scusa Pippo...ma sei pro-evasore fisco?
alleati con l'UNIPOL...e la sua bagarre...troverai pane per i tuoi denti.
Per Simone :Non puoi essere inquadrato come artigiano elettricista (naturalmente con tutte le iscrizioni del caso, inps-inail,cciaa,piva,iscrizione ruolo elettricisti etc.), perchè cozzeresti contro il datore di lavoro, a meno che, lo stesso , non ti dia la liberalità .Inoltre il lavoro artigianale , se effettuato in questi termini, non dovrebbe superare il lavoro da dipendente, e sinceramente la questione rimarrebbe alquanto complessa, anche ai fini previdenziali.
Come già risposto da Alberto , la sicurezza per te e per i tuoi clienti, deve essere alla base di tutto, senza contare il fatto che per gli impianti elettrici, devi rilasciare le dovute garanzie e l'idoneità, per gli usi consentiti dalla legge (vedi per esempio certificazione per richiesta agibilità).
Se ritieni di avere le idoneità previste dalle legge per l'iscrizione presso la CCIAA competente., e se il giro d'affari , presuppone "il val la pena", potresti aprire una impresa individuale, ma logicamente, dando le dimissioni come dipendente.
Per quanto riguarda l'occasionalità , la ricevuta potrebbe andare bene ai fini fiscali, purchè, ripeto , purchè non si indichino lavori strettamente connessi all'impiantistica, relativa, visto che non hai i presupposti per farlo.
Credo che i tuoi clienti ti richiedano questa certificazione, ignari dal fatto che tu non possa rilasciare loro , le giuste idoneità. Temo pertanto che molti di questi tuoi clienti, tengano , le stesse, per i sopra menzionati motivi, rimanendo all'oscuro di non avere "nulla" in mano, se non solo la certezza di averti pagato.