l'operazione sia a rischio surrogatoria.
 

saura

Utente
Riferimento: donazione di bene immobile

quando uno vende in un momento di "positività" di impresa, sia la vendita che la donazione non sono a rischio, anche se, nel secondo caso, c'è il fatto che i legittimi eredi possano "richiedere" il bene in oggetto, molte volte, anzi spesso, un bene ceduto per donazione difficilemnte trova altri acquirenti successivi nonchè banche che finanzino un mutuo per la'cquisto di questo.
ma in caso di procedura in corso sia la vendita che la donazione hanno la stessa risultanza....possono essere oggetto di confisca.
 

saura

Utente
Riferimento: donazione di bene immobile

scusa ho letto male, credevo il bene fosse di tuo cognato, perdonami.
 

Kob

Utente
Riferimento: donazione di bene immobile

Ho un cognato che ha in corso un fallimento...
cioè è fallito personalmente? o che cos'altro?


..., e i creditori possono avvalersi sul futuro patrimonio che mio suocero lascerà?
se è fallito personalmente, il suo patrimonio è stato già acquisito dalla massa fallimentare e non può più disporne ... dalla data di apertura del fallimento ... :(

se non è fallito personalmente, ma è fallita - per esempio - la srl di cui era socio / amministratore , allora il patrimonio personale di tuo suocero non è coinvolto direttamente nel dissesto della società e può disporne come meglio crede.

se vi è il rischio di un'azione da parte della curatela con possibile (futura) richiesta di risarcimento danni allora è opportuno mettere in sicurezza il patrimonio

hai valutato la possibilità di costituire un fondo patrimoniale?

tra donazione e vendita, meglio senz'altro la seconda per evitare i problemi di lesione della quota di legittima. Tieni presente che in caso di donazione il problema della lesione della legittima si potebbe porre anche per il donatario (cioè colui che riceve l'immobile dal donante) quando un domani pensasse di vendere l'immobile: il terzo acquirente potrebbe essere poco propenso ad acquistare un immobile ricevuto per donazione (con il rischio di ritrovarsi un'azione di riduzione da parte degli altri eredi).

in ogni caso, ti consiglio di sentire il tuo notaio di fiducia che saprà consigliarti - carte alla mano - con cognizione di causa.
 

agnese1234

Utente
Riferimento: donazione di bene immobile

Mi spiego meglio, mio cognato ha un attività in proprio di commercio al minuto.
Ha avuto dall'ufficiale giudiziario una notifica di pagamento di una somma per mancato pagamento di alcune cose, non è specificato cosa, ma crediamo che sia inps,iva, e varie tasse sempre del negozio.
Dato che non può pagare tale somma, è stato messo all'asta il suo negozio, di cui lui è proprietario solo della nuda proprietà, mentre il padre è usufruttuario.
Dato che mio suocero ha dei beni da lasciare in eredità e per paura che possano un domani essere sequestati dal curatore fallimentare, avevamo pensato di fare una donazione ai figli eredi di mio suocero, e la parte che spetterebbe a mio cognato, per evitare che venga presa nel fallimento, fare la donazione ai nipoti (figli di mio cognato) pensando in questo modo di tutelare almeno i nipoti.
E fare in modo che il curatore fallimentare non possa ledere l'eredità che spetterebbe agli altri figli, tutti concordi in questa operazione, visto la necessità di salvaguardare il patrimonio.


agnese
 

Karl8

Utente
Riferimento: donazione di bene immobile

cioè è fallito personalmente? o che cos'altro?




se è fallito personalmente, il suo patrimonio è stato già acquisito dalla massa fallimentare e non può più disporne ... dalla data di apertura del fallimento ... :(

se non è fallito personalmente, ma è fallita - per esempio - la srl di cui era socio / amministratore , allora il patrimonio personale di tuo suocero non è coinvolto direttamente nel dissesto della società e può disporne come meglio crede.

se vi è il rischio di un'azione da parte della curatela con possibile (futura) richiesta di risarcimento danni allora è opportuno mettere in sicurezza il patrimonio

hai valutato la possibilità di costituire un fondo patrimoniale?

tra donazione e vendita, meglio senz'altro la seconda per evitare i problemi di lesione della quota di legittima. Tieni presente che in caso di donazione il problema della lesione della legittima si potebbe porre anche per il donatario (cioè colui che riceve l'immobile dal donante) quando un domani pensasse di vendere l'immobile: il terzo acquirente potrebbe essere poco propenso ad acquistare un immobile ricevuto per donazione (con il rischio di ritrovarsi un'azione di riduzione da parte degli altri eredi).

in ogni caso, ti consiglio di sentire il tuo notaio di fiducia che saprà consigliarti - carte alla mano - con cognizione di causa.
Ciao Kob,
il fallito non è il "donante" (che come hai detto "donante" non potrebbe nemmeno esserlo visto lo spossessamento), ma il possibile donatario, per cui cercano di non fargli arrivare nulla per eredità facendo donare prima ad altri soggetti.
Almeno la mia risposta con accenno alla riduzione è orientata a questo caso.
 
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